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«Di Maio candidato in Emilia? È soltanto una fake news»

Adriano Arati
«Di Maio candidato in Emilia? È soltanto una fake news»

Bagno di folla a Villalunga per l’arrivo del segretario Pd Enrico Letta: «Il terzo polo aiuta le destre. Alleanze? Siamo costruttivi, nessun veto»

01 agosto 2022
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Casalgrande «La candidatura di Di Maio in Emilia? È solo una fake news». Stronca tutte le voci sul possibile approdo del ministro ex 5 Stelle nei seggi sicuri emiliano-romagnoli, il segretario del Pd Enrico Letta, arrivato ieri sera a Villalunga alla festa regionale del Pd.

La grande manifestazione del Parco Secchia, che rappresenta un presidio fortissimo e ricco di orgoglio per il centrosinistra locale, dopo due anni di pausa è ripartita a piena potenza. Ed è qui che Letta è giunto per incontrare i volontari e parlare pubblicamente del programma e della necessità di stringere sulle alleanze.

«Parlare ora di un terzo polo è fare solo un favore alle destre», afferma lapidario, mandando però anche segnali chiari sui tempi ormai risicati per arrivare a un accordo con i vari Calenda e Renzi.

«Ribadisco che un terzo polo sarebbe solo un favore alle destre, in questo momento, allo stesso modo ormai è ora di stringere, noi possiamo aspettare ancora per poco, all’inizio di questa settimana dovremo prendere una decisione definitiva», è l’avviso.

Inevitabile poi parlare della voce che ha agitato, e tanto, l’elettorato reggiano e modenese, quello sulla possibile candidatura di Luigi Di Maio in un seggio blindato del territorio da sempre più fedele al Pd e alla sinistra.

«È una strana vicenda, questa, è assolutamente una fake news, partita sabato e poi cresciuta progressivamente, ma è solo una fake news. E mi pare che domenica Di Maio abbia già smentito questa ipotesi», assicura Letta.

Il dialogo con gli ex 5 Stelle rimane però di attualità, con tante ipotesi su nomi pesanti dell’universo pentastellati. «Al momento parliamo sempre e solo di voci, di ipotesi. Nel nostro schieramento ci sono tante discussioni e i tempi per delineare i dettagli si sono allungati? È vero, certo, ma perché noi stiamo discutendo, stiamo ragionando insieme, come è normale che sia. Nel centrodestra hanno fatto in fretta, certo, perché c’è stata una resa completa e totale di Berlusconi e Salvini. In quel modo certamente si fa prima a trovare un accordo», è la puntura rivolta al fronte rivale. «Noi dobbiamo pensare a lavorare insieme, sapendo che la fiducia verso di noi è in crescita, siamo pronti a questa campagna elettorale pensando prima di tutto ai tre temi fondamentali del nostro programma, ambiente, valori, diritti. E puntiamo a far bene non solo in Emilia-Romagna ma in tutto il Paese», continua. «Le elezioni sono arrivate con un poco di anticipo, il governo Draghi stava facendo bene ed è un peccato che non abbia potuto continuare su tanti temi, certamente chi ha fatto terminare questa esperienza si è assunto una grandissima responsabilità».

Il segretario dem è stato accolto a Villalunga dalla poderosa macchina del Pd di Casalgrande e non solo, e dopo un incontro con i dirigenti locali, a partire dal parlamentare reggiano Andrea Rossi (di nuovo candidato per la tornata elettorale del 25 settembre), ha girato ristorante per ristorante, sportello per sportello, l’intero vasto complesso del Parco Secchia, con tante strette di mano, foto e scambi di battute con volontari di Casalgrande, di Sassuolo, di Scandiano, Castellarano, Rubiera e della città, arrivati a dar man forte alla festa regionale in attesa di concentrarsi sul ritorno di Festareggio.

Ad affiancarlo, oltre a Rossi, gli esponenti Pd casalgrandesi Paolo Debbi e Matteo Balestrazzi, gli altri candidati reggiani Ilenia Malavasi, Antonella Incerti ed Emanuele Cavallaro, il segretario provinciale Pd Massimo Gazza e quello regionale Luigi Tosiani, il sindaco di Reggio Luca Vecchi, i consiglieri regionali Roberta Mori e Massimo Bulbi e l’europarlamentare Brando Benifei. Presenti anche Romano Prodi, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, l’assessore regionale reggiano Alessio Mammi e il presidente della Provincia, Giorgio Zanni. Un piccolo esercito, per un momento dal grande valore simbolico andato in scena in un luogo non casuale, Villalunga, uno di quegli eventi per cui l’abusata parola “roccaforte” davvero ha ancora senso.

Per elezioni così incerte, la base solida emiliano-romagnola è fondamentale per il Pd, come hanno sottolineato i presenti e come Letta ha ribadito nell’arena dibattiti, completamente esaurita, nel dialogo con Mattia Mariani e Margherita Grassi di Telereggio. L’intervento di Letta è stato senza dubbio il momento di punta di una domenica che al Parco Secchia ha regalato presenze notevoli, con migliaia di persone ad affollare tutti i ristoranti, dal pesce alla tradizione alla piadineria, i bar, gli stand, la libreria e i due spazi musicali, dalla sempre affollata balera per il liscio alla Riserva Rossa dedicata al rock.

«Sembra di essere tornati a casa, e davvero ci voleva, dopo due anni così difficili», sorridono i rocciosi volontari impegnati a friggere il pesce nel ristorante di mare, una delle colonne della festa. Il debutto di venerdì è stato parzialmente guastato dalla pioggia, ma già sabato «abbiamo fatto il pieno, la risposta è stata davvero bella, noi volontari avevamo una gran voglia di tornare qui a lavorare ma anche il nostro territorio aveva voglia di tornare, sabato c’erano le file ai ristoranti e domenica c’è stato del bello», sottolineano.

«È bello tornare a ritrovarci, ce ne era davvero bisogno, anche se purtroppo in questi due anni abbiamo dovuto salutare tante persone carissime, che hanno dato tantissimo alla festa e che ora non ci sono più. Pensiamo tanto a loro, e allo stesso tempo abbiamo di che sorridere guardando quando volti nuovi ci sono, quanti giovani hanno deciso di darci una mano». Tesi confermata da un neo-volontario ventenne. «È il primo anno in cui faccio il volontario, ma la festa è sempre stata casa, ora ho deciso di aiutare concretamente, siamo in tanti e c’è un bellissimo spirito», racconta.

Un’altra ragazza, giovanissima e già veterana, amplia il discorso: «c’era davvero voglia di tornare qui a impegnarsi insieme, questa è anche la festa non solo del paese, di tutta una zona. Abbiamo volontari di Sassuolo, Scandiano, Castellarano, Rubiera e anche tante persone che vengono a cena o a ballare arrivano da fuori, siamo un riferimento e questo ci rende orgogliosi». l