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I volontari ripuliscono il Parco del Popolo: «Un’invasione di bottiglie di birra e tappi»

Elisa Pederzoli
I volontari ripuliscono il Parco del Popolo: «Un’invasione di bottiglie di birra e tappi»

Alla denuncia dei residenti contro il degrado la risposta di “Ripuliamoci” con Stefano Ferrari

28 novembre 2022
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Reggio Emilia Al grido di allarme lanciato dai cittadini del gruppo “Dalla parte dei giardini pubblici” e contro il degrado, lanciato dalle pagine della Gazzetta di Reggio nei giorni scorsi, almeno una risposta è arrivata ed è quella del gruppo di volontari di “ReggioEmiliaRipuliamoci”, guidati da Stefano Ferrari.

La loro meritoria opera di pulizia – da tempo si prendono cura di quartieri e strade di grande scorrimento, tra Reggio Emilia e la provincia – ieri mattina ha fatto tappa proprio ai giardini pubblici. Qui, una squadra di una ventina di persone non si è fatta scoraggiare dai primi freddi del mattino e, armata di pinze, guanti e sacchi, si è subito messa al lavoro.

«La prima cosa che mi viene da dire è che l’ordinanza anti alcol in vigore non serve a niente: abbiamo trovato decine e decine di bottiglie di birra buttate tra le siepi e nel prato – racconta –. E purtroppo, anche un’invasione di tappi di birra che ormai sono conficcati nel terreno. Anche rimuoverli richiede un certo lavoro: credo che dovremo intervenire in un secondo tempo con una zappa o qualcosa che ci aiuti. Forse sarebbe più utile un vuoto a rendere da 50 centesimi, probabilmente non troveremmo più bottiglie in giro».

È l’altra faccia dei bivacchi che ormai da prima dell’estate stazionano stabilmente al margine dei giardini, dalla parte di via Nobili.

Ieri i volontari si sono dedicati ai giardini pubblici, dove non solo le siepi sono diventano discariche di rifiuti di ogni genere, ma anche la tomba dei Concordi – monumento funerario di epoca romana – e i prati.

«Siamo partiti dal chiosco di Brunella e verso i bagni pubblici, chiusi da tempo: l’urinatoio purtroppo si è spostato lungo la siepe adiacente al bagno – racconta Stefano Ferrari –. Anche la zona adiacente alla circonvallazione è oggetto di lanci di bottiglie e lattine probabilmente dalla strada. Ormai abbiamo capito che le siepi sono diventate un posto dove nascondere i rifiuti. Abbiamo trovato anche due bottigliette piene di... pipì».

Perché tutto questo? «Devo far notare che i cestini ci sono e che ce ne sono anche tanti – commenta ancora Ferrari –. È un problema di maleducazione, sicuramente, perché i cestini ci sono e non vengono utilizzati. Questione di menefreghismo, forme di protesta, ce le metto tutte: certo è che non vedo nessuno che monitora questa situazione. Sono qui dalle 8 e da subito ho visto gente che beve birra: vuol dire che l’ordinanza non viene rispettata. I controlli sono il primo deterrente. E multare anche un cittadino che butta un mozzicone in terra sarebbe utile».

La pulizia ha interessato anche il vicino parcheggio dell’ex caserma Zucchi.