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Brescia-Reggiana, per la Regìa l’occasione per uscire dalle sabbie mobili

Wainer Magnani
Brescia-Reggiana, per la Regìa l’occasione per uscire dalle sabbie mobili

Lunedì di Pasquetta la partita alle 15 allo stadio Rigamonti: è certamente una sfida tra due squadre in piena crisi

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Reggio Emilia È una questione di credibilità. Non ci sono alternative: lunedì di Pasquetta alle ore 15 la Reggiana deve portare a casa la vittoria dallo stadio Rigamonti contro il Brescia. Si può stilare una tabella salvezza, come ha provato a stendere sabato il mister Dionigi parlando di 10 punti da conquistare con tre vittorie e un pareggio ma nella realtà non puoi sempre rimandare alla prossima partita l’appuntamento con la vittoria, altrimenti dai spazio alla narrazione dell’illusione dell’ottimismo che recita: tranquilli, vinceremo quella dopo.

Così è stato nella stagione 20/21 con Max Alvini e quindi abbiamo esperienza, abbiamo già dato. Per questo motivo domani l’obiettivo deve essere focalizzato alla vittoria a tutti i costi, tappandosi naso, orecchie e occhi su tutto. Non importa come ma la Reggiana deve vincere se vuole ancora credere nella salvezza ma soprattutto dare un segnale di fiducia a tutto l’ambiente. Non è solo una questione di classifica, anche se pesano i tre punti di distacco dalla salvezza a cinque giornate dalla fine e forse incideranno ancora di più in caso di non successo ma la posta in gioco è più psicologica. I giocatori devono dare un segnale di credere nella possibilità di mantenere la categoria, non più a parole ma nei fatti. Solo così si può pensare alla prossima sfida col Cittadella in programma alle 15 di venerdì con ritrovata fiducia e speranza. Brescia non è l’ultima spiaggia? Forse ma è la partita della vita. Chi pensa il contrario si illude. Difficile sarà riuscire a ottenere quel successo che alla Reggiana, in trasferta, manca dal 29 dicembre del 2024 a Mantova. In assoluto, la Reggiana non vince da 10 partite (l’ultima vittoria risale al 26 gennaio scorso col Palermo) e da allora ha racimolato la miseria di 4 punti, con i pareggi con Frosinone, Carrarese, Catanzaro e Sampdoria. È vero che se la Reggiana piange. il Brescia non ride. Al Rigamonti, la formazione di Maran ha vinto l’ultima partita il 30 settembre contro la Cremonese ma se non altro è fresca del successo al Picco contro lo Spezia. È certamente una sfida tra due squadre in piena crisi. Il tecnico Davide Dionigi ha ereditato una squadra che ha grandi difetti e che per il momento l’allenatore reggiano non è ancora riuscito a correggere. La Reggiana subisce sempre gol con troppa facilità, come dimostrano i 19 gol incassati nelle ultime 10 partite e non ha la capacità di concretizzare le poche o tante occasioni da gol che crea. Se non cambierà rotta, una squadra che non sa attaccare e non sa difendere è destinata a retrocedere. Del resto l’attuale classifica lo evidenzia. A discolpa di Dionigi, va detto che Cremonese e Pisa non erano i test ideali per poter mostrare un cambio di rotta. La società ieri con un comunicato ufficiale ha smentito le voci, filtrate su alcuni siti specializzati, del possibile ritorno di Viali in caso di sconfitta a Brescia. Il Brescia è certamente una squadra alla portata della Reggiana anche se purtroppo i granata arrivano a questo incontro vitale con tre squalificati (Bardi, Cigarini e Girma) quattro infortunati (Meroni, Sampirisi, Urso e Pettinari) e otto diffidati (Meroni, Vido, Ignacchiti, Portanova, Sersanti, Vergara, Maggio e Libutti). Fra i pali la Reggiana schiererà il l baby Motta al debutto, mentre rientrerà Rozzio da titolare dopo l’infortunio del 10 novembre 2024 contro il Catanzaro. Difficile capire se Dionigi vorrà confermare la difesa a cinque con Marras e Fiamozzi esterni o se invece tornerà a quattro per rinforzare avere un centrocampista in più. Le uniche note liete sono il recupero di Portanova e di Vergara, due giocatori fondamentali per pensare di provare a vincere. l © RIPRODUZIONE RISERVATA