Cucciolo di istrice nato fuori stagione salvato al Rifugio Matildico: «Trovato con ancora il cordone ombelicale»
San Polo d’Enza: il piccolo, venuto alla luce in autunno a causa del clima sempre più mite, resterà al rifugio fino alla primavera, accudito ogni giorno dai volontari
San Polo d’Enza Un piccolo di istrice nato fuori stagione, recuperato ancora con il cordone ombelicale attaccato. È un’altra storia che arriva dal Rifugio Matildico di Caverzano di San Polo d’Enza, dove il cucciolo è stato accolto e in questi giorni viene allattato dai volontari. «Quando l’abbiamo trovato – racconta Ivano Chiapponi, responsabile del rifugio – aveva ancora il cordone ombelicale: era nato da pochissimo. È un evento raro, ma che negli ultimi anni sta diventando più frequente. Gli istrici, come molti altri animali selvatici, non partoriscono più solo in primavera: il clima mite e l’assenza di neve li portano a riprodursi anche in autunno». «Ci siamo resi conto, per la nostra esperienza, che questi animali sono più diffusi di un tempo – spiega Chiapponi – Proprio a causa del fatto che fa meno freddo».
Il piccolo istrice resterà al Rifugio Matildico per tutto l’inverno. Le volontarie lo allattano più volte al giorno, garantendogli calore, cure e protezione. «Liberarlo ora sarebbe troppo pericoloso – aggiunge Chiapponi –. I cuccioli nati fuori stagione non hanno ancora la forza per affrontare l’inverno. Con noi resterà al sicuro fino alla primavera, quando sarà pronto a tornare in natura». Ancora una volta il Rifugio Matildico si conferma un punto di riferimento per il recupero della fauna selvatica reggiana. Negli ultimi anni sono migliaia gli animali soccorsi, curati e poi liberati, dalle civette ai caprioli, dai tassi agli istrici. Storie spesso a lieto fine, rese possibili dalla dedizione dei volontari e dall’amore per la natura che cambia — ma che, con un aiuto umano, può sempre ritrovare il suo equilibrio. Cruciale anche la collaborazione dei cittadini. © RIPRODUZIONE RISERVATA
