Gazzetta di Reggio

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Dermatologia

Pelle e sole: come scegliere i cosmetici giusti. Gli errori più frequenti e 5 consigli-chiave

Manuela Carrera
Manuela Carrera
Manuela Carrera

Non solo solari. Dallo scrub alla crema notte… I consigli della dermatologa

05 luglio 2022
17 MINUTI DI LETTURA





1. PULIZIA DEL VISO: COME FARLA?

Avere una pelle sana passa necessariamente attraverso una giusta scelta del detergente. Ogni pelle ha le sue esigenze e per ogni pelle troviamo oramai in commercio il prodotto più idoneo. La scelta si basa sul tipo di pelle: pelle secca, pelle normale o mista e pelle grassa. La ricerca cosmetologica si orienta verso la creazione di prodotti che abbiano un ridotto potere irritante e siano in grado, mediante un’azione restituente di integrare e apportare alla cute quelle sostanze utili al mantenimento delle sue caratteristiche fisiologiche. È buona regola detergere il viso mattino e sera. Spesso chi ha la pelle grassa tende a lavarla più volte durante il giorno ma erroneamente poiché così facendo stimola la produzione di sebo con effetto rebound. La pulizia serale è fondamentale per mantenere una pelle sana quindi bando alla pigrizia. Di notte la pelle si risveglia, attiva il processo di rigenerazione, ricrea la barriera protettiva, migliora il flusso sanguigno, aumenta l’eliminazione delle cellule morte e la formazione di nuovi cheratinociti. Di notte quindi la pelle diventa più permeabile e recettiva. La regola d’oro è quindi corretta detersione serale e successiva applicazione di un crema nutriente e che favorisca il turnover cellulare.

Possiamo scegliere un latte detergente oppure le acque micellari.

Il latte detergente è un'emulsione fluida che svolge un'azione pulente delicata, preservando il naturale film idrolipidico protettivo della pelle. Questo detergente pulisce, infatti, il viso per affinità, in quanto contiene sostanze lipidiche in grado di sciogliere i residui di make-up, il sebo e lo sporco, senza seccare la pelle. Questo prodotto è particolarmente facile da applicare e, spesso, contiene ingredienti lenitivi, idratanti e nutrienti, che consentono di apportare numerosi benefici alle zone trattate.  Il latte detergente prepara, inoltre, alle fasi successive del trattamento, cioè all'applicazione del siero o della crema giorno/notte adatta al proprio tipo di pelle.

La formulazione del latte detergente ha una consistenza corposa, per la presenza di una base lipidica, la quale svolge una delicata pulizia non solubilizzando le impurità presenti sulla pelle, ma emulsionandole. In questo modo, l'impatto a livello cutaneo risulta essere meno destrutturante rispetto agli altri detergenti e struccanti. Il latte detergente può essere arricchito con ingredienti attivi, dotati di proprietà astringenti e purificanti, adatti alle pelli grasse. Le formule per la cute a tendenza secca possono contenere, invece, sostante idratanti, lenitive ed emollienti, che ristrutturano l'epidermide con delicatezza.

Il latte detergente può contenere anche estratti vegetali, come la camomilla, l'aloe e l'amamelide, per le pelli reattive e sensibili.

l latte detergente si applica sull'epidermide, con i polpastrelli o con l'aiuto di un dischetto di cotone idrofilo, eseguendo dei piccoli movimenti circolari dal centro del viso verso l'esterno, fino al collo. Questo leggero massaggio favorisce l'emulsione delle particelle di sporco.

Successivamente, i residui del latte detergente vanno rimossi con un batuffolo umido o asciutto. Alcuni necessitano del risciacquo altri no.

Il latte detergente è consigliato soprattutto a chi ha la pelle secca o facilmente irritabile.

