Gazzetta di Reggio

San Polo d’Enza Nelle ultime settimane il Rifugio Matildico di San Polo d’Enza ha registrato un vero e proprio boom di arrivi di piccoli di cinciallegra. Circa cinquanta uccellini, provenienti da tutta la provincia, sono stati portati al centro di recupero fauna selvatica dopo essere stati trovati in difficoltà. In molti casi i nidi sono rimasti danneggiati, oppure quando vengono costruiti ad esempio nelle cassette della posta confliggono con le attività umane. Ora questi uccellini rimasti senza nido sono al sicuro e vengono accuditi dai volontari del rifugio. A illustrare la straordinaria situazione è Ivano Chiapponi, fondatore e responsabile del Rifugio Matildico, che con il suo team di volontari si è trovato di fronte a decine di beccucci spalancati da sfamare. I pulcini vengono alimentati manualmente più volte al giorno, con un impegno costante che richiede grande pazienza e amore. «È un lavoro impegnativo, ma la soddisfazione di vederli crescere ripaga di ogni sforzo» spiega. Grazie a queste cure attente e continue, la risposta dei piccoli alle cure è molto positiva: quasi tutti stanno sopravvivendo e crescono vigorosi di giorno in giorno. Si tratta di un risultato incoraggiante che riempie di orgoglio tutto lo staff. Non appena ogni cinciallegra avrà sviluppato le piume e la forza necessarie per volare in autonomia, sarà restituita alla libertà, tornando a popolare i cieli e i boschi del territorio reggiano. L’obiettivo finale – sottolineano i volontari – è sempre quello di reinserire gli animali salvati nel loro ambiente naturale, una volta che sono abbastanza forti e in salute per cavarsela da soli. In caso di ritrovamenti la raccomandazione è di non improvvisare interventi fai-da-te, ma di contattare subito il Rifugio Matildico per consigli. © RIPRODUZIONE RISERVATA