Gazzetta di Reggio

«Saldi: vent’anni fa c’erano le code fuori dal negozio. Ora è diverso, ma le tempistiche sono errate»

Nicolò Valli
«Saldi: vent’anni fa c’erano le code fuori dal negozio. Ora è diverso, ma le tempistiche sono errate»

Reggio Emilia, Corrado Tirelli di Sergio Boutique: «Un boomerang il via dei saldi invernali a inizio gennaio»

04 gennaio 2024
3 MINUTI DI LETTURA






Reggio Emilia «Negli ultimi vent’anni è cambiata tantissimo la concezione dei reggiani per i saldi. Anche noi, inevitabilmente, ne abbiamo dovuto prendere atto