La neuroscienziata Michela Matteoli ai Martedì della Luc di Reggio Emilia
Nell’Aula Magna Manodori a Palazzo Dossetti in dialogo con il professor Michele Zoli, ordinario di Fisiologia all’Università di Modena e Reggio
Reggio Emilia Un appuntamento imperdibile martedì pomeriggio (ore 17.30) nell’Aula Magna Manodori a Palazzo Dossetti con la neuroscienziata Michela Matteoli, che dirige il programma di Neuroscienze dell’Ospedale universitario milanese Humanitas, è membro di organizzazioni e istituti di ricerca nazionali e internazionali, ha ottenuto riconoscimenti e premi di grande rilievo per meriti scientifici, è autrice di 170 pubblicazioni ad alto impatto scientifico, ed è contemporaneamente impegnata nell’attività divulgativa per far conoscere a tutti i risultati delle ricerche nel suo campo: ai Martedì della Luc presenterà il suo nuovo libro “La fioritura dei neuroni. Come far sbocciare la nostra intelligenza per tutta la vita”, in dialogo con il professor Michele Zoli, ordinario di Fisiologia all’Università di Modena e Reggio, già direttore del dottorato in Neuroscienze e ora presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore.
Sarà una conversazione fra due importanti scienziati su un tema che sta a cuore a tutti noi: il cervello e la possibilità di mantenerlo in salute, di farlo “fiorire”, per usare la bella metafora del titolo, nonostante il passare degli anni (contro il pregiudizio che sia fatale il suo peggioramento con l’avanzare dell’età).
A tutti noi piace pensare che il cervello non debba per forza peggiorare con l’età, che la nostra intelligenza, il patrimonio di esperienze, di ricordi, di sentimenti e di cultura che abbiamo accumulato nella nostra vita possa permanere il più a lungo possibile. In questi anni molto si è studiato e scoperto sul funzionamento del cervello e si sono aperte prospettive entusiasmanti, grazie, per esempio, a un filone di studi sulla neurogenesi degli adulti, cioè sulla nascita di cellule nervose anche quando lo sviluppo dell’organismo è completato, o agli studi che Michela Matteoli segue sulle sinapsi, le connessioni, i “ponti”, tra le cellule nervose che strutturano la nostra intelligenza e che è possibile continuare a costruire per tutta la vita, consentendoci di veder “sbocciare” idee e pensieri anche quando siamo avanti con gli anni. Nel libro, pensato per il grande pubblico, con grande chiarezza la neuroscienziata ci aiuta a capire come sia possibile che avvenga tutto questo, che continui a fiorire la nostra creatività e a mantenersi viva la memoria per tutta la vita. E ci fa capire un’altra cosa: che mano a mano che progrediscono le conoscenze scientifiche, si aprono nuove speranze per tutti noi. È un libro che apre alla speranza. E che si chiude con una parte affascinante e interessante in cui Matteoli affronta argomenti di stretta attualità analizzati da una prospettiva neuroscientifica (ed etica): dobbiamo temere l’Intelligenza Artificiale? Perché esiste il razzismo? Qual è la radice dei conflitti? Che cosa succede al cervello durante una guerra?
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