Da qualche anno abbiamo assistito al boom delle acque micellari. Questi prodotti presentano una composizione chimica molto semplice, sono composte esclusivamente da una fase acquosa e da micelle ossia strutture sferiche tensioattive che inglobano ed eliminano impurità, trucco, residui di smog etc. A questi ingredienti base si aggiungono altre sostanze a secondo del tipo di cute a cui si rivolge il prodotto in questione. Esistono infatti acqua micellari per le pelli secche che contengono agenti idratanti quali ad esempio l’acido ialuronico, mannitolo, glicerina; acque micellari per le pelli sensibili che contengono sostanze lenitive quali pantenolo, acqua di rose, bisabololo, acqua termale e acqua micellari per pelli grasse che contengono gluconato di zinco ed acido citrico ad attività astringente ed antisettica. Non necessitano di risciacquo.

Un accenno infine alle mousse detergenti, si tratta di detergenti a risciacquo da utilizzare per la pulizia del mattino e la sera a completamento del latte detergente o anche da soli se non si ha l’abitudine di truccarsi. Contengono pochi ingredienti di cui i principali sono l’acqua e pochi tensioattivi anfoteri spesso di origine vegetale quali derivati da cocco, palma o olio di oliva. Le altre sostanze presenti nelle mousse dipendono anche in tal caso dal tipo di pelle a cui si indirizza il prodotto.

2. SCRUB SI O NO? GLI ERRORI DA NON FARE?

Il termine “scrub” significa letteralmente “sfregare” e la finalità è di eliminare le cellule morte che si depositano sulla superficie cutanea, attraverso l'uso di sostanze granulari, sferule o polveri sottili.

Queste particelle solide una volta applicate sulla cute e massaggiate, svolgono un'azione di tipo meccanico, asportando le cellule morte e stimolando il naturale processo di rinnovamento dello strato corneo. Lo sfregamento delle microsfere o dei granuli consente quindi un'esfoliazione di tipo meccanico che aiuta a conferire alla pelle un aspetto più levigato, compatto e luminoso. Quindi scrub assolutamente si!

La frequenza d'uso varia da persona a persona e dipende dall'età e dal tipo di pelle. In ogni caso, il trattamento esfoliante con lo scrub è raccomandato alla sera, per non rischiare di irritare ulteriormente la cute durante le attività quotidiane. Inoltre, è opportuno evitare l'esposizione ai raggi ultravioletti (UV) artificiali o naturali, subito dopo l'applicazione. Dopo lo scrub, la pelle riacquista la sua naturale luminosità ed è pronta a ricevere le sostanze funzionali presenti nei trattamenti idratanti e nutrienti che andranno applicato successivamente.

Lo scrub è composto da una base cremosa (o liquida/oleosa) e da una componente abrasiva o esfoliante.

La componente abrasiva è costituita, in genere, da micro-granuli o polveri di origine naturale, costituiti da noccioli di frutta polverizzati, zucchero di canna, farina di mandorle o avena. Tra gli ingredienti impiegati si possono trovare anche particelle esfolianti di origine minerale, come il silicio o il caolino.  

La formula ideale dello scrub è arricchita anche da sostanze idratanti e nutrienti.

Per quanto riguarda il viso, il trattamento può essere ripetuto una volta a settimana, se la pelle non è particolarmente delicata.

Se la pelle è molto fragile o soggetta a couperose, in generale, sarebbe bene limitarne l’uso ad una volta al mese.

Facciamo una distinzione tra scrub ed esfoliante: per esfoliante in genere si intende un prodotto detergente o in maschera che svolge un’azione peeling attraverso sostanze chimiche cheratolitiche quali acido glicolico, acido mandelico, acido salicilico etc. Queste componenti permettono di accelerare il naturale ricambio cellulare. Se parliamo di detergenti ad azione esfoliante chi ha la pelle seborroica può utilizzarlo anche quotidianamente. Le maschere esfolianti possono essere applicate una volta a settimana in caso di pelle normale o seborroica mentre chi ha la pelle secca dovrebbe usarlo una volta ogni 10-15 giorni. Possiamo utilizzare i detergenti esfolianti anche in estate ma è meglio evitare invece le maschere esfolianti, mettiamole da parte e utilizziamole in autunno.

