Gazzetta di Reggio

Reggio

Scandiano

Furti di rame al cimitero: ladro incastrato dalla targa dell’auto

Furti di rame al cimitero: ladro incastrato dalla targa dell’auto

Denunciato un 55enne: è accusato dei colpi al cimitero di Pratissolo e alla Boiardo Maer

2 MINUTI DI LETTURA





Scandiano È stata l’auto, che per altro non avrebbe potuto usare perché sottoposta a sequestro amministrativo, a incastrare un 55enne di Reggio Emilia. Sarebbe lui, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri della tenenza locale, l’autore di almeno due furti di rame avvenuti a Pratissolo a distanza di qualche giorno l’uno dall’altro: uno al cimitero della frazione e l’altro ai danni dell’associazione sportiva dilettantistica “Boiardo Maer”. L’auto impiegata per allontanarsi dai luoghi dei furti sarebbe stata notata da alcuni testimoni in entrambe le occasioni: stesso modello e stesso colore.

La descrizione data ai carabinieri durante le due distinte denunce, presentate a distanza di un paio di giorni l’una dall’altra, prima da una cittadina e poi dal responsabile dell’associazione sportiva, è servita ai militari per cogliere il denominatore comune ai due episodi. Lo spunto determinante per le indagini. In particolare, durante il secondo episodio, un testimone è riuscito ad annotare la targa dell’auto e a riconoscere chiaramente il volto del presunto responsabile, poi riconosciuto anche in sede di confronto fotografico. L’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza comunali (varchi Ocr) ha dato poi concretezza alle ipotesi. Dagli accertamenti è emerso come la macchina in questione fosse sottoposto a sequestro amministrativo dallo scorso gennaio; per la precisione dal giorno 28 di quel mese, quando l’uomo a bordo di quell’auto era finito fuori strada proprio nei pressi del cimitero Pratissolo. Gli stessi carabinieri, intervenuti a seguito dell’incidente, avevano scoperto che la macchina era priva di copertura assicurativa. Di qui il fermo amministrativo con l’apposizione dei sigilli all’auto. Sempre durante le indagini a seguito dei furti è stato appurato che il 55enne era l’unico utilizzatore della macchina. Tutti questi elementi raccolti durante le indagini hanno concorso quindi alla formulazione delle accuse contro di lui. Il 55enne deve rispondere di furto aggravato e violazione di sigilli. Entrambi gli episodi di cui è accusato sono avvenuti a marzo. Il primo a venire denunciato, da una 67enne, è stato il furto di rame da una cappella gentilizia di famiglia nel cimitero della frazione. A sparire era stata quasi tutta la copertura in rame dal tetto. Due giorni dopo, un analogo episodio era stato denunciato dal presidente della “Boiardo Maer”, situata a poca distanza dal cimitero. Le indagini dei carabinieri ora proseguono per verificare anche eventuali collegamenti con altri furti analoghi. l © RIPRODUZIONE RISERVATA