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La verità di Graziano Delrio su cutresi e ’ndrangheta: il verbale

La verità di Graziano Delrio su cutresi e ’ndrangheta: il verbale

"Sì, ho accompagnato dal prefetto alcuni cutresi, ma nessuna pressione". Ecco il lungo interrogatorio dell’ex sindaco, attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio, sentito come teste nell’ottobre del 2012

04 febbraio 2015
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REGGIO EMILIA. Graziano Delrio, attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio, è stato sindaco di Reggio Emilia per quasi nove anni. Il 17 ottobre del 2012 viene sentito come persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta che sfocerà nell’Operazione Aemilia. Un'occasione per chiarire la portata della comunità cutrese a Reggio: così hanno chiarito i procuratori Roberti e Alfonso.

Qui di seguito riportiamo alcuni passaggi (trascrizione della registrazione audio) della deposizione resa da Delrio davanti ai pm Roberto Alfonso, Marco Mescolini e Roberto Pennisi. In grassetto, gli interventi dei pubblici ministeri, di seguito le risposte di Delrio. I tagli alla deposizione sono nostri. e segnalati con (...)

Senta Sindaco scusi, lei ha sempre preso posizione favorevolmente rispetto alle iniziative del Prefetto o c'è stata qualche occasione in cui non ha condiviso e ha manifestato la non condivisione?
No assolutamente! Io sono sempre stato assolutamente difensore senza se e senza ma di questa cosa. Senza se e senza ma. E quindi... per me l'azione del Prefetto De Miro per la sua professionalità va totalmente appoggiata, poi qualcuno dice che esagera nel senso che vede fantasmi dappertutto, ma io fino a prova contraria preferisco essere prudente in questo caso.
(...)
No, io ho detto che non conosco penetrazioni o collaborazioni tra imprese legate alla 'ndrangheta e imprese reggiane, diciamo, perché facciano cartello per avere... cioè qualcuno che faccia da veicolo ad imprese, diciamo, legate a gruppi criminali.
E mi riferisco, quando parlo di imprese reggiane intendo imprese reggiane a tutti gli effetti, anche quelle fatte da calabresi residenti a Reggio Emilia! Cioè mi riferisco... Io le intendo come imprese reggiane, per quanto mi riguarda, quindi non ho... Poi è chiaro che, da quello che mi è stato in tutti questi anni, c'è una sensibilità e una difficoltà differente magari per un'impresa calabrese a dire dei "no” rispetto ad un'impresa reggiana, ma queste sono risultanze di Ciconte e così via, che dice: "Alcune imprese di origine calabrese fanno più difficoltà perché hanno legami territoriali là, hanno la famiglia là, hanno i legami... però si parla sempre così di... ripeto, di risultanze processuali, quindi...

Ma avete voi la consapevolezza dell'esistenza di una comunità cutrese in territorio di Reggio Emilia?
Assolutamente sì, eccome! Una comunità cutrese molto organizzata, molto solida, molto...

Lei è mai andato a Cutro?
Io sono andato a Cutro, sì. Sono andato a Cutro nel 2009 mi pare, nella... in occasione della festa del Santo Crocefisso che è una festa religiosa molto importante a Cutro. Noi abbiamo un gemellaggio con Cutro, e quindi io sono stato a Cutro, ho incontrato il Sindaco anche recentemente, quando sono stato come presidente dell' ANCI, dei Sindaci italiani, a fare il Consiglio Nazionale dell'ANCl, dalle Sindache minacciate dalla 'ndrangheta, la Sindaca di Rosarno, quella di Monasterace e quella di Isola Capo Rizzuto; quindi a portare la solidarietà diciamo dell'Associazione dei Sindaci là.

Abbiamo fatto là appunto, il mese scorso, un convegno contro la mafia a Locri proprio, contro la 'ndrangheta, che io ho presieduto insieme al magistrato Ayala e insieme ad altri magistrati. Quindi... sono stato, tornerò in Calabria, e quindi... anche l'anno prossimo penso di tornare a Cutro prima di finire il mio mandato; noi siamo gemellati con la città di Cutro.
(...)

