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Stop al reddito di cittadinanza. Vecchi: «Si toglie ai poveri per dare ai ricchi»

Gabriele Farina
Stop al reddito di cittadinanza. Vecchi: «Si toglie ai poveri per dare ai ricchi»

Il sindaco di Reggio Emilia e delegato nazionale dell’Anci, va all'attacco: «La misura è sicuramente da migliorare e sono da stroncare le forme di abuso, ma non va smantellata»

23 novembre 2022
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Reggio Emilia «Il governo Meloni recupera risorse andando addosso ai poveri».

Il sindaco Luca Vecchi va all’attacco. Il primo cittadino di Reggio Emilia critica lo stop annunciato dal premier Giorgia Meloni sul reddito di cittadinanza.

«La misura è da migliorare, non da smantellare», giudica Vecchi con una sottolineatura: la posizione espressa travalica i confini della città del Tricolore e abbraccia un panorama nazionale.

«Reggio Emilia ha un tasso di disoccupazione intorno al quattro per cento, attrae investimenti stranieri e crea occupazione – sottolinea Vecchi –, ma non va così dappertutto. L’Italia ha bisogno di politiche sociali».

La critica mossa dal sindaco è pronunciata anche in veste di delegato nazionale al Welfare dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), di cui è anche presidente regionale.

«In Italia ci sono territori in cui la disoccupazione è al quaranta per cento – sottolinea Vecchi – ed è dunque un errore se l’Italia distrugge l’impianto del reddito di cittadinanza. Un conto è lavorare per migliorarlo, cercando di stroncare forme di abuso della misura, come chi percepisce il reddito di cittadinanza e lavora in nero. Un altro conto è fare come il premier e dire che bisogna toglierlo a chi è in grado di lavorare».

Perché? «Ci sono parti del Paese in cui il lavoro non c’è – prosegue Vecchi –. Anche a Reggio Emilia le aziende faticano a trovare persone che lavorano». Il delegato Anci muove dunque una sottolineatura sul metodo.

«Seguo il reddito di cittadinanza da quando il ministro del Lavoro era Luigi Di Maio – ripercorre Vecchi – insieme con il presidente Anci e sindaco di Bari Antonio Dicaro. L’Anci è stata sempre consultata anche quando il ministro era Andrea Orlando e ha sempre espresso il proprio punto di vista unitariamente sul reddito di cittadinanza. Non si sono mai trovate espressioni di dissenso, nemmeno tra le forze di centrodestra. Abbiamo sempre fatto proposte migliorative. Oggi il contesto in Italia è abbastanza surreale».

In che senso? «In un contesto così complicato una delle principali preoccupazioni del governo è andare a togliere le risorse ai poveri – specifica Vecchi – e non investire sulle condizioni di ripresa del Paese». Condizioni su cui il sindaco di Reggio Emilia dà qualche suggerimento.

«Va fatto un grosso investimento sul contrasto alla povertà e anche alla precarietà del lavoro – spiega Vecchi –. C’è anche chi lavora con stipendi da fame e con condizioni inaccettabili. Il governo vuol fare qualcosa di utile? Al posto di alzare la soglia del contante, adotti le misure adeguate».

Misure su cui Vecchi continua a dare consigli. «Il governo deve investire sulle infrastrutture, sostenere le imprese e creare le condizioni di sviluppo economico per il Paese», la ricetta del delegato nazionale Anci.

Esiste un punto di contatto tra Vecchi e Meloni: «Le opportunità di lavoro vanno sfruttate – conclude il sindaco – e il lavoro in nero va sanzionato pesantemente».