Gazzetta di Reggio

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La Grissin Bon vuole riscrivere la storia

di Linda Pigozzi
La Grissin Bon vuole riscrivere la storia

Stasera gara 1 a Siena: i biancorossi chiamati all'impresa

20 maggio 2014
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REGGIO

L’errore più grande? Inchinarsi a una regina ormai decaduto che pure farà di tutto per essere incoronata per l’ultima volta, prima di perdersi nelle aule di tribunale e venir inghiottita dall’oblio sportivo.

L’errore più grande che la Grissin Bon possa compiere nell’affrontare i quarti play off (gara 1 alle ore 20.30 al palaEstra di Siena, diretta solo radiofonica su Radioerre 95 fm) contro la Montepaschi è proprio lasciarsi intimorire dal blasone, celebrato nella moltitudine di stendardi che pendono dall’alto dell’impianto di viale Sclavo.

I favori del pronostico, è evidente, sono tutti per i toscani di Marco Crespi ma non per questo i biancorossi devono partir timorosi in una gara che è da aggredire sin dal primo minuto e da continuare a mordere fino alla sirena. E quanto successo nella regular season vale come monito. Vincente al Bigi (67-59, il finale) all’andata, la Grissin Bon condusse per più di una ventina di minuti nella gara di ritorno nel tempio senese, prima di soccombere secondo un copione tristemente noto in trasferta.

Stasera (e pure giovedì in gara 2) bisognerà dimostrare di non essere più quella squadra mentalmente fragile lontano dalle mura amiche che s’è vista per tutta la stagione.

Inutile però sperare che il terremoto societario che ha scosso la Mens Sana Basket, il club italiano più vincente degli ultimi anni, possa far tremare anche solo per un istante i campioni d’Italia in carica. Siena giocherà per chiudere a proprio favore la serie con i reggiani il prima possibile e nel modo più eclatante possibile. Sono tre le cariche reggiane che l’allenatore Max Menetti dovrà far esplodere per abbattere le mura nemiche: Andrea Cinciarini, James White e Rimas Kaukenas. Perché, checché se ne sia detto, la Grissin Bon edizione 2013/2014 non è una coop dei canestri. Tutt’altro. Poi potrà anche uscire un altro hombre del partido (Silins? Bell? L’exploit di uno dei lunghi?), ma la logica dice che a spostare gli equilibri sarà uno (o più d’uno) dei tre eroi.

Anima vera del team, l’mvp della finale d’Eurochallenge Andrea Cinciarini potrà spostare l’ago della bilancia con l’indiscusso carisma, oltre che con i canestri cui ha abituato i supporter reggiani.

Contro un’avversaria fisica e atletica potrà pesare anche l’incontenibile esplosività di James White, anche se la chiave per scardinare la difesa di casa è destinato a essere Rimas Kaukenas. Tra gli artefici della gloria senese che fu, si spera che il fuoriclasse lituano veda rosso non appena entrerà nell’arena dove, nel corso degli anni passati, tanti avversari ha matato.

Come andrà lo dirà solo il campo. Di certo c’è che Giovanni Pini, alle prese con un problema a un metatarso, non sarà neppure in panchina. Dentro quindi Amedeo Della Valle che, lasciati alle spalle i problemi fisici, da sabato si sta allenando a pieno ritmo con la squadra.

Ce la farà, invece, Ariel Filloy che ha vissuto una vigilia tormentata a causa di una distorsione alla caviglia.

Dalle urne è uscita la terna arbitrale composta dal veterano Roberto Begnis, Alessandro Vicino e Gianluca Calbucci. Sulla quale, il tecnico Max Menetti - con un certo stile, va detto - ha preferito glissare.

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