Ma lei sa che esiste una persona che si chiama Nicola Grande Aracri?
So che esiste Grande Aracri, Nicola non... non lo avevo realizzato.

Sa che è di Cutro?
No, non sapevo che fosse originario di Cutro; sapevo che era calabrese ma non sapevo fosse originario di Cutro. Perché abita lì nel centro di Cutro? No io non lo sapevo.

Scusi, per dire la verità, che Nicola Grande Aracri e che tutta, diciamo così, la criminalità organizzata che proviene da Cutro, oggi si ispiri a Nicola Grande Aracri, penso che lo sappia anche lei se ha letto i giornali relativi agli interventi del Prefetto, quantomeno quelli di revoca del porto d'armi di quattro o cinque persone che avevano partecipato lì al...
Sì, no, però io ho risposto alla sua domanda. Se lei mi chiede: "Lei sa che Grande Aracri è nativo di Cutro?", la mia risposta è non lo so, non ne sono sicuro, cioè non lo ricordo francamente, so che è collegato con la criminalità legata alla... cioè diciamo... anche a Cutro... ma non so se è di Cutro, di Steccato anziché del paese vicino, insomma questo era il senso della mia risposta.

Senta, la sua affermazione di poco fa, secondo la quale la comunità calabrese, o cutrese che dir si voglia, ha i suoi rappresentanti nell'Amministrazione Comunale, Consiglio Comunale immagino, ecco che significato ha? Che ci sono dei Consiglieri Comunali calabresi o eletti dalla comunità calabrese?
Ha il significato che queste persone che sono reggiane a tutti gli effetti perché sono a Reggio da trent'anni e fanno professioni varie, hanno un bacino elettorale normalmente che si individua durante le campagne elettorali che normalmente è fatto da una rete di famiglie, di persone che si conoscono e che in gran parte, diciamo così, anche se non totalmente, sono di origine calabrese.

Vengono eletti come rappresentanti di un partito ben definito o per esempio presentano una lista civica, diciamo, trasversale a tutti i partiti? Proprio per poter raccogliere questi voti di parentela, chiamiamoli così. ..
No, vengono eletti nei vari partiti a seconda delle loro ..

Quindi di diversa estrazione politica!?
Assolutamente! Sì sì, assolutamente. Ma ripeto, questa ..

Quelli che avete, per esempio ora in Consiglio Comunale da quale parte provengono?
Provengono due dal PD, dal Partito Democratico, e... uno da Forza Italia, ex Forza Italia, quindi Popolo della Libertà.. questi sono i tre che io ...

Ultima domanda per ciò che mi riguarda Sindaco: sa se .. se è stata una condotta sì, certamente la domanda "Sa .. " non ha senso, ma è avvenuto che qualcuno dell'Amministrazione Comunale o del suo ... lei è del PD ha detto...
Sì.

... del partito, abbia caldeggiato davanti al Prefetto la posizione di soggetti svolgenti attività imprenditoriale che si ritenevano ingiustamente colpiti dalle iniziative prefettizie?
Sì. Io ho accompagnato personalmente, perché questo tema delle infiltrazioni 'ndranghetiste e della... e della questione calabrese diciamo così ... assume un contorno anche appunto di linciaggio mediatico nei confronti della comunità in generale, no? Cioè spesso veniva messo un'equazione calabrese uguale mafioso e quindi persone legate alla comunità mi avevano espresso questo disagio.
Nel fatto che la relazione col Prefetto non fosse una relazione in cui da un lato la comunità si sentiva accusata in maniera generica e dall'altro lato in maniera invece così... loro non potevano difendersi. O magari creava diffidenza tra loro e il Prefetto. Al che io ho detto: "Beh se avete... ". e mi hanno chiesto di poterla incontrare: quindi io ho portato alcuni esponenti, adesso non ricordo quali. Sicuramente c'era uno dei Consiglieri Comunali.Il Presidente della Commissione Consigliare Comunale...

