Gazzetta di Reggio

Il sopralluogo

Giulia Tramontano, nella casa di Impagnatiello ordine “maniacale”: la Procura esclude che sia stato aiutato da un complice

Giulia Tramontano, nella casa di Impagnatiello ordine “maniacale”: la Procura esclude che sia stato aiutato da un complice

L'abitazione del barman e della 29enne, uccisa al settimo mese di gravidanza e poi data due volte alle fiamme nel tentativo di sbarazzarsi del corpo, si è presentata "pulita" come se lì non fosse avvenuto alcun crimine

07 giugno 2023
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Alessandro Impagnatiello era ossessionato dalle pulizie al limite del "maniacale". È l'ultimo elemento investigativo sul delitto di Senago che si apprende a 24 ore dal sopralluogo effettuato dai carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche del Nucleo investigativo di Milano e dai pm Alessia Menegazzo e Letizia Mannella nell'abitazione di via Novella 14 dove ha trovato la morte Giulia Tramontano la sera di sabato 27 maggio. L'abitazione del barman e della 29enne, uccisa al settimo mese di gravidanza e poi data due volte alle fiamme nel tentativo di sbarazzarsi del corpo, si è presentata "pulita" con un ordine definito quasi "ossessivo" che a occhio nudo non avrebbe mai fatto sospettare essere quell'appartamento la scena del crimine. Il luminol ha però dimostrato il contrario: copiose macchie di sangue in salotto e sul pianerottolo dell'abitazione nell'attesa che arrivino i risultati sui coltelli sequestrati nel ceppo dentro casa. Quello dell'attenzione alla pulizia e all'igiene può sembrare un dettaglio quasi irrilevante e invece chiude - almeno per ora - voci e ipotesi che si erano inseguite nei giorni sulla possibile presenza di un complice di Impagnatiello nell'occultare il cadavere delle fidanzata e nel coprire le tracce dentro casa.

Per la Procura di Milano non ci sono al momento riscontri o elementi che facciano pensare a una persona che lo abbia aiutato nelle ore successive al delitto. L'indagine procede spedita e alla chiusura i pm potranno chiedere un processo con rito immediato - i cui termini di scadenza per la richiesta coincidono con i sei mesi di custodia cautelare in carcere - e contestare nuovamente l'aggravante della premeditazione esclusa dal gip Angela Minerva per il troppo breve lasso temporale che sarebbe intercorso fra la ricerca sul web di Impagnatiello 'ceramica bruciata vasca' la sera del delitto e il momento dell'omicidio che durante l'interrogatorio di convalida del fermo lui ha collocato alle 21 di sera. L'autopsia sul corpo di Giulia, prevista per venerdì, potrà dire qualcosa in più.