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Il questore detta l’agenda 2023: «La priorità è la zona stazione»

Ambra Prati
Il questore detta l’agenda 2023: «La priorità è la zona stazione»

L'annuncio: «Controlli a tappeto casa per casa per scovare l’illegalità»

30 dicembre 2022
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Reggio Emilia «La bonifica delle ex Reggiane e di piazzale Europa è conclusa. Ora la priorità, oltre al quadrilatero e al prosieguo del contrasto della devianza giovanile, si chiama stazione ferroviaria storica: tutte le risorse della polizia di Stato e delle altre forze dell’ordine si concentreranno su piazzale Marconi e dintorni, comprese le verifiche sugli alloggi dove proliferano le situazioni di illegalità». Nello stilare il bilancio dell’anno, il questore Giuseppe Ferrari ha dettato le linee d’azione del 2023.

«Dopo lo storico sgombero delle ex Reggiane nel settembre 2021, nei primi di mesi del 2022 abbiamo vigilato sull’area sigillata e su piazzale Europa, per essere sicuri che non si ripetessero le occupazioni e i crimini», ha spiegato il questore. La fase di attenzione può considerarsi terminata, ma i senzatetto adesso si sono spostati dall’altra parte dei binari.

«Continuano ad arrivarci parecchie segnalazioni da parte dei residenti sugli alloggi: affitti in nero, subaffitti, sovraffollamento, occupazioni».

L’argomento è stato affrontato nell’ultimo Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, guidato dal prefetto. «È stata decisa un’ulteriore strategia. Da un lato (insieme a polizia locale, Ausl, carabinieri e guardia di finanza) saranno potenziati i controlli e verificati uno a uno gli appartamenti: abbiamo già iniziato in dicembre. Dall’altro lato esortiamo gli esercenti a installare sistemi di difesa passiva, mentre le Ferrovie dello Stato hanno provveduto a chiudere i locali pubblici e a potenziare la videosorveglianza».

Il problema della stazione, ha ammesso il questore, «è lontano dall’essere risolto», ma secondo Ferrari «i numeri dei delitti sull’altra partita aperta, quella del quadrilatero, mostrano un calo dei reati più sentiti dalla popolazione: nel quadrilatero sono stati denunciati 21 reati nel 2022, contro i 55 dell’anno precedente».

«Criminalità economica»

«Un anno impegnativo»: così Ferrari ha definito il 2022, l’annata della ripartenza e della ripresa dei reati, «che però non sono tornati a livelli pre-Covid».

I numeri fotografano 193 arresti, 1.263 denunciati, 67.049 persone controllate e 26.222 veicoli fermati.

La Squadra Mobile, cuore pulsante delle indagini, ha eseguito 37 misure detentive, 21 misure non detentive, 12 ordini di carcerazione, 26 arresti in flagranza di reato e 4 fermi di polizia giudiziaria. Sul fronte del contrasto al traffico di stupefacenti sono stati sequestrati 3,84 chili di eroina, 44,61 chili di cocaina, 122,2 chili di marijuana e 21,709 chili di hascisc. Non sono mancate le operazioni antiriciclaggio eseguite su mandato della Dda. «La Mobile è stata in prima fila sul fronte criminalità organizzata, autoriciclaggio e droga – ha commentato Ferrari – Il lavoro degli uomini del dirigente Guglielmo Battisti ha consentito di colpire gli interessi economici delle attività criminali, come dimostrano i consistenti sequestri di somme di denaro (426mila euro), tre auto, cinque chili di oro e orologi».

Squadra Volante

Sono state 75.952 le richieste di intervento pervenute alla centrale operativa del 113 di Reggio, con le Volanti che hanno identificato 25.350 persone, controllato 8.250 veicoli, eseguito 77 arresti e 585 denunce. «Le Volanti si occupano di pronto intervento: il fatto che il reparto abbia operato ben 77 arresti dimostra che siamo pronti e presenti sul territorio».

Codice rosso in crescita

Sono stati 142 i Codici rossi, cioè i casi di violenza di genere (ai danni di donne, minori o fasce deboli) che, come prescrive l’omonima normativa, devono essere trattati con urgenza entro tre giorni. «Su 365 giorni 142 casi significa che un giorno sì e uno no è arrivato un fascicolo di violenza: sono numeri serrati, che comportano un grosso impegno», ha chiosato il questore. Di conseguenza si è registrato un intensificarsi «delle misure di prevenzione e delle sorveglianze speciali sugli uomini maltrattanti»: sono stati 31 gli ammonimenti del questore per violenza domestica a carico di partner o ex partner e 6 le sorveglianze speciali.

La più generale graduatoria dei reati contro la persona conta 36 casi di lesioni e percosse, 27 atti persecutori, 64 maltrattamenti (di cui 9 su minori), una sottrazione di minore, ben 29 violenze sessuali (in 7 casi le vittime erano minori).

Baby gang: giù la cresta

La devianza giovanile è un altro tema che sta a cuore al questore. «È stata data una dura risposta repressiva ai gravi episodi riconducibili ai due gruppi di Casa Base e della Canalina – ha spiegato Ferrari – Questo, insieme all’attività preventiva, ha consentito di vedere dei segnali positivi, perlomeno nell’atteggiamento: il livello della sfrontatezza delle baby gang si è abbassato. Occorre continuare».

La microcriminalità giovanile resta però un fenomeno in crescita: nel corso dell’anno sono stati sottoposti a misure di limitazione della libertà personale dieci ragazzi di età inferiore ai 18 anni che si sono macchiati di rapine, incendi dolosi, furti e minacce. Nei confronti di minori sono stati emessi due Dacur (divieto di accesso alle aeree urbane) e 7 Daspo Willy (divieto di accesso nei locali).

Ordine pubblico e sport

Parecchia carne al fuoco sul fronte ordine pubblico. La questura ha organizzato la sicurezza di eventi come il 7 gennaio (anniversario del Tricolore), il concertone di Ligabue (4 giugno), il concerto al femminile “Una, nessuna e centomila” (11 giugno) e l’inaugurazione dell’anno accademico di Unimore da parte del presidente Sergio Mattarella (1 dicembre).

Il campionato di calcio di Serie A del Sassuolo ha comportato 23 servizi allo stadio, altrettanti servizi (22) per il campionato di serie B della Reggiana, 6 per il basket al PalaBigi. Tra i frequentatori turbolenti degli eventi sportivi è stato emesso un Daspo sportivo (divieto di recarsi allo stadio) nei confronti di un minore che ha preso parte ai disordini al termine della partita di calcio Reggiana-Pistoiese.

Sicurezza cibernetica

Tra le varie specialità della polizia di Stato, citiamo quella che nel corso dell’anno ha cambiato nome (da polizia postale a Sezione operativa per la sicurezza cibernetica) e ha visto raddoppiare la mole di lavoro: 8 denunciati per diffamazione via web, due denunciati per stalking, 5 per revenge porn, 8 denunciati per adescamento di minore, 14 truffe online, 69 frodi informatiche e 130 attacchi informatici.