3. COME SCEGLIERE L’IDRATANTE? QUANDO APPLICARLO? AL MATTINO PRIMA DEL SOLARE? LA SERA DOPO IL SOLE?

La crema idratante non deve solo idratare ma anche proteggere la pelle dalle aggressioni esterne, e contenere un filtro solare. Via libera quindi a creme che contengono acido ialuronico, glicerina, sorbitolo, acido lattico, elastina ma anche ceramidi e antiossidanti quali vitamina C e vitamina E, resveratrolo, utili a contrastare i radicali liberi responsabili del fotoinvecchiamento e della fotocarcinogenesi. Tra gli antiossidanti, l’acido ferulico è tra più potenti, non solo neutralizza i radicali liberi ma inibisce anche gli enzimi responsabili della produzione dei radicali liberi e potenziano l’attività degli enzimi scavenger. Per queste sue proprietà l’acido ferulico rappresenta un meraviglioso fotoprotettore, da utilizzare tutto l’anno ma in particolare nel periodo estivo in cui la nostra pelle è più esposta ai raggi UV. L’acido ferulico inoltre preserva l’efficacia delle altre molecole antiossidanti quali la vitamina C e la vitamina E.

Un’altro prezioso ingrediente da cercare nella crema idratante è l’alga nori, ricca di amminoacidi, viamine A, B, C, D e Sali minerali che ne fanno uno splendido antiage.

La crema idratante va applicata mattino e sera a viso deterso e asciutto. Al mattino va applicata prima del filtro solare.

4. COSMETICI IN ESTATE?

Al mare se abbiamo necessità di truccarci, magari per uniformare il colorito in caso di macchie, è bene usare fondotinta appositi, studiati per l’esposizione solare, si tratta in genere di fondotinta compatti con fattore di protezione 50 o 30. Vanno usati come un solare e quindi bisogna riapplicarli nel corso della giornata.

BOX LA SCELTA DEI SOLARI

Partiamo da una breve premessa per comprendere meglio come scegliere un filtro solare.

Il sole emette un ampio spettro di radiazioni elettromagnetiche, l’occhio umano ne percepisce solo una parte, la cosiddetta luce visibile. La luce visibile ha una lunghezza d’onda tra i 400 nm ed i 760 nm, al di sotto dei 400 nm il sole emette raggi UV e al di sopra dei 760 nm emette raggi infrarossi. UVA, UVB luce visibile ed infrarossi interagiscono con la nostra pelle causando, eritema, stress ossidativo, carcinogenesi, invecchiamento cutaneo. Nessuna protezione solare è in grado di filtrare la totalità dei raggi che ci giungono dal sole ma un buon filtro solare deve innanzitutto proteggerci sia dai raggi UVB responsabili dell’eritema e di gran parte della fotocarcinogenesi sia dai raggi UVA responsabili del fotoinvecchiamento e della fotoimmunosoppressione. La sigla SPF indica la protezione nei confronti dei raggi UVB mentre la sigla PPD indica la protezione nei confronti dei raggi UVA. Il fattore di protezione che riguarda gli UVA deve essere almeno pari a 1/3 del fattore di protezione riguardante gli UVB. Per una ancor migliore fotoprotezione bisognerebbe scegliere inoltre un prodotto che protegga anche da luce visibile ed infrarossi.

Ricordiamoci che non basta scegliere un buon solare, ma bisogna anche applicarne in quantità sufficiente per raggiungere il livello di protezione indicato dall’SPF, 6 cucchiaini da tè di crema sono sufficienti per il corpo di un adulto medio, corrispondenti a 2 mg/ cm2.

Ricordiamoci anche che la protezione va riapplicata ogni 2/3 ore in caso di esposizione solare.

Per chiarire un po' le idee tra i fattori protettivi possiamo dividerle in 4 categorie: protezione bassa con SPF 6-10, protezione media 15-25, protezione alta 30-50, protezione molto alta 50+.

Neonati e bambini al di sotto dei 3 anni non dovrebbero essere esposti al sole. Adilti e bambini dovrebbero evitare l’esposizione solare nelle ore centrali della giornata dalle 12 alle 16.

La scelta del fattore di protezione dipende dal fototipo. Chi ha pelle chiara, occhi blu o versi e capelli biondi deve utilizzare una protezione 50+ durante tutta l’estate, chi ha pelle chiara, capelli castani ed occhi castani deve iniziare ad esporsi applicando una protezione 50+ per poi scendere progressivamente alla 50 e alla 30, i soggetti con pelle, capelli ed occhi scuri può esporsi con un fattore 30 e scendere ad una protezione 15.

