Gazzetta di Reggio

Mortale a masone

L’agente ha tenuto la mano di Ines fino alla fine

Elisa Pederzoli
L’agente ha tenuto la mano di Ines fino alla fine

L’ex cuoca di Cadelbosco Sopra era ancora viva all'arrivo dei soccorsi e chiedeva di suo marito

21 luglio 2015
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REGGIO EMILIA. Chiamava Giovanni, Ines Bergo. Invocava il nome di suo marito. Dentro all’abitacolo accartocciato della Panda gialla, a sua volta ferita e sotto shock, l’ex cuoca di Villa Seta pensava solo a lui, all’uomo di tutta una vita e non smetteva di chiedere che lo aiutassero, ai soccorritori che intanto stavano cercando di salvare lei.

E’ stata una pattuglia delle Volanti la prima a intervenire sul posto, domenica sera. Una casualità: l’equipaggio di turno era diretto a Masone quando si è imbattuto nell’incidente, pochissimi secondi dopo il violento scontro. Sono stati i due agenti i primi a dare l’allarme, i primi ad avvicinarsi alla vettura della coppia di coniugi. I primi a cercare di portare sollievo alla donna. A cercare di tranquillizzarla e a non abbandonarla mai.

Per tutto il tempo, un agente delle Volanti le ha tenuto la mano attraverso il finestrino andato in frantumi. Ha cercato con quel gesto di speranza e vicinanza di trasmetterle un po’ di quella forza, tanta, troppa, che serviva a resistere. A sopportare la vista di Giovanni riverso sul volante, che non si muoveva più. A sopportare la paura. E il dolore.

C’erano tante voci, intorno a Ines domenica sera. Quelle del personale del 118: uomini e donne abituati, senza esserlo mai del tutto, alla tragicità di un incidente e a lavorare in condizioni proibitive, sul ciglio della morte. E quelle dei vigili del fuoco, a cui spetta il compito di fare strada, e rapidamente, a chi può con una manovra salvare una vita. Non era sola, Ines Berga, nel buio della via Emilia. Non l’hanno lasciata sola un momento.

Poi, però, ha smesso di parlare. Ha smesso di chiedere di Giovanni.

Il personale medico, una volta liberata dalle lamiere, l’ha adagiata sulla barella. Ha continuato i soccorsi, le manovre salvavita. Fino a che non ha potuto che arrendersi all’evidenza, al fatto che quella donna appena incontrata se ne era andata via. Con il suo Giovanni.

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