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Oggi la partita in trasferta

Carrarese-Reggiana, i granata devono invertire la rotta: ecco cosa aspettarsi

Wainer Magnani
Carrarese-Reggiana, i granata devono invertire la rotta: ecco cosa aspettarsi

A Carrara si sottolinea che non battono la Regìa da 24 anni, ma allo stesso modo i granata possono affermare che non vincono allo stadio dei Marmi da undici anni

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Reggio Emilia La Reggiana riparte dalla trasferta di Carrara (fischio d’inizio alle ore 15) con una classifica rassicurante, con molte certezze in più, come il recupero di quasi tutti gli effettivi, ma anche con la consapevolezza che lontano dal Mapei deve migliorare: quattro punti in sei partite sono troppo pochi. A prescindere dai punti persi immeritatamente (Avellino) o dalle buone prestazioni (Palermo) oggi a Carrara occorre voltare pagina e iniziare un altro percorso in trasferta. La sfida contro la Carrarese non è delle più semplici per farlo. In primis, la squadra toscana è un’avversaria che ha mantenuto le caratteristiche di compattezza e aggressività dello scorso anno, aumentando il tasso tecnico individuale. Si gioca su un terreno di gioco sintetico, quindi inusuale e insidioso per i granata e, ultimo ma non meno importante, lo stadio dei Marmi negli ultimi tre confronti ha regalato solo amarezze ai granata, anche se in tutti e tre i casi hanno raccolto un punto. Basti ricordare il gol del pari di D’Ambrosio al 96’nella partita del 14 ottobre 2022, quando in quel periodo il recupero era al massimo di tre minuti, vale a dire 30 secondi per ogni sostituzione.

Stesso discorso per lo scialbo nulla di fatto dello scorso anno in una delle più brutte partite dei granata. A Carrara si sottolinea che non battono la Reggiana da 24 anni ed è vero, ma allo stesso modo i granata possono affermare che non vincono allo stadio dei Marmi da undici anni. Per trovare un successo della Reggiana occorre andare a ritroso fino al 30 novembre 2014, per il 3 a 1 finale con doppietta di Ruopolo e gol di Bruccini. L’ultima annotazione ma vale per entrambe le rivali: dopo una sosta è sempre complicato trovare subito il ritmo partita e riuscire a sviluppare le solite trame di gioco. Non è come schiacciare l’interruttore della luce, a volte dopo la sosta scaturiscono partite strane. In casa granata c’è la piena consapevolezza che quella odierna è una sfida che va affrontata col massimo ardore ma anche con la giusta intelligenza tattica. Si potrebbe dire che è una prova di maturità, non fosse che in squadra ci sono tanti ragazzi giovani che potrebbero anche peccare di inesperienza. Spetterà ai vari Magnani, Papetti, Libutti, Portanova e Girma indicare la strada e la gestione della partita. Come la Reggiana, la Carrarese ama giocare di ripartenza, sfruttare gli spazi e le fasce laterali. Sarà quindi una sfida prima di tutto sotto il profilo agonistico e poi tattico. La Reggiana non avrà i tifosi al seguito, causa divieto in seguito agli scontri in tangenziale in città nel post gara con Avellino, e poiché sarà una costante nelle prossime cinque trasferte occorrerà trasformare questo elemento negativo in una maggiore motivazione da parte della squadra. Come detto, la sosta ha consentito al tecnico Davide Dionigi di recuperare tutti gli infortunati anche se per alcuni sarà necessario un rientro graduale come per Sampirisi, che manca da tanti mesi, o per il capitano Rozzio. Il centrocampista Reinhart sarà convocato e resterà a disposizione dello staff ma difficilmente partirà dall’inizio. Le alternative non mancano, soprattutto sul fronte offensivo e questo è un elemento importante contro una Carrarese che ha segnato gli stessi gol dei granata (18) e ne ha subiti solo due in meno (16 contro 18). Per quanto riguarda la formazione, oltre a Reinhart che potrebbe entrare a partita in corso, gli unici dubbi riguardano la scelta tra Bonetti e Quaranta per il ruolo di braccetto di sinistra e tra Marras che è leggermente acciaccato e Rover come esterno destro.l © RIPRODUZIONE RISERVATA