Bisogna proteggersi sempre, anche quando si è abbronzati.

1. PULIZIA DEL VISO: COME FARLA?

Avere una pelle sana passa necessariamente attraverso una giusta scelta del detergente. Ogni pelle ha le sue esigenze e per ogni pelle troviamo oramai in commercio il prodotto più idoneo. La scelta si basa sul tipo di pelle: pelle secca, pelle normale o mista e pelle grassa. La ricerca cosmetologica si orienta verso la creazione di prodotti che abbiano un ridotto potere irritante e siano in grado, mediante un’azione restituente di integrare e apportare alla cute quelle sostanze utili al mantenimento delle sue caratteristiche fisiologiche. È buona regola detergere il viso mattino e sera. Spesso chi ha la pelle grassa tende a lavarla più volte durante il giorno ma erroneamente poiché così facendo stimola la produzione di sebo con effetto rebound. La pulizia serale è fondamentale per mantenere una pelle sana quindi bando alla pigrizia. Di notte la pelle si risveglia, attiva il processo di rigenerazione, ricrea la barriera protettiva, migliora il flusso sanguigno, aumenta l’eliminazione delle cellule morte e la formazione di nuovi cheratinociti. Di notte quindi la pelle diventa più permeabile e recettiva. La regola d’oro è quindi corretta detersione serale e successiva applicazione di un crema nutriente e che favorisca il turnover cellulare.

Possiamo scegliere un latte detergente oppure le acque micellari.

Il latte detergente è un'emulsione fluida che svolge un'azione pulente delicata, preservando il naturale film idrolipidico protettivo della pelle. Questo detergente pulisce, infatti, il viso per affinità, in quanto contiene sostanze lipidiche in grado di sciogliere i residui di make-up, il sebo e lo sporco, senza seccare la pelle. Questo prodotto è particolarmente facile da applicare e, spesso, contiene ingredienti lenitivi, idratanti e nutrienti, che consentono di apportare numerosi benefici alle zone trattate.  Il latte detergente prepara, inoltre, alle fasi successive del trattamento, cioè all'applicazione del siero o della crema giorno/notte adatta al proprio tipo di pelle.

La formulazione del latte detergente ha una consistenza corposa, per la presenza di una base lipidica, la quale svolge una delicata pulizia non solubilizzando le impurità presenti sulla pelle, ma emulsionandole. In questo modo, l'impatto a livello cutaneo risulta essere meno destrutturante rispetto agli altri detergenti e struccanti. Il latte detergente può essere arricchito con ingredienti attivi, dotati di proprietà astringenti e purificanti, adatti alle pelli grasse. Le formule per la cute a tendenza secca possono contenere, invece, sostante idratanti, lenitive ed emollienti, che ristrutturano l'epidermide con delicatezza.

Il latte detergente può contenere anche estratti vegetali, come la camomilla, l'aloe e l'amamelide, per le pelli reattive e sensibili.

l latte detergente si applica sull'epidermide, con i polpastrelli o con l'aiuto di un dischetto di cotone idrofilo, eseguendo dei piccoli movimenti circolari dal centro del viso verso l'esterno, fino al collo. Questo leggero massaggio favorisce l'emulsione delle particelle di sporco.

Successivamente, i residui del latte detergente vanno rimossi con un batuffolo umido o asciutto. Alcuni necessitano del risciacquo altri no.

Il latte detergente è consigliato soprattutto a chi ha la pelle secca o facilmente irritabile.

Da qualche anno abbiamo assistito al boom delle acque micellari. Questi prodotti presentano una composizione chimica molto semplice, sono composte esclusivamente da una fase acquosa e da micelle ossia strutture sferiche tensioattive che inglobano ed eliminano impurità, trucco, residui di smog etc. A questi ingredienti base si aggiungono altre sostanze a secondo del tipo di cute a cui si rivolge il prodotto in questione. Esistono infatti acqua micellari per le pelli secche che contengono agenti idratanti quali ad esempio l’acido ialuronico, mannitolo, glicerina; acque micellari per le pelli sensibili che contengono sostanze lenitive quali pantenolo, acqua di rose, bisabololo, acqua termale e acqua micellari per pelli grasse che contengono gluconato di zinco ed acido citrico ad attività astringente ed antisettica. Non necessitano di risciacquo.

