Reggio Emilia, le calamità naturali nella storia dell’arte per i Martedì della Luc
Walter Baricchi domani a Palazzo Dossetti
Reggio Emilia “Calamità e disastri nell’arte” è il titolo del seminario che Walter Baricchi terrà domani pomeriggio (ore 17.30) nell’aula magna Manodori di Unimore in viale Allegri per i Martedì della Luc (Libera Università del Crostolo). L’ingresso è come sempre libero e gratuito fino a esaurimento dei posti.
Obiettivo principale del seminario è mostrare come l’arte, nel tempo, abbia interpretato i più grandi eventi calamitosi che hanno colpito la terra, in opere di grande impatto visivo e valore artistico, che ne fermano la memoria per sempre.
A partire dal Diluvio universale di Michelangelo, Bosch, Chagall, Gericault all’Uragano di Leonardo, alle Esondazioni e alle alluvioni immortalate da Monet e Sisley, dai terremoti di Cezanne, Giulio Romano - nella caduta dei Giganti - ma anche di Mario Merz e Beuys, alla Frana di Leonardo, dai grandi incendi dei meravigliosi dipinti di Turner, all’eruzione del Vesuvio reinterpretata da tanti artisti fino a Andy Warhol, alle glaciazioni, come quella del Tamigi, allo Tsunami di Hokusai, fino alle recentissime installazioni di Bill Viola, di Eliasson, al cretto di Burri, tutti gli artisti in ogni tempo, dai più grandi ad altri rimasti anonimi, hanno sentito l’assoluta necessità di fermare la memoria dei grandi eventi catastrofici, reinterpretandoli con la loro sensibilità creativa e recependoli come parte sostanziale della memoria collettiva dell’umanità.
Oggi purtroppo le catastrofi, i disastri naturali, gli eventi atmosferici estremi sono di grande attualità, sempre più frequenti e devastanti, in un mondo in balia dei cambiamenti climatici, causati dal concorso e dalle responsabilità dell’uomo.
Il seminario proposto per la Luc da Walter Baricchi – che unisce alle competenze di architetto progettista, studioso e ricercatore nel campo del restauro e della valorizzazione dei Beni artistici e culturali, un ruolo attivo nella gestione dei rischi e nella prevenzione delle emergenze sul territorio, come responsabile del Dipartimento Cooperazione, solidarietà e Protezione civile all’interno del Consiglio nazionale degli Architetti – offre una prospettiva singolare che concorre a formare una cultura sempre più consapevole dei rischi ambientali.
I Martedì della Luc proseguono il 5 dicembre, ore 17.30, con “Le reporter di oggi raccontano le icone del giornalismo del passato”: Marta Serafini racconta Maria Grazia Cutuli uccisa in Afghanistan il 19 novembre 2001. Lo stesso giorno, il Corriere della Sera, di cui era inviata, pubblicò il suo ultimo articolo che parlava della scoperta di un deposito di gas nervino nella base di Osama bin Laden.l
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