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Reggiana, capitan Rozzio rinnova per un altro anno

Wainer Magnani
Reggiana, capitan Rozzio rinnova per un altro anno

«La mia soddisfazione più grande? Aver fatto cambiare idea a mister Nesta»

28 marzo 2024
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Reggio Emilia Paolo Rozzio sarà capitano della Reggiana per la nona stagione di fila: 191 partite in granata, dalla serie D alla serie B, tre promozioni ma soprattutto tanto orgoglio.

«Devo ammettere che l'auspicavo ma non me l'aspettavo – ha commentato commosso Paolo Rozzio – È un importante riconoscimento e un motivo d'orgoglio per me che dal 2016 indosso con fierezza la maglia granata. Non posso che ringraziare la società e devo ammettere che due anni fa avevo mal digerito la scelta dei contratti annuali ma l'ho accettata e sono andato avanti per cercare di far capire che questi colori li sento addosso e mi appartengono. Ho imparato a non guardare troppo lontano ma a vivere giorno dopo giorno, quindi ora il mio obiettivo è finire bene la stagione, il che significa salvarsi il prima possibile».

Qual è la quota salvezza e quante vittorie serviranno?

«Quanti pareggi? Scherzo. Diciamo che a 43/44 c'è la salvezza, a 45 la sicurezza. Mi auguro, però, di non arrivare al derby col Modena con l'ansia di dover far risultato ad ogni costo ma di avere già la salvezza in tasca».

Un rinnovo da capitano è qualcosa di diverso.

«È un senso di responsabilità che ti porti appresso in campo e fuori. Devo essere un esempio per i compagni ma anche per i ragazzi e ragazze che ci vengono a vedere».

Ha sentito il patron Amadei?

«No, però mi auguro ci venga presto a trovare perché le sue considerazioni sotto forma di battuta sono preziose e ci fanno sempre piacere».

Cosa significa, nove anni nella stessa società in un calcio dove non ci sono più le bandiere?

«In tutti questi anni, pur tra alti e bassi, con gioie e amarezze, ho sempre avvertito la stima della città nei miei confronti».

È rimasto in serie D e ora il presidente ha rimarcato che sta giocando la sua miglior stagione in serie B.

«Sono d'accordo. Ed è anche una B di alto livello».

Il presidente ha ipotizzato i play off come regalo per la città, il suo sogno invece qual è?

«La salvezza, poi per i sogni ci rivediamo».

Cosa l’ha gratificato maggiormente in questi anni?

«Far cambiare idea agli allenatori più importanti che ho avuto e se penso a Nesta mi vengono i brividi nel pensare cosa è stato da giocatore nel mio ruolo».

Lunedì l’avversario sarà il Venezia del bomber Pohjanpalo, con quale spirito approccerà questo duello?

«Pohjanpalo è un attaccante con una cattiveria agonistica unica in questa categoria ma cercherò di pensarci il giusto, senza eccessi».

Quali sono i consigli che trasferisce a Marcandalli? Si rivede in lui?

«Magari avessi avuto a 20 anni le sue doti atletiche. Vedo un ragazzo promettente e arriverà in serie A perché è un ragazzo intelligente e sa dove deve migliorare”.

Si sente un cittadino correggese a tutti gli effetti?

«A fine carriera rimarrò a vivere a Correggio perché ci vivo con la mia famiglia e mi sento profondamente legato al territorio». 

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