Un accenno infine alle mousse detergenti, si tratta di detergenti a risciacquo da utilizzare per la pulizia del mattino e la sera a completamento del latte detergente o anche da soli se non si ha l’abitudine di truccarsi. Contengono pochi ingredienti di cui i principali sono l’acqua e pochi tensioattivi anfoteri spesso di origine vegetale quali derivati da cocco, palma o olio di oliva. Le altre sostanze presenti nelle mousse dipendono anche in tal caso dal tipo di pelle a cui si indirizza il prodotto.

2. SCRUB SI O NO? GLI ERRORI DA NON FARE?

Il termine “scrub” significa letteralmente “sfregare” e la finalità è di eliminare le cellule morte che si depositano sulla superficie cutanea, attraverso l'uso di sostanze granulari, sferule o polveri sottili.

Queste particelle solide una volta applicate sulla cute e massaggiate, svolgono un'azione di tipo meccanico, asportando le cellule morte e stimolando il naturale processo di rinnovamento dello strato corneo. Lo sfregamento delle microsfere o dei granuli consente quindi un'esfoliazione di tipo meccanico che aiuta a conferire alla pelle un aspetto più levigato, compatto e luminoso. Quindi scrub assolutamente si!

La frequenza d'uso varia da persona a persona e dipende dall'età e dal tipo di pelle. In ogni caso, il trattamento esfoliante con lo scrub è raccomandato alla sera, per non rischiare di irritare ulteriormente la cute durante le attività quotidiane. Inoltre, è opportuno evitare l'esposizione ai raggi ultravioletti (UV) artificiali o naturali, subito dopo l'applicazione. Dopo lo scrub, la pelle riacquista la sua naturale luminosità ed è pronta a ricevere le sostanze funzionali presenti nei trattamenti idratanti e nutrienti che andranno applicato successivamente.

Lo scrub è composto da una base cremosa (o liquida/oleosa) e da una componente abrasiva o esfoliante.

La componente abrasiva è costituita, in genere, da micro-granuli o polveri di origine naturale, costituiti da noccioli di frutta polverizzati, zucchero di canna, farina di mandorle o avena. Tra gli ingredienti impiegati si possono trovare anche particelle esfolianti di origine minerale, come il silicio o il caolino.  

La formula ideale dello scrub è arricchita anche da sostanze idratanti e nutrienti.

Per quanto riguarda il viso, il trattamento può essere ripetuto una volta a settimana, se la pelle non è particolarmente delicata.

Se la pelle è molto fragile o soggetta a couperose, in generale, sarebbe bene limitarne l’uso ad una volta al mese.

Facciamo una distinzione tra scrub ed esfoliante: per esfoliante in genere si intende un prodotto detergente o in maschera che svolge un’azione peeling attraverso sostanze chimiche cheratolitiche quali acido glicolico, acido mandelico, acido salicilico etc. Queste componenti permettono di accelerare il naturale ricambio cellulare. Se parliamo di detergenti ad azione esfoliante chi ha la pelle seborroica può utilizzarlo anche quotidianamente. Le maschere esfolianti possono essere applicate una volta a settimana in caso di pelle normale o seborroica mentre chi ha la pelle secca dovrebbe usarlo una volta ogni 10-15 giorni. Possiamo utilizzare i detergenti esfolianti anche in estate ma è meglio evitare invece le maschere esfolianti, mettiamole da parte e utilizziamole in autunno.

