Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia Ultima chance per Max Menetti.

La sfida di domenica contro Trieste rappresenterà l’ultima spiaggia per il tecnico reggiano per rimanere al timone della Unahotels.

L’evidente mancanza di gioco e di identità del gruppo biancorosso, prima ancora che la serie di risultati negativi in campionato, ha portato proprietà e management del club a una profonda riflessione sul futuro del coach.

Ieri, day after la figuraccia a Scafati, il livello di tensione era elevato e in questo clima teso si sono svolti i confronti in società.

La linea che si è deciso di perseguire è di dare ancora una possibilità a Menetti, ricordando che domenica sera ha sì perso al pala Mangano ma l’ha fatto guidando un team privo di due elementi fondamentali - l’influenzato Hopkins e Vitali, appena rientrato dal Covid - e con un esterno straniero in meno nelle rotazioni.

Kassius Robertson, col quale s’era arrivati al divorzio nei giorni precedenti la trasferta nella tana della Givova, non è infatti ancora stato sostituito, anche se si continua a scandagliare il mercato in profondità per scovare il profilo giusto.

Evidentissimo a tutti già prima degli ultimi due violente ceffoni ricevuti in campionato (Verona in casa e Scafati fuori) che la squadra necessiti di un cambio per Cinciarini, domenica in campo per 36’. Non solo per farlo rifiatare ma anche per cambiar ritmo al team e consentire ad alcuni elementi di poter giocare in maniera forse un po’ più consona alle proprie corde.

L’operazione di mercato volta a portare in biancorosso un play (o una combo rapida e con buone doti in fase di costruzione di gioco) prosegue dunque indipendentemente dalla posizione - pericolante - di Max Menetti.

Arrivasse l’occasione giusta, si trovasse il profilo tecnico perfetto per coprire le esigenze del team, il club non aspetterebbe neppure un secondo per concludere l’affare al di là della questione allenatore.

A ieri sera, però, a un nome ben preciso non si era ancora arrivati. Nella lista spicca ancora quello di Justin Robinson, play visto in Italia con la maglia della Vuelle Pesaro nella stagione 2020/21 e attualmente in forza al team francese del Gravelines. Liberarlo potrebbe rivelarsi non facilissimo e, in ogni caso, la Pallacanestro Reggiana ancora non ha provato a farlo.

Questo lo scenario con cui s’inizia una settimana importantissima di lavoro.

Ieri all’ora di pranzo, il team è rientrato in città dalla trasferta in terra campana e ha potuto godere di una mezza giornata di assoluto riposo.

Oggi la ripresa degli allenamenti coinciderà con un momento di necessaria riflessione a livello di spogliatoio.

Necessaria a prescindere dalla posizione dell’head coach, in quanto domenica sera fra le mura amiche del palasport di via Guasco arriverà Trieste affamata di punti, tanto quanto la è la formazione reggiana.

L’ultimo successo dei triestini di Marco Legovich risale al 6 novembre scorso quando in casa aveva fermato la Dinamo Sassari. Dopo di che è arrivata la scontata sconfitta al Forum contro l’EA7 Milano. Nell’ultimo turno è arrivata in casa la dolorosa sconfitta di una sola lunghezza con la Germani Brescia.

Con quattro punti, Trieste si è così trovata s’è così trovata nel gruppone a fondo classifica assieme a Verona, Scafati, Unahotels e Treviso.

Di sicuro non era quella la posizione che in estate dirigenza e soci della Pallacanestro Reggiana pensavano potesse avere il team al termine del mese di novembre. Né lo immaginava la tifoseria che già nei minuti successivi alla sconfitta nell’arena di Scafati s’è scatenata sui social attaccando - va detto - non solo il coach.

Domenica nella delicatissima sfida contro Trieste il pubblico potrebbe contribuire alla causa, ma non si può non percepire come il sentiment della piazza sia fortemente negativo.l

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