Gazzetta di Reggio

SANREMO Il suo è stato forse il ritorno più inatteso, anche perché dal festival mancava da 22 anni. Da allora è stata a Sanrmeo più volte come superospite, ma la gara sembrava solo un lontano ricordo. Invece Giorgia è una delle carte più prestigiose uscite fuori dal mazzo di Amadeus. «Non dovevo esserci a questo festival, la canzone era già inserita nell’album che sarebbe dovuto uscire a gennaio. Ero granitica in cui questa presa di posizione, poi mi ha chiamato Amadeus ed eccomi qua». Come prima cosa Giorgia, che si esibirà domani, 8 febbraio, con “Paole dette male”, tiene a sottolineare che non è una canzone dedicata ad Alex Baroni, il grande cantautore di cui fu la compagna, morto in un incidente nel 2002. «Non l’ho scritta io e quando mi è stata mandata questa canzone a colpirmi è stata la melodia. Certo, quello della distanza, della perdita è un sentimento che conosco. Purtroppo la vita ci insegna a tutti di affrontare questo tipo di realtà, ahimè l’ho sperimentata più volte. Ma sarei bugiarda a dire che l’ho dedicata ad Alex». Giorgia mancava dal Sanremo 2001, quando arrivò seconda con “Di sole e d’azzurro” dietro Elisa che vinse con “Luce”. E venerdì nella serata dei duetti le due artiste si confronteranno con queste due loro evergreen. «E’ la prima persona a cui ho pensato, mi è subito sembrata una bella occasione ritrovarsi su quello stesso palco dopo 22 anni». E tornando indietro ai primi Sanremo non può mancare un pensiero per Pippo Baudo, il talent scout di Giorgia. «Quando vengo a Sanremo lo chiamo sempre, questa è un po’ casa sua. Questa volta non l’ho fatto, non volevo rompergli le scatole, ma lo farò domani. Io penso a lui quando sto qua, è un pezzo della mia vita». Per poi aggiungere con la voce baudesca: «mi ha inventata lui!».