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«Voglio portare la Regia in B ma a Siena mi sono vergognato»

Nicolò Valli
«Voglio portare la Regia in B ma a Siena mi sono vergognato»

Il bomber Adriano Montalto si confessa a 360 gradi

30 settembre 2022
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Reggio Emilia Adriano Montalto parla da leader. L’attaccante della Reggiana, fresco di primo centro col San Donato Tavernelle nel 2-0 del Città del Tricolore, prima di tutto si scusa pubblicamente per la manata al “Franchi” di Siena che è valsa la squalifica di due giornate.

Il bomber 34enne di Erice ha tanta voglia di riscatto trascinando la squadra in serie B, non per forza a suon di reti.

«Tutti parlano dei 18 gol di Zamparo nella passata stagione, ma se ne farò meno aiutando il più possibile il team andrà bene ugualmente».

La sua simpatia davanti ai microfoni allontana le voci di chi lo vorrebbe testa calda. «Sono impressioni sbagliate» si limita ad affermare.

Cosa l’ha spinta ad accettare la proposta granata?

«Non rientravo nel modo di giocare del tecnico della Reggina Filippo Inzaghi e allora mi sono guardato intorno. Conoscevo Cremonesi, Rosafio e Nardi e vedendo cosa ha fatto la Reggiana l’anno scorso ho accettato. Questa è una squadra che potrebbe fare molto bene».

È arrivato all’ultimo giorno di mercato. Come mai?

«Non dipendeva da me, si dovevano incastrare alcune situazioni ma io ero in attesa. Avevo dato la parola al direttore s portivo Goretti, c’erano altri club interessati ma non potevo cambiare idea».

Sabato ha segnato il suo primo centro ma la sua esultanza è apparsa ambigua. Cosa rappresentava?

«Dopo quanto accaduto a Siena avevo bisogno di percepire il calore dei tifosi. Sin dal primo giorno ho toccato con mano l’entusiasmo della piazza, ho letto qualche commento pesante dopo l’episodio di Siena ma lo accetto perché alla seconda giornata non posso commettere sciocchezze del genere».

La squalifica le ha lasciato delle scorie?

«Per me è un capitolo chiuso. Ho sbagliato ed è giusto essere stato multato, è stato un mio errore e mi sono vergognato per quanto ho fatto. La vita va avanti, ma a 34 anni non posso fare queste cose».

Si sta inserendo bene in squadra?

«Non sono ancora al massimo della forma ma ci sto lavorando. Mi trovo bene con il mister Aimo Diana: è come se fosse ancora giocatore, gli piace proprio stare con noi anche se non manca di bastonare quando serve. La mia posizione? Io sono un classico centravanti, ma se la squadra ha bisogno di aiuto mi devo adattare abbassandomi».

Che esperienza è stata giocare con la Primavera?

«Un salto indietro nel tempo. Vedi tanti ragazzi che fanno quello che facevi tu provando a fare strada inseguendo un sogno. La sconfitta a Cittadella (3-0, ndr) è stata troppo larga per quanto visto».

Che ragazzo è Adriano Montalto?

«Sono una persona solare, mi piace divertirmi e conoscere gente. Ora sto imparando a conoscere la città. Guardo tante partite, non posso paragonarmi ai grandi campioni ma ammiro Ibrahimovic, Benzema e Haaland. Sono attaccanti completi che aiutano la squadra non limitandosi al gol, è così che deve essere».

La Reggiana può vincere questo campionato?

«I presupposti ci sono tutti, ci sono altre squadre ma ce la metteremo tutta. Sappiamo per che cosa lottiamo e la delusione dell’anno scorso. Faremo il possibile per fare contenti noi stessi e la società che è sempre presente e non ci fa mancare nulla».