Gazzetta di Reggio

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Un Paese in lutto

Mattarella: «La Repubblica grata a un grande italiano»

Gabriele Farina

	Alberto e Piero Angela negli studi di "Il Pianeta dei dinosauri"
Alberto e Piero Angela negli studi di "Il Pianeta dei dinosauri"

Alberto, figlio e successore di Piero Angela: «Buon viaggio»

14 agosto 2022
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Il dolore del figlio. Il cordoglio del presidente della Repubblica. La vicinanza dei colleghi. Gli omaggi di milioni di italiani.


La scomparsa del giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela a 93 anni ha un effetto unificatore. Compatta il Paese. Le divisioni delle imminenti elezioni passano in secondo piano, gli stessi leader concordano nel ringraziare Angela per il contributo dato al Paese.


«Buon viaggio papà», scrive su Twitter il figlio Alberto, che con Piero ha condiviso programmi televisivi e opere letterarie. In sei ore il post riceve oltre 16.700 commenti, 39mila condivisioni e 175.100 “mi piace”.

Sono più di 11.300 i “like” ricevuti dal cordoglio espresso dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella attraverso l’account ufficiale del Quirinale. «Provo grande dolore per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia – scrive il Capo dello Stato –, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente. Esprimo le mie condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente».


L’11 maggio 2021, Mattarella aveva nominato Angela “Cavaliere di Gran Croce”. L’incontro è stato ricordato con emozione dal giornalista. «Sono stato ricevuto con mia moglie dal presidente Mattarella, nel suo studio – ha sottolineato il giornalista dopo l’incontro al Quirinale –. È stato molto gentile, ha avuto parole di considerazione per il lavoro che ho svolto finora, e anch'io ho avuto modo esprimergli la gratitudine di tutti noi per il ruolo di punto di riferimento che ha in quest'Italia così litigiosa».


Di fronte alla litigiosità in vari settori, Angela sceglieva il campo in modo netto. «In un tempo segnato dalla pandemia e dagli effetti dei cambiamenti climatici, raccogliere il testimone lasciato da Piero Angela non è facile – attesta l’Unione sindacale giornalisti Rai (Usigrai) –; serve un rinnovato impegno della Rai in idee e risorse da destinare alla divulgazione dei temi della ricerca scientifica e alla lotta a disinformazione e fake news».


Un giornalista che ha condiviso tale impegno è Fabio Fazio, conduttore di Che tempo che fa. «La cordialità delle nostre conversazioni è stato un dono prezioso – rimarca Fazio a Rainews24 –. Ha saputo fondere profondità e leggerezza: metodo scientifico e umanità non erano mai in contrapposizione, ma complementari, e questo è il tratto distintivo che lo ha fatto amare e apprezzare da tutti».
Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti lo ricorda per un contributo video del 2011. «Era una presenza familiare e autorevole nelle case di tantissimi a guidarci nel passaggio da un mondo di superstizioni e dogmatismi (che ancora esiste) ad un mondo più ricerca costante, di verifiche, di scoperte continue che ampliano orizzonti e conoscenza», il grazie del cantante italiano.


Al ricordo della Farnesina si uniscono le istituzioni scientifiche italiane lo ricordano con affetto. «Addio a Piero Angela, una vita spesa a raccontare la verità della scienza – tributa l’Istituto superiore di Sanità –. Grazie per la sua alleanza con il nostro impegno per la crescita della conoscenza scientifica e contro la disinformazione». L’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia lo identifica con un titolo mai raggiunto dal giornalista sui banchi universitari, ma riconosciuto da esponenti di tutte le generazioni: maestro. «Il Maestro della divulgazione scientifica è partito per il lungo viaggio – il ringraziamento dell’Ingv –, l’unico che non potrà mai raccontarci. Ciao Maestro. Grazie per quanto ci hai donato».