Gazzetta di Reggio

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l’arma dei carabinieri 

Il colonnello reggiano Ruggiero Capodivento premiato dal Kosovo

Il colonnello reggiano Ruggiero Capodivento premiato dal Kosovo

L’ufficiale ha comandato un’operazione speciale della Nato Il suo mandato è stato lodato dal Capo di Stato kosovaro

29 ottobre 2019
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reggio emilia. Dopo oltre tredici mesi di comando del Reggimento carabinieri “unità specializzata multinazionale” (Msu) in Kosovo il colonnello reggiano Ruggiero Capodivento è stato ufficialmente insignito di due riconoscimenti dalla stessa Repubblica del Kosovo.

Capodivento, che ha lasciato il comando al colonnello Paolo Pelosi, è stato impegnato con la “Kosovo Force”, una forza militare internazionale guidata dalla Nato e responsabile di ristabilire l’ordine e la pace in Kosovo. Il presidente della Repubblica kosovara, Hashim Thaci, nel corso di un incontro istituzionale di saluto ha conferito al colonnello reggiano la “Medaglia militare presidenziale”, considerata tra le più importanti onorificenze del Paese. Il riconoscimento è stato concesso in segno di gratitudine per «l’importante contributo fornito dall’ufficiale» nel campo della difesa e del rafforzamento dello stato di diritto della Repubblica.

Il presidente Thaci, definendo «insostituibile» il contributo fornito dall’ufficiale, lo ha ringraziato per «l’eccellente lavoro svolto e l’esemplare collaborazione con le varie istituzioni nazionali e locali», per i quali «saremo sempre grati».

Nella stessa giornata il ministro degli Affari interni del Kosovo, Ekrem Mustafa, assieme al vicedirettore generale delle operazioni della Kosovo Police, Samedin Mehmeti, ha consegnato al colonnello Capodivento anche la Medaglia al merito per il «lodevole supporto e contributo fornito nel corso del suo periodo di comando, finalizzati all’accrescimento professionale della Police».

I due riconoscimenti, oltre che formale attestazione di stima e ringraziamento personale, costituiscono l’ennesimo riconoscimento alla professionalità dell’Arma dei carabinieri che ormai da oltre 20 anni opera in Kosovo al servizio della popolazione e delle istituzioni per garantire un ambiente sicuro e protetto e la libertà di movimento. Una presenza «discreta e rassicurante» in tutto il territorio kosovaro e «un’apprezzata e ininterrotta» vigilanza della delicata municipalità di Mitrovica. —

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