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Alex Blanco è già carico «Reggiana squadra ideale»

Wainer Magnani
Alex Blanco è già carico «Reggiana squadra ideale»

Reggio Emilia: il trequartista pronto a mettersi a disposizione di Nesta

08 febbraio 2024
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Reggio Emilia Spigliato, assoluto padrone della lingua italiana, con le idee chiare e forse un futuro da allenatore. Così si è presentato Alex Blanco nella sua nuova avventura con la Reggiana. «Non ho avuto dubbi nel lasciare il Como per la Reggiana – rimarca -. Ne avevo parlato con Kabashi e Nardi che conoscevo da tempo e mi avevano decantato le qualità del club. Seguendo il campionato di serie C mi ha impressionato vedere uno stadio con quindicimila spettatori».

Quali sono le sue caratteristiche e dove pensa Nesta le possa utilizzare?

«Sono arrivato in Italia come un'ala mancina ma poi mi sono adattato alle esigenze dei vari allenatori, giocando come quinto di centrocampo e da trequartista. Penso sia questa la collocazione dove mi vuole mister Nesta e mi va bene».

Per convincerla a lasciare il Como le hanno ipotizzato una Reggiana da play off?

«Non mi è stato prospettato nessun obiettivo ma questa squadra mi piace. Sono qui da due giorni ma ho visto delle buone qualità individuali è una squadra che propone un calcio propositivo che apprezzo perché sono un giocatore che ama essere protagonista con la palla tra i piedi e giocare in verticale. È stata questa identità di gioco che mi ha convinto a scegliere la Reggiana anche se avevo altre possibilità. Sono certo di aver fatto la scelta migliore. Sarà facile inserirmi nell'organizzazione di gioco della Reggiana. Il mio intento è quello di aiutare i compagni, poi vedremo quale sarà l'obiettivo finale».

Si ritiene più centrocampista o attaccante?

«Amo puntare l'avversario per andare alla ricerca della conclusione o l'assist per i compagni. La velocità è la mia qualità migliore».

Perché ha scelto l'Italia a livello calcistico?

«Dopo aver giocato in serie A e serie B spagnola volevo cambiare stile di calcio e provare una nuova avventura. Il Como mi aveva prospettato un progetto che mi ha affascinato. Adesso la mia idea è quella di fare bene con la Reggiana. Sono molto carico e contento di essere a Reggio Emilia”. Ha un modello a cui si ispira? “Da piccolo mi piaceva David Silva e Iniesta, ammiro Teo Hernandez ma non cerco di voler imitare nessuno, preferisco essere me stesso”. E' convinto che la Reggiana possa raggiungere tranquillamente la salvezza ? “Sia dall'esterno, quando ero al Como e anche la prima impressione dall'interno è di una Reggiana che ha un grande potenziale. L'ha dimostrato in tante partite e con umiltà possiamo crescere. La lezione contro la Feralpisalò ci deve far riflettere. Anch'io ho sofferto per come è arrivato il pareggio ma vogliamo voltare pagina. Dipende tutto da noi ma sono convinto che abbiamo dei valori tecnici importanti».

Come vede la prossima sfida contro la Cremonese?

«È una squadra costruita per vincere il campionato, una delle migliori ma noi dobbiamo pensare solo a fare la nostra partita, soprattutto quando siamo in possesso di palla. Sono certo che possiamo uscire dallo Zini con delle soddisfazioni. Per questo dico che dobbiamo solo pensare a noi stessi e fare tesoro dell'ultima lezione ricevuta contro la Feralpisalò. So che ci saranno grandi aspettative e dobbiamo rimanere concentrati».

Il mister Nesta è popolare in Spagna?

«È stato una leggenda del calcio italiano, come lo è stato per noi Carles Puyol».

Com'è stato l'impatto con Nesta allenatore?

«Dimostra di avere personalità e un carattere forte. Queste qualità la squadra le sente e le avverte. Un allenatore così è quello che serve in serie B dove ci sono buoni giocatori e il livello si è molto alzato».

Si è diplomato o è ancora studente?

«A Valencia ho studiato fino all'università, poi ho raggiunto il primo e secondo livello da allenatore e ora sto studiando per il terzo step. Posso allenare fino al campionato Primavera, poi in futuro vedremo».

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