Gazzetta di Reggio

«Ci avvicineremo ai record dell’estate emiliana del 2003»

Giovanna Corrieri
«Ci avvicineremo ai record dell’estate emiliana del 2003»

Le previsioni di Lombroso: «Emergenza climatica conclamata»

17 luglio 2023
3 MINUTI DI LETTURA





«In Regione il massimo storico di 43 gradi a Forlì del 4 agosto 2017 non dovrebbe essere, speriamo, superato. Ma in queste situazioni le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Siamo in vera e propria emergenza climatica conclamata». E gli eventi estremi che ne seguono, come da ultimo l’alluvione di maggio, li ha ben presenti il meteorologo dell’Osservatorio Geofisico del Dief di Unimore, Luca Lombroso, che a quella tragedia ha dedicato anche un libro, per destinare fondi agli alluvionati.

Cosa dobbiamo aspettarci da questa ondata di caldo estremo?

«L’ondata di caldo è a questo punto una certezza, del resto è già in atto, da molti giorni le temperature sono ben sopra la media. Ora ci aspetta diciamo così un nuovo acuto, con una risalita dell’anticiclone africano. Tecnicamente non ha nome, circolano nomi mitologici, ma non sono coniati da meteorologi, sono #meteobufale. La sostanza comunque è che sarà un’ondata in qualche caso storica, per i valori che saranno raggiunti martedì e mercoledì. Al centro, Roma potrebbe toccare 41-42°, Foggia 45°, sembrano scongiurati i 47° ma comunque il caldo sarà estremo. Non è normale tutto questo, o meglio non lo era. Queste situazioni erano l’eccezione, ora siamo di fronte a una “nuova normalità” che mette a dura prova la nostra società e gli impatti saranno pesanti. A Modena il record assoluto di caldo è ancora del 29 luglio 1983, 38,5° all’Osservatorio Geofisico dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Quella fu però un’ondata isolata e breve».

Quali sono i record di temperature che in regione potremmo abbattere?

«Sarà un’ondata di caldo prossima ai record storici di giugno 2019, agosto 2017, luglio 2013 e ai picchi massimi dell’estate 2003. Quest’ultima resta storica più che per i suoi valori assoluti per la durata del caldo, iniziato a maggio. Nel dettaglio in Emilia Romagna dovremmo avvicinarsi ai 40°, specie a Bologna e anche a Ferrara, 38-39° Modena, locali picchi di 41° non esclusi nelle zone pedecollinari della Romagna. Difficile dire ora se avremo picchi più alti, dipende da vari fattori concomitanti. A Modena comunque teniamo d’occhio i 38,5° del 1983, i 40,4° del 28 luglio 2013 e i 40,1° del 4 agosto 2017. Su Ferrara il picco del 4 agosto 2017 con 41,4° potrebbe essere avvicinato. Ci furono 5 giorni consecutivi di oltre 40 gradi, ma non credo, per fortuna, sarà cosi lunga».

Parlava di impatti pesanti.

«L’Italia sta affrontando un’onda di caldo intensa che avrà conseguenze significative. Questa situazione comporta rischi per la salute, con l’aumento dei pericoli sanitari e ambientali. Inoltre, si possono ipotizzare un alto rischio di incendi boschivi e problemi alle infrastrutture, con possibili blackout. I condizionatori lavoreranno a massimo regime, con aumento dei consumi e surriscaldamento degli impianti. Opportuno regolarli bene, e monitorarli per evitare rischi di incendi. Anche i trasporti potrebbero essere influenzati. È importante adottare misure di precauzione, evitare attività all’aperto durante le ore più calde e seguire le indicazioni di sicurezza».

Arriveranno anche dei temporali?

«Per ora no, sarà caldo stabile. Anche in Appennino per ora non avremo temporali, che torneranno da metà settimana, prima principalmente a nord del Po, ma venerdì potrebbero sconfinare nella media e bassa pianura. Sono condizioni particolari, dette anche loaded gun, colpo in canna. O non si verificano temporali, o se arrivano saranno molto intensi coi rischi associati di nubifragi, grandine di grosse dimensioni, vento impetuoso a raffiche soprattutto di tipo lineare discendente, dette tecnicamente downburst».

Per l’autunno cosa dobbiamo aspettarci?

«Direi facciamo così, ora non preoccupiamoci dell’autunno ma prepariamoci ad affrontare il caldo in corso, che sarà lungo. Dopo il picco massimo di inizio settimana, le temperature resteranno ben sopra la media per diversi giorni. Non chiamiamo refrigerio un calo che quando ci sarà non sarà rinfrescata ma solo attenuazione della calura estrema. Ricordiamo che d’estate è normale che faccia caldo, ma non è normale faccia così tanto caldo, così a lungo e così ripetutamente». l

© RIPRODUZIONE RISERVATA