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«Via Fontanelli, muriamo porte e finestre delle casette»

«Via Fontanelli, muriamo porte e finestre delle casette»

Pugno duro contro gli abusivi che occupano gli edifici comunali. Il sindaco Vecchi: «Diamo risposta alla domanda di sicurezza dei residenti»

06 marzo 2024
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Reggio Emilia Stop agli abusivi. Il Comune ha deciso di adottare il pugno duro, murando porte e finestre degli edifici di via Fontanelli sui quali nelle ultime settimane si erano verificati episodi che hanno destato l’allarme dei residenti.

Si tratta degli immobili, di proprietà del Comune, dove più volte si erano introdotte persone senza fissa dimora, alimentando degrado in una zona bersagliata anche dal punto di vista dell’ordine pubblico, visto che spesso nei giorni scorsi ci sono stati episodi di vandalismi sulle auto.

Una metà degli edifici è stata riqualificata e ad oggi ospita famiglie in difficoltà, fra le quali anche persone che avevano trovato alloggi di fortuna alle ex Reggiane, che grazie al progetto Reggiane Off sono riuscite a trovare una sistemazione dignitosa; l’altra metà dell’edificio è invece rimasta in stato di abbandono diventando dunque un facile luogo dove introdursi cercando riparo anche da parte di balordi. Uno scenario sul quale ora l’amministrazione ha intenzione di porre. Finora, per cercare di tamponare la situazione, si sono verificati già quattro sgomberi.

Ma il sindaco, Luca Vecchi, ha intenzione di alzare ulteriormente l’asticella della sicurezza. Di qui la decisione di murare porte e finestre degli immobili diventati ricettacolo di degrado, in modo da poter impedire gli accessi. «I cittadini hanno ragione – afferma Vecchi – le loro preoccupazioni sono le nostre, adesso risolviamo i problemi alla radice». La macchina si è avviata. E nei prossimi giorni la zona sarà bonificata, grazie all’intervento di una azienda incaricata di ripulire l’area, su cui poi interverrà una ditta edile per l’intervento di muratura: «Abbiamo preso una decisione definitiva – spiega Vecchi – procediamo le con pulizie e la disinfestazione, poi tomberemo porte e finestre per rendere impossibile l’accesso e dare una risposta concreta alla domanda di sicurezza in quel contesto della città».  E.Spa.

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