Gazzetta di Reggio

il caso

Ragazza violentata al Parco, si cerca un testimone

di Elisa Pederzoli
Ragazza violentata al Parco, si cerca un testimone

Dopo la denuncia della turista, i carabinieri di Reggio Emilia cercano persone che possano aver visto qualcosa di utile alle indagini. La 24enne ha raccontato che l’uomo aveva un asciugamano

20 luglio 2015
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REGGIO EMILIA. Un uomo solo, di origini straniere, di colore, che aveva con sé un asciugamano. Così descrive il suo aggressore la turista veneta 24enne che sabato pomeriggio è stata trovata in lacrime e in stato di shock lungo il percorso ciclo-pedonale che affianca il Crostolo, a Rivaltella.

Sul caso, da quel momento, sono partite le indagini dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Reggio. Che – fanno sapere in una nota – al momento non escludono alcuna ipotesi circa l’accaduto. La giovane, da parte sua, ha formalizzato la denuncia negli uffici di corso Cairoli.

Di certo, la zona in cui la ragazza è stata trovata è isolata, molto isolata.

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Il cuore del parco delle Caprette dista, infatti, almeno un paio di chilometri. Qui, il percorso si addentra nella campagna e prosegue fino ad arrivare alle spalle della vasca di Corbelli. L’aggressione denunciata è all’altezza, dall’altra parte, dell’azienda Ferrarini. Qui gli incontri, di ciclisti e podisti, sono più rarefatti. Alle 13 di un pomeriggio con temperature che sfiorano i 40 gradi come in questi giorni, poi, è praticamente un deserto.

E anche se la ragazza avesse gridato per chiedere aiuto difficilmente sarebbe stata udita da qualcuno. Tuttavia, qualcuno potrebbe aver visto qualcosa. Qualcuno potrebbe aver incrociato, poco prima, la giovane mentre, da sola e con lo zaino in spalla, si addentrava lungo la ciclo-pedonale diretta verso la collina. E potrebbe dare riscontro alla sua testimonianza, quando racconta che a un certo punto si sarebbe accorta di essere seguita da un uomo.

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L’invito alle segnalazioni arriva direttamente dall’Arma. Anche un particolare che fino a sabato poteva sembrare irrilevante, alla luce di quanto denunciato dalla 24enne potrebbe, invece, ora rivelarsi fondamentale agli investigatori per cercare di fare piena luce su un episodio tanto grave.

I primi a trovare la ragazza sono stati due ciclisti. Percorrendo la cicliabile si sono imbattuti nella giovane. L’hanno vista in lacrime, sotto shock. Le hanno prestato subito aiuto, accompagnandola sino a Rivalta, in via della Repubblica.

Da qui è partita la chiamata al 118 e al 112. Quando sono arrivati i carabinieri la giovane tra i singhiozzi ha raccontato quello che era successo: la brutale aggressione mentre camminava, quell’uomo che l’ha afferrata da dietro, le ha messo una mano sulla bocca e l’ha trascinata nella boscaglia per poi abusare brutalmente di lei. La giovane sarebbe stata anche rapinata del denaro che aveva con sé, circa 50 euro.

Dopo quel racconto, la ragazza è stata accompagnata al pronto soccorso del Santa Maria Nuova, sottoposta al protocollo di accertamenti previsti in caso di stupro. Quindi dimessa in giornata. Mentre iniziava da parte delle forze dell’ordine la caccia all’uomo.