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Reggio Emilia, muore a 34 anni dopo una malattia: «Fabio ha sempre lottato come un leone»

Evaristo Sparvieri
Reggio Emilia, muore a 34 anni dopo una malattia: «Fabio ha sempre lottato come un leone»

Figlio di Mauro Vicini, ex segretario cittadino del Pd, Fabio lascia moglie e due figli piccoli

26 novembre 2023
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Reggio Emilia «Fabio vive nei nostri cuori ma non è più con noi. Ha lottato contro un male terribile e fino alla fine ha cercato di sconfiggerlo. Ci lascia un ricordo indelebile della sua forte personalità e di valore nella vita». È con un toccante post su Facebook che Mauro Vicini, ex segretario cittadino del Pd, ricorda suo figlio Fabio, scomparso a 34 anni dopo una lunga malattia.

Fabio Vicini da anni era malato di una rara forma tumorale all’occhio, scoperta a 25 anni e per la quale si era sottoposto a terapie all’estero, a Losanna in Svizzera. Era in cura al Core e recentemente, dopo un peggioramento delle condizioni, si era sottoposto a un nuovo ciclo di terapie a Peschiera del Garda, dove venerdì è avvenuto il decesso.

Un lutto che ha colpito quanti lo hanno conosciuto, per i quali Fabio era un esempio di coraggio e determinazione. Sempre disponibile, riservato e dotato di grande simpatia e intelligenza, Fabio era stato fino a qualche mese fa fra i volontari del circolo Arci Tunnel, di cui il fratello Marco è stato a lungo presidente. Era dipendente della Bormioli Pharma, dove lavorava dopo aver conseguito una laurea specialistica a Parma in Finanza e Risk Management. Fin da giovanissimo era impegnato in politica e nell’associazionismo, come il resto della famiglia.

«Ci ha regalato con Federico e Martina due nipoti meravigliosi e una moglie come Valentina che ha lottato con lui e l'ha accompagnato con amore fino alla fine – continua il padre Mauro – Con suo fratello Marco e sua madre Vanna saremo al loro fianco, ricordandolo sempre e cercando di farci forza assieme. Penso che concordiate tutti che non è giusto che un figlio muoia prima dei propri genitori. Ancor di più quando questo figlio ha solo 34 anni e dei figli piccoli».

Toccante anche il ricordo del fratello Marco: «Il mio fratellino Fabio Vicini ci ha lasciato. Lo ha fatto lottando come un leone, come ha fatto in questi nove anni, contro un tumore raro e incurabile, che alla fine lo ha sconfitto ma che non lo ha mai piegato, né gli ha impedito di costruire una vita bella con al centro una famiglia meravigliosa. Mio fratello era capace di lottare contro un cancro incurabile e, nello stesso tempo, crescere due figli meravigliosi, fare una carriera da top manager in una grande azienda, coltivare innumerevoli passioni e quando necessario dare una mano al Circolo Arci Tunnel, di cui è stato una colonna fin dalla fondazione. Chiunque mi abbia conosciuto sa quanto sono fiero di lui, chiunque lo abbia conosciuto sa perché. Mi lascia un impegno difficile: dimostrarmi degno del privilegio di averlo avuto come fratello, e all’altezza delle sue alte aspettative».

È possibile dare un saluto a Fabio Vicini nella sala del commiato della Croce Verde oggi dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30, domani dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 fino a martedì alle 11.15, quando le esequie partiranno per il cimitero nuovo di Coviolo, dove si terrà una breve cerimonia in forma civile. Dalla famiglia chiedono non fiori ma eventuali offerte all’Airc. Un messaggio di cordoglio è stato diffuso dal Tunnel: «È con immenso dispiacere che ci uniamo al dolore della famiglia Vicini per la perdita del caro Fabio. Un dolore tanto grande quanto l’amore che ha lasciato in ognuno di noi. Fabio non è stato un semplice volontario del Tunnel, ne è stata una colonna portante, è stato un fratello per molti, ma soprattutto un amico per tutti».