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«Cittadinanza, chiamerò Grillo» La replica di Delrio corre sul web

«Cittadinanza, chiamerò Grillo» La replica di Delrio corre sul web

Lo ha postato su Facebook ieri pomeriggio, dopo le 18, utilizzando in qualche modo uno strumento che a lui tanto congeniale non è ma che, visto il nodo del contendere e l’interlocutore con cui...

25 gennaio 2012
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Lo ha postato su Facebook ieri pomeriggio, dopo le 18, utilizzando in qualche modo uno strumento che a lui tanto congeniale non è ma che, visto il nodo del contendere e l’interlocutore con cui rapportarsi, è un modo per colloquiare “sullo stesso piano”. Il web.

E’ così che il sindaco di Reggio, Graziano Delrio - presidente del comitato promotore della campagna “L’Italia sono anch’io” - ha voluto replicare alle dichiarazioni rese due giorni fa da Beppe Grillo a proposito di cittadinanza agli stranieri.

Criticato da più parti per una presa di posizione così netta, Grillo se n’è uscito dicendo che «dare la cittadinanza a chi nasce in Italia anche se i genitori non ne dispongono è cosa senza senso». Anzi - rettifica - «Un senso ce l’ha: distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarli in tifosi».

A distanza di 24 ore, però, Delrio decide di rispondergli (peraltro, soltanto lunedì scorso in consiglio comunale è stato votato l’ordine del giorno che “spinge” affinché la campagna raggiunga il quorum di firme necessario).

«Ho visto - scrive Delrio nel suo intervento inserito su Fb - la dichiarazione di Beppe Grillo sulla campagna di cittadinanza agli immigrati: mi pare che abbia preso proprio un abbaglio e sia caduto nel politichese. Non c’é nessun buonismo, a parte che essere buoni non è un difetto. Qui c’è solo da adattare la normativa italiana alle regole di tutti i paesi d’Europa. Il tema è che non esiste una possibilità in Italia di fruire dello jus soli.

La nuova lproposta di legge, infatti, è “protettiva”: per ottenere la residenza lo straniero deve già fare una serie di trafile. Non stiamo parlando di gente che viene qui a partorire in Italia e va via. Chi è regolarmente soggiornante in Italia da un anno ha fatto una trafila di almeno 4-5 anni di permessi di soggiorno».

Ma Delrio prosegue: «Grillo ha la preoccupazione e la paura che questa proposta di legge serva a distogliere dai problemi veri? Ma se la politica non parla di immigrazione nel terzo millennio, in un Paese dove gli immigrati versano all’Inps 11 miliardi di euro, se non parla di ambiente, di sostenibilità, di che cosa si deve occupare?

Voglio chiamare Grillo, gli dirò di provare ad ascoltare le voci e incrociare i volti dei ragazzi che si sentono italiani e scoprono a 18 anni di essere stranieri magari perché hanno trascorso una settimana dai parenti all’estero. Il confronto con loro vale più di tutte le teorie e del politichese in cui è caduto anche Grillo».

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