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Asino finisce nel fango: salvato dai vigili del fuoco

Ambra Prati
Asino finisce nel fango: salvato dai vigili del fuoco

L’animale è illeso, l’intervento è stato effettuato in via Tre Croci

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Scandiano Un asino da compagnia è finito nelle sabbie mobili ed è stato salvato dai vigili del fuoco di Reggio. Un recupero davvero inconsueto, quello compiuto ieri mattina.

Il fatto

Erano all’incirca le 9.30 e l’asino - definito "da compagnia" nel senso che il proprietario, un commerciante di Scandiano, non lo utilizza per la soma - è stato lasciato libero in un tratto di bosco vicino a via delle Tre Croci, nella frazione di San Ruffino. Il padrone passeggiava a poca distanza e, quando ha sentito il raglio dell’animale, è accorso, trovandolo sprofondato in un punto fangoso trasformatosi in sabbie mobili. Il proprietario ha cercato di liberare l’asino da solo, ma per quanto si sforzasse l’impresa si è rivelata impossibile: l’animale pesava troppo per una sola persona e più si dimenava più sprofondava nel fango. Difatti, come si è scoperto in seguito, in quel punto di recente sono stati eseguiti dei lavori: qualcuno ha scavato una profonda buca, poi chiusa con della sabbia. Ma con la persistente pioggia del fine settimana la sabbia si è impregnata d’acqua e ha provocato l’effetto sabbie mobili. Il terreno era talmente insidioso che il povero asino è affondato sempre più in profondità, tanto che è rimasto visibile a malapena il dorso e il muso.

Il recupero

Dopo l’allarme lanciato dal proprietario, sul posto sono arrivate due squadre dei vigili del fuoco dal comando di Reggio; il secondo veicolo è stato fatto arrivare per l’attrezzatura necessaria. Erano le 10 quando è iniziato il paziente lavoro di scavo: armati di pala, gli uomini di via della Canalina hanno dovuto rimuovere il terriccio tutto intorno all’animale. Un’operazione lunga e faticosa, durata quasi due ore ed eseguita da sei pompieri. Quando il perimetro intorno all’asino è stato rimosso i vigili del fuoco, che hanno dovuto adottare l’accortezza di usare delle travi di legno per non sprofondare a loro volta, hanno legato il collo del quadrupede al verricello del mezzo riuscendo infine a estrarre dal fango il malcapitato, definito «collaborativo» nonostante la paura. Conclusa l’emergenza, sul posto è stato chiamato anche un veterinario: ha visitato l’asino e lo ha trovato tutto sommato in buone condizioni. Sollevato e grato il proprietario, che a mezzogiorno e mezza ha potuto far ritorno a casa insieme all’animale da compagnia. E c’è da giurare che, nei giorni di pioggia, farà attenzione a non lasciarlo girovagare per il bosco. l© RIPRODUZIONE RISERVATA