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Addio a Vilio Camuncoli: tifosi granata in lutto

Addio a Vilio Camuncoli: tifosi granata in lutto

Aveva 67 anni e faceva parte della “Vecchia guardia”

04 maggio 2024
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Rubiera I tifosi della Reggiana hanno perso un altro amico di lunga data. Si è spento giovedì all’età di 67 anni, a causa di una malattia, Vilio Camuncoli. «Un’altra “vecchia guardia” ci lascia. Ciao Vilio: per 40 anni, ogni domenica, siamo stati fianco a fianco a sostenere la nostra amata Reggiana – ha scritto l’amico Stefano Buffagni –. La tua positività e forza d’animo anche in questo ultimo difficile periodo ti hanno contraddistinto».

«Destino beffardo e crudele, ieri era il tuo derby, tu di San Faustino di Rubiera. La vittoria del derby è tua, amico. Un abbraccio caloroso alla famiglia».

Il riferimento, ovviamente, è al derby del primo maggio con il Modena vinto dai granata con il risultato di 1-0, che ha anche sancito la permanenza in B della squadra allenata da Alessandro Nesta.

Vilio Camuncoli era andato allo stadio fino a pochissimo tempo fa; fino a quando le condizioni di salute glielo avevano permesso. Era allo stadio anche in occasione di Reggiana-Cittadella, il 6 aprile scorso.

Il 67enne seguiva anche le partite di pallavolo della società Sanmichelese (di San Michele dei Mucchietti, frazione di Sassuolo), squadra nella quale giocano le figlie Elisa ed Alessia, alle quali non ha mai fatto mancare il suo affettuoso sostegno.

Camuncoli lascia la moglie Adele Ferretti e i fratelli Vilde, Domenico, Marco e Roberta. Prima della pensione aveva lavorato in agricoltura, per conto proprio ma anche svolgendo lavori per conto terzi.

I funerali si sono svolti sabato 4 maggio.

Camuncoli faceva parte della “Vecchia guardia”, un gruppo di storici tifosi granata che seguono le partite in parte in Curva Sud e in parte nei distinti, dove siede il Gruppo Vandelli.

«Vilio era sempre positivo e aveva una parola buona per tutti – dice l’amico Orfeo –. Non l’ho mai visto arrabbiato. Se proprio devo dirlo, si arrabbiava soltanto con l’arbitro, qualche volta, ma per un tifoso è abbastanza normale...».l

J. D. P.

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