Gazzetta di Reggio

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Scuola 2030

Il Parco del Crostolo si trasforma con gli studenti dell’istituto Secchi

Senda El Jeddi*
Il Parco del Crostolo si trasforma con gli studenti dell’istituto Secchi

Il professor Passini: «Vogliamo che sia godibile per i cittadini»

18 aprile 2024
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Reggio Emilia Nel cuore della nostra città, attraversata da un fiume speciale che ne segna la storia, c’è un parco. Il Crostolo nasce a Casina sull’Appennino emiliano e scorre nel territorio della regione Emilia Romagna fino a raggiungere Reggio Emilia. In epoca romana, il torrente venne utilizzato come fonte di approvvigionamento idrica per la città e, nel corso dei secoli, ha subito molteplici cambiamenti dovuti sia a fattori di carattere naturale che a fattori di carattere artificiale. Nel giugno del 1973, Reggio Emilia fu sconvolta da un tragico evento calamitoso che evidenziò la necessità di una migliore tutela del fiume e delle sue sponde. Nella notte tra l’8 e il 9, a causa di una pioggia eccezionale, le acque del Crostolo scorsero lungo via Monte Cisa, che a quel tempo non era protetta dal ponte su cui sorgeva il Parco delle Caprette, e la violenza dell’acqua fu devastante: due persone morirono, le auto sono furono travolte e molte abitazioni distrutte. La ragione principale di tutto questo è stata l'incuria dell’alveo del Crostolo, dove detriti e tronchi ostacolavano il corretto deflusso delle acque e la mancanza di protezione delle abitazioni lungo l’alveo. Un tragico evento ci fa capire l'importanza di proteggere il torrente e di conseguenza la città ed i suoi abitanti.

IL PROGETTO

Il progetto per il Parco Crostolo in corso di realizzazione non solo servirà come spazio verde e ricreativo per la comunità, ma ci fornirà anche la protezione necessaria. Così i cittadini godranno della loro passeggiata e conosceranno la storia del fiume che vive con noi. Grazie al Laboratorio di Progettazione dell’istituto “Angelo Secchi”, gli studenti hanno la possibilità di progettare, ripensare, sistemare, dare nuova vita o più semplicemente abbellire o dotare di nuovi servizi alcune delle aree lungo il torrente Crostolo. Il progetto del Parco Crostolo si propone di trasformare le sponde del fiume in nuove aree gioco, spazi per la socializzazione e zone relax, ma anche di migliorare i percorsi pedonali lungo il corso del fiume. Inoltre, l’idea è quella di realizzare aree picnic, zone per la pratica dello sport all'aria aperta e punti per osservare il paesaggio, quindi per offrire ai visitatori molteplici attività ricreative.

Per poter conoscere e realizzare il tutto, gli studenti del Secchi si sono confrontati con il loro professore Giuliano Passini, che è architetto, il quale ha spiegato innanzitutto il significato profondo di questo fiume per i cittadini e il suo importante ruolo nel progetto del parco.

«Il Crostolo è molto più di un corso d'acqua per i cittadini di Reggio Emilia», afferma Passini, evidenziando che il fiume ha avuto un impatto cruciale nello sviluppo storico e culturale della nostra città. «Il Crostolo è stato il primo nucleo abitativo che ha dato vita a Reggio Emilia, poiché il suo corso attraversava la via Emilia secondo il senso di percorrenza già utilizzato dai Romani». Nel corso dei secoli, il fiume Crostolo ha influenzato lo sviluppo storico e culturale della città, «ma il continuo movimento del suo letto ha causato grossi problemi alle abitazione circostanti» spiega. «Recentemente è stato spostato nella zona del Parco delle Caprette per risolvere questi problemi, ma richiede altre soluzioni innovative». Il fiume è un luogo dove la natura esprime la sua bellezza. «Il Crostolo è il protagonista principale poiché lungo il suo percorso si crea sempre una zona verde nata in funzione del microclima che l’acqua crea nel suo scorrere», afferma il professore. Questo legame con la natura è il centro del progetto del parco, che mira a valorizzare l’ambiente circostante e a offrire uno spazio per la comunità. Il professore Passini condivide le sue speranze e aspettative per il progetto del parco.

OBIETTIVI

«Vogliamo, noi professori e studenti, dare una struttura a questa zona verde in modo che il fiume mantenga il suo aspetto naturale e originale, ma allo stesso tempo migliorare l’ambiente circostante», afferma. «L'obiettivo è quello di creare un parco dove i cittadini possano godere di momenti di relax, svago e socializzazione, che già esisteva ma purtroppo non è mai stato strutturato o progettato per la ristorazione e non si è neppure investito tanto per poter creare una struttura omogenea all'interno del parco». Il professore sottolinea che il fiume Crostolo è parte integrante del territorio, quindi anche della nostra scuola, e che coinvolgere gli studenti nella progettazione e realizzazione del Parco è un modo per fare entrare i ragazzi in contatto con l’ambiente e la natura, anche in considerazione del fatto che il Secchi si occupa di costruzione ma anche di ambiente e territorio. «Vogliamo stimolarvi a livello di creatività e fare delle proposte che possano essere apprezzate dai cittadini e dal Comune», conclude Passini.

Con questo progetto gli studenti del Secchi stanno cercando di dare una struttura a questa zona verde, facendo in modo, da un lato, che il fiume mantenga il suo aspetto naturale e originale, e, dall’altro, migliorando l'ambiente circostante creando nuove strutture sempre più sostenibili. Il progetto del Parco Crostolo è una testimonianza del potere della collaborazione e della passione per il miglioramento della nostra città. «Noi studenti siamo entusiasti di essere parte di questo processo di cambiamento positivo e invitiamo tutti i cittadini a unirsi a noi nel dare nuova vita al cuore della nostra comunità» dicono i ragazzi. «Con il progetto del Parco Crostolo, stiamo ponendo le basi per un futuro più sostenibile e inclusivo per tutti. Speriamo infine di riuscire a coinvolgere più persone che possano aiutarci a migliorare il nostro ambiente.l

*Studentessa dell’istituto Secchi