Gazzetta di Reggio

Scuola e polemiche

I test Invalsi diventano un requisito per l’ammissione alla maturità


	Docenti alle prese con centinaia di test Invalsi da correggere 
Docenti alle prese con centinaia di test Invalsi da correggere 

Il presidente dell’istituto Roberto Ricci: «Una decisione meramente tecnica che non coinvolge il ministero». Protestano gli studenti

29 novembre 2022
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ROMA. - Per la prima volta le prove Invalsi saranno requisito di ammissione per lo svolgimento degli esami di maturità. In una lettera inviata nelle settimane scorse alle scuole dal presidente dell'Istituto, Roberto Ricci, per l'avvio delle rilevazioni dei test, si legge infatti: "Lo svolgimento delle prove Invalsi 2023 costituisce requisito di ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo d'istruzione e requisito di ammissione all'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo".

In realtà che i test siano un requisito di ammissione agli esami di Stato lo ha stabilito un decreto legislativo, il n. 62 del 2017, che però alla maturità non è mai stato applicato avendo subito le sospensioni legate all'emergenza pandemica. Negli ultimi tre anni, infatti, le prove Invalsi e l'alternanza scuola lavoro non sono state requisito d'accesso alla maturità.

Non a caso il presidente di Invalsi, Ricci in una nota precisa in serata "la natura meramente tecnica" della sua comunicazione alle scuole "che non coinvolge in alcun modo le decisioni di competenza del ministero dell'Istruzione e del Merito". Nei fatti la novità manifesta il ruolo crescente assunto da questi test nella scuola. Basti pensare che solo dal 2015 gli studenti di quinta superiore affrontano le prove Invalsi, che fino al 2014 venivano svolte solo dalle classi seconde e quinte elementari, dai ragazzi di terza media e da quelli di seconda superiore. Ora, con l'entrata in vigore del decreto legislativo del 2017, diventano addirittura uno dei requisiti necessari per l'ammissione all'esame di maturità del 2023. La notizia fa infuriare gli studenti, contrari da tempo anche all'alternanza scuola lavoro. "Nonostante le numerose proteste dello scorso anno, per un esame di stato meno nozionistico, frontale e performativo - dice Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell'unione degli studenti - il ministro continua sulla strada della disintermediazione con gli studenti, riportando l'obbligatorietà delle prove Invalsi per l'accesso all'esame. Inoltre convoca il Forum delle Associazioni Studentesche più rappresentative (Fast) dopo aver già deciso che le modalità della maturità e l'obbligatorietà delle prove invalsi. Non vogliamo solo essere ascoltati, rivendichiamo una scuola pensata dagli studenti per gli studenti: la nostra proposta è chiara e sviluppata su 5 pilastri secondo il manifesto nazionale della scuola elaborato agli Stati Generali della scuola di febbraio". In terza media le prove Invalsi si svolgeranno nel mese di aprile; all'ultimo anno delle superiori si faranno in marzo, le date esatte verranno stabilite da Invalsi entro il 10 gennaio. Le materie sono per tutti Italiano, Matematica e Inglese. (ANSA). VR