3. COME SCEGLIERE L’IDRATANTE? QUANDO APPLICARLO? AL MATTINO PRIMA DEL SOLARE? LA SERA DOPO IL SOLE?

La crema idratante non deve solo idratare ma anche proteggere la pelle dalle aggressioni esterne, e contenere un filtro solare. Via libera quindi a creme che contengono acido ialuronico, glicerina, sorbitolo, acido lattico, elastina ma anche ceramidi e antiossidanti quali vitamina C e vitamina E, resveratrolo, utili a contrastare i radicali liberi responsabili del fotoinvecchiamento e della fotocarcinogenesi. Tra gli antiossidanti, l’acido ferulico è tra più potenti, non solo neutralizza i radicali liberi ma inibisce anche gli enzimi responsabili della produzione dei radicali liberi e potenziano l’attività degli enzimi scavenger. Per queste sue proprietà l’acido ferulico rappresenta un meraviglioso fotoprotettore, da utilizzare tutto l’anno ma in particolare nel periodo estivo in cui la nostra pelle è più esposta ai raggi UV. L’acido ferulico inoltre preserva l’efficacia delle altre molecole antiossidanti quali la vitamina C e la vitamina E.

Un’altro prezioso ingrediente da cercare nella crema idratante è l’alga nori, ricca di amminoacidi, viamine A, B, C, D e Sali minerali che ne fanno uno splendido antiage.

La crema idratante va applicata mattino e sera a viso deterso e asciutto. Al mattino va applicata prima del filtro solare.

4. COSMETICI IN ESTATE?

Al mare se abbiamo necessità di truccarci, magari per uniformare il colorito in caso di macchie, è bene usare fondotinta appositi, studiati per l’esposizione solare, si tratta in genere di fondotinta compatti con fattore di protezione 50 o 30. Vanno usati come un solare e quindi bisogna riapplicarli nel corso della giornata.

BOX LA SCELTA DEI SOLARI

Partiamo da una breve premessa per comprendere meglio come scegliere un filtro solare.

Il sole emette un ampio spettro di radiazioni elettromagnetiche, l’occhio umano ne percepisce solo una parte, la cosiddetta luce visibile. La luce visibile ha una lunghezza d’onda tra i 400 nm ed i 760 nm, al di sotto dei 400 nm il sole emette raggi UV e al di sopra dei 760 nm emette raggi infrarossi. UVA, UVB luce visibile ed infrarossi interagiscono con la nostra pelle causando, eritema, stress ossidativo, carcinogenesi, invecchiamento cutaneo. Nessuna protezione solare è in grado di filtrare la totalità dei raggi che ci giungono dal sole ma un buon filtro solare deve innanzitutto proteggerci sia dai raggi UVB responsabili dell’eritema e di gran parte della fotocarcinogenesi sia dai raggi UVA responsabili del fotoinvecchiamento e della fotoimmunosoppressione. La sigla SPF indica la protezione nei confronti dei raggi UVB mentre la sigla PPD indica la protezione nei confronti dei raggi UVA. Il fattore di protezione che riguarda gli UVA deve essere almeno pari a 1/3 del fattore di protezione riguardante gli UVB. Per una ancor migliore fotoprotezione bisognerebbe scegliere inoltre un prodotto che protegga anche da luce visibile ed infrarossi.

Ricordiamoci che non basta scegliere un buon solare, ma bisogna anche applicarne in quantità sufficiente per raggiungere il livello di protezione indicato dall’SPF, 6 cucchiaini da tè di crema sono sufficienti per il corpo di un adulto medio, corrispondenti a 2 mg/ cm2.

Ricordiamoci anche che la protezione va riapplicata ogni 2/3 ore in caso di esposizione solare.

Per chiarire un po' le idee tra i fattori protettivi possiamo dividerle in 4 categorie: protezione bassa con SPF 6-10, protezione media 15-25, protezione alta 30-50, protezione molto alta 50+.

Neonati e bambini al di sotto dei 3 anni non dovrebbero essere esposti al sole. Adilti e bambini dovrebbero evitare l’esposizione solare nelle ore centrali della giornata dalle 12 alle 16.

La scelta del fattore di protezione dipende dal fototipo. Chi ha pelle chiara, occhi blu o versi e capelli biondi deve utilizzare una protezione 50+ durante tutta l’estate, chi ha pelle chiara, capelli castani ed occhi castani deve iniziare ad esporsi applicando una protezione 50+ per poi scendere progressivamente alla 50 e alla 30, i soggetti con pelle, capelli ed occhi scuri può esporsi con un fattore 30 e scendere ad una protezione 15.

Bisogna proteggersi sempre, anche quando si è abbronzati.