Si chiama?
Scarpino, Salvatore Scarpino. Un ingegnere dell'Agenzia del Territorio. Sicuramente ho accompagnato lui e altri due o tre esponenti diciamo così della comunità, li ho accompagnati dal Prefetto perché ci fosse, perché il Prefetto potesse spiegare le ragioni delle sue... perché loro avessero garanzie che in tutto questo anche se a noi sembrava francamente superfluo perché il Prefetto viene dalla Sicilia quindi... In tutto questo non c'era una vena antimeridionalista o discriminatoria nei confronti della comunità; cioè loro sono andati per dire: "Noi siamo persone per bene, i nostri figli studiano qua, ci siamo sempre comportati da reggiani, bene, cioè quindi non potete generalizzare dicendo che i calabresi sono tutti conniventi e tutti... Quindi fu un dialogo di questo tipo; la Prefetta li rassicurò sul fatto che lei agiva su fatti concreti e non su pregiudizi di tipo territoriale (...)

Non parlerei di risentimento, loro erano preoccupati che montasse un clima nei giornali, al di là delle dichiarazioni del Prefetto, al di là delle questioni... perché nei giornali c'è stato a lungo questo tema no, della forte presenza e della forte, diciamo così, occupazione negli ultimi tempi su alcuni appalti, sulla base di alcune notizie che erano apparse sulla stampa appunto, e quindi immagino che la loro preoccupazione fosse di poter testimoniare la presenza di una serie di professionisti, di persone che abitano a Reggio da 30 o 40 anni e che hanno sempre a cuore il bene, la legalità, eccetera. Era un loro desiderio di attestare questa cosa, ecco. Si sono sentiti... ma non dal Prefetto, dal clima che si è creato, mediatico diciamo. (...)

Ora dico. parlando con queste persone ha avuto modo di rendersi conto che e se... costoro avevano consapevolezza dell'esistenza invece di una parte "non buona" della comunità calabrese?
No, certo questo è uno degli argomenti con cui noi discutiamo, cioè io dico sempre con loro: se voi non siete... cioè io non ne ho contezza, ma se voi avete contezza di fenomeni, di pressioni, di cose... la cosa che più vi accredita, diciamo così, agli occhi della comunità in generale, è il fatto che voi le denunciate!"

Bravo!
Io gliel'ho detto spesso questo!
(...)

Bravo! E lei si è domandato, Sindaco, come mai queste persone, ecco, non accolgono il suo suggerimento e non si espongono?
No certo che me lo sono domandato, è evidente!

Che risposta dà?
Do una risposta che... hanno alcuni un eccesso di prudenza. Nel senso che dicono: ''Noi poi non sappiamo realmente le cose! E quindi non vogliamo compromettere famiglie e persone in processi sommari". Questa è una risposta tipica che loro danno no? Quindi che dicono: "Non si fanno processi sommari a tal dei tali solamente perché terzo parente di tal dei tali!". Mi spiego?
Quindi qualcosa che è parente di un atteggiamento un tantino omertoso, direi quasi.
Beh certamente io rilevo il fatto che la comunità diciamo in generale, una collaborazione costante, diciamo così, di denuncia, non c'è! Quindi lo rilevo come fatto. L'altra parte non riesco a spiegarmelo, perché sicuramente c'è da parte loro, in qualche modo, una forma di... culturale di non esposizione, ecco.

Non che siano minacciate, la preoccupazione di non immischiarsi in queste cose, ecco diciamo così.
Ah certo, sì sì, questo! Questo intendo quando dico un fatto culturale di farsi gli affari loro. cioè di non inficiarsi in queste cose. Che però diventano... io gliel'ho detto molte volte. Diventano completamente cose loro nel momento in cui emergono questi fenomeni. Quindi non se ne possono disinteressare.

Perché non si può pretendere di andare dal Prefetto e dire: "Lei non ci può criminalizzare", e dall'altra poi assumere questo atteggiamento di chiusura della stessa comunità nei confronti dell'altra che la accoglie!
È la discussione che stiamo facendo esattamente, perché ..

Eh ma potrebbe essere non soltanto culturale però la discussione!
Ah certo! Questo è possibile, io ripeto: non sono a conoscenza che vi siano fenomeni di intimidazione o di pressione ..

Eh per esempio quei suoi amici, quei suoi amici che l’hanno accompagnata a Cutro...
Sì ..

Ovviamente con loro lei avrà discusso!
La discussione c'è, la discussione c'è sempre su questo argomento. È evidente. La discussione che dice: la città è bella... poi anche col Sindaco abbiamo discusso, anche recentemente quando ci siamo visti in Calabria per la questione dell'iniziativa contro la 'ndrangheta che abbiamo fatto a Locri. Però mi pare che anche nel Sindaco e negli amministratori in generale non ci sia una grande predisposizione a palesare questa cosa, continuare a discutere di questa cosa (...)
No ma .. cioè adesso, concretamente parlando, se lei mi chiede come io, se io ho consapevolezza che c'è una specie di reticenza a denunciare e ad esporsi, come le ho detto prima, io ne sono consapevole che c'è questa reticenza. Se lei mi chiede come si vince questa reticenza e cosa io metto in campo... Le iniziative che noi facciamo mirano proprio a dare questo senso di superare questo stato di finta... diciamo cosi, formale contrarietà alla 'ndrangheta, ma con azioni che però non si vedono così efficaci, diciamo, dal punto di vista culturale dentro alla comunità. Questo è il tema.

Cioè questa consapevolezza... questa consapevolezza c'è sì?
Questa consapevolezza io ce l'ho pienamente! Anzi, è uno dei problemi per cui difendo il fatto che non venga criminalizzata la comunità cutrese in generale. Perché voglio investire sulle persone perbene che vogliono fare queste azioni. Se poi... io ho ripetutamente detto a queste persone: "I vostri figli che sono giovani, che non hanno più nemmeno l'accento diciamo", parliamoci chiaro, "Questi, fategli fare un'intervista sul giornale, una volta che c'è un episodio di questo tipo, che dice, ecco, io sono laureata, studio, lavoro, l'Università, faccio la persona perbene", "Fategli fare un'intervista!", quante volte l'ho detto! Che dicano che la loro reputazione... che dicano che la riprovazione sociale esiste. dentro alla comunità cutrese. di origine cutrese. come dentro alla comunità di origine reggiana!

L'hanno mai fatto?
Io non l'ho visto fare con questa forza!

Certo. Solo una cosa: con uno sforzo se lei ricorda altri nomi di quel giorno. Uno l'ha detto...
Ricordo solo che c'era Salvatore Scarpino, forse c'era anche l'altro Consigliere Comunale ma non ci giurerei, Antonio Olivo... hmm ...

Da un punto di vista di estrazione politica c'era un'estrazione caratterizzata o no? C'erano persone vicino al Partito Democratico?
No, direi che... le altre due persone non le ricordo come esponenti vicine al Partito Democratico~ secondo me eravamo in quattro.

Però lei non ricorda chi fossero...
No.

Non erano politici anche in senso. ..'?
No, non mi pare. Non mi ricordo se c'era anche l'altro esponente del PDL, questo Rocco Gualtieri che è sempre originario della Calabria; non mi ricordo ma mi pare che non ci fosse lui. Però francamente è successo più di un anno fa e non ..

L'ultima domanda è questa: lei, per la conoscenza che ha del territorio, può ritenere che le imprese, diciamo quelle ricollegabili a persona provenienti dalla Calabria, da tempo insediate nell'edilizia, nell'autotrasporto, abbiano oggi un problema maggiore degli altri come crisi economica?
Maggiore non mi sembra (...) Le imprese reggiane stanno chiudendo come le imprese calabresi nel campo dell'edilizia. Quindi maggiore francamente non mi sembra. Abbiamo avuto una crisi fortissima della Cooperativa Muratori Reggiolo, abbiamo una crisi fortissima (incomprensibile) abbiamo una crisi fortissima anche delle grandi cooperative del settore costruzioni, (inc.) che è praticamente una delle principali aziende di costruzioni italiana, è in crisi, quindi la crisi è una crisi... tante aziende edili hanno chiuso, reggiane storiche. Quindi non ... francamente maggiore non mi sembra.

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