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Bollette, più 690 euro. Gli amministratori di condominio: «Riducete i consumi»

Luciano Salsi
Bollette, più 690 euro. Gli amministratori di condominio: «Riducete i consumi»

L’appello dell’associazione Anaci che ieri mattina a Reggio Emilia ha organizzato un convegno dedicato al tema dei rincari in bolletta.

30 settembre 2022
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Reggio Emilia Con il prezzo del gas alle stelle sarà un inverno freddo per chi vorrà abbassare il riscaldamento e forse ancor più per chi, non potendo pagare bollette più che raddoppiate, rischierà di vedersi chiudere il contatore. Il problema si pone per le utenze individuali e ancor più per i condomìni, dove l’ordinaria litigiosità sembra destinata a risentirne pesantemente. Perciò gli amministratori invitano i condòmini a collaborare, rendendosi conto che è necessario ridurre i consumi diminuendo i gradi del termostato e le ore di accensione dell’impianto termico.

Se n’è parlato ieri mattina alla Camera di Commercio nel convegno organizzato da Anaci, l’associazione degli amministratori condominiali, sul tema "Il controllo e la gestione dei consumi dei fabbricati". Erano presenti anche rappresentanti di Iren, delle ditte di manutenzione, del Comune e di Acer, che gestisce l’edilizia residenziale pubblica.I partecipanti hanno stabilito di dare vita ad un tavolo di lavoro tecnico con incontri periodici. Peraltro è vano sperare in un miracolo.

«Che le tariffe energetiche a breve non caleranno - chiarisce Roberto Cucchi, presidente provinciale di Anaci - è ormai noto. Quindi dal punto di vista del costo della caloria o del metro cubo non ci sono interventi possibili, se non rimedi che potranno essere adottati dal Governo».A suo parere gli amministratori dovranno concordare una proposta comune di diminuzione delle ore di accensione degli impianti centralizzati, che in città sono principalmente collegati al teleriscaldamento, ma in ogni caso funzionano con il metano. Diversamente l’aumento vertiginoso delle spese impedirà ai condòmini meno abbienti di pagare le proprie quote, che in base al principio della responsabilità solidale devono essere corrisposte dagli altri.

Non manca chi chiede di staccarsi dall’impianto centralizzato per arrangiarsi con stufe a legna o bombole di Gpl. «È un tema da affrontare - ha detto Marco Gorzegno, responsabile vendita del teleriscaldamento per Iren mercato - perché potrebbe essere una via di fuga, peraltro non risolutiva». Marco Corradi, presidente provinciale Acer, ha sottolineato i rischi connessi con questi sistemi di riscaldamento "fai da te". «La povertà in aumento - ha spiegato - comporta anche una povertà energetica e un pericolo per la salute delle persone. Sono da attuare la lettura mensile dei contatori, la rateizzazione dei pagamenti dilazionata in un lungo periodo, l’attenta valutazione dei distacchi per le morosità incolpevoli. Acer distribuirà un manuale di istruzioni alle famiglie. Si deve puntare sulla produzione di energie rinnovabili».Una proposta specifica l’ha avanzata Fabrizio Lodi, responsabile della gestione impianti di Emilia Iren Energia: «La direzione da seguire è il documento governativo della transizione ecologica, benché non ancora approvato. Si dovrebbe diminuire la temperatura degli ambienti domestici da 20 a 19 gradi, con una tolleranza di due gradi in più, quella delle caldaie di tre o quattro. Consiglio di spegnere di notte la pompa di ricircolo dell’acqua sanitaria, di ridurre le ore di funzionamento e di verificare periodicamente i consumi. Iren si impegna a fornirne le letture periodiche».

«La situazione - ha ammesso Daniele Marchi, assessore comunale a Bilancio e Welfare - è molto difficile e unica rispetto al passato. Va gestita cercando di attuare una collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti. Il Comune si rende disponibile a presenziare ai futuri incontri o tavoli tecnici per dare il proprio contributo».Gianluca Bonini, amministratore unico di Ecoservim srl, ha ricordato la necessità dell’efficientamento energetico degli edifici, benché per ora non si possa che gestire l’esistente. Intanto Arera, l’autorità che regola le tariffe a maggiore tutela, ha rimandato l’aumento del prezzo del gas, che da ottobre sarà aggiornato alla fine di ogni mese. Ha invece annunciato per il quarto trimestre del 2022 un rincaro del 59% delle bollette dell’elettricità. La famiglia tipo arriverà così a spendere in tutto l’anno 1.322 euro rispetto ai 632 del 2021.