Gli anziani su Facebook per difendersi dalle truffe
Federconsumatori capofila di un progetto che coinvolge altri enti del territorio. Oltre agli strumenti tecnologici una serie di numeri utili
REGGIO EMILIA. Una pagina facebook dedicata a segnalare in tempo reale le truffe subite e la presenza di persone sospette e indicare i sistemi - sempre più raffinati e fantasiosi - utilizzati dai truffatori per entrare in casa. E ancora un volantino con una serie di numeri utili a cui le persone anziane possono rivolgersi per essere rassicurati prima di aprire la porta a sconosciuti.
Due strumenti che mixano vecchio e nuovo, tradizione e tecnologia, sono la prima risposta di Federconsumatori all’emergenza truffe ai danni degli anziani che sono in continuo aumento soprattutto con la crisi economica e che nel periodo estivo subiscono un’ulteriore impennata.
L’iniziativa che potrebbe prendere il nome dalla pagina Facebook “Sos Truffe” appositamente creata, vede Federconsumatori come capofila di un progetto che coinvolge il sindacato pensionati Cgil, Auser, i Poli territoriali del Comune di Reggio e può contare sulla collaborazione di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale, presenti ieri mattina con propri rappresentanti all’illustrazione dell’iniziativa ieri mattina in municipio.
Il progetto che punta essenzialmente sulla prevenzione, cerca di unire strumenti tradizionali come il volantino (con i numeri urgenti da chiamare in caso di necessità) e facebook che non è un mezzo particolarmente utilizzato dalle persone over 70, ma che «diventa il modo per condividere le esperienze e fare rete», ha spiegato il presidente di Federconsumatori Giovanni Trisolini.
Sul volantino che sarà distribuito a partire da questi giorni nelle sedi delle associazioni aderenti al progetto, nei centri sociali e nei Poli territoriali, assieme ai numeri delle Forze dell’ordine, compaiono anche quelli di Federconsumatori, Spi - Cgil e Auser che mettono a disposizione le proprie strutture e uffici per ricevere le segnalazioni.
Così come compaiono i numeri verdi di Enel e Iren, a cui i cittadini possono rivolgersi per avere in diretta la conferma che in quella determinata via o zona della città sono presenti addetti autorizzati dalle due aziende.
Un ulteriore modo, ha sottolineato Giovanni Trisolini, «per rassicurare chi si trova alla porta un perfetto sconosciuto che afferma di essere un inviato di Iren o di Enel e che dice di dover entrare in casa per fare un controllo».
Questo resta uno dei metodi maggiormente usati da chi che invece vuole solo arraffare soldi e gioielli. Peccato che l’iniziativa messa in campo non risulti efficace per smascherare chi, in maniera fraudolenta, cerca di convincere l’anziano di turno a sottoscrivere un contratto presentandolo come particolarmente vantaggioso. Anzi, per assurdo questo sistema rischia di diventare un’arma in più per convincere a far entrare in casa chi vuole proporti di cambiare il contratto del gas piuttosto che dell’energia elettrica.
E per convincerti, ha detto ancora Giovanni Trisolini, «ti spiegano solo i vantaggi e non gli svantaggi. Per questo stiamo cercando di sottoscrivere dei protocolli con le società per fare in modo che i cittadini, e particolarmente gli anziani e i soggetti più deboli, riescano a distinguere la proposta veramente vantaggiosa da quella farlocca».
In ogni caso, ha ricordato l’assessore comunale alla sicurezza Natalia Maramotti, «al cittadino restano sempre 14 giorni di tempo per annullare qualsiasi contratto e 60 giorni di tempo nel caso l’informazione non sia stata trasparente e completa». Mentre per il segretario Spi- Cgil Marzia Dall’Aglio e il presidente Auser Vera Romiti «la forza di questa iniziativa che è sicuramente migliorabile è quella di evitare che gli anziani, per evitare le truffe e per paura degli estranei, si chiudano sempre di più in casa e finiscano per isolarsi». Per questo motivo sono stati attivati tutti gli uffici comunale della Spi-Cgil e dell’Auser così come il Comune attiverà al più presto i servizi sociali dei Poli territoriali e i centri sociali.
Questo consentirà di contattare qualcosa come 70 mila perone tra iscritti al sindacato, gli associati a Federconsumatori e le 4.500 persone che si rivolgono annualmente ai servizi sociali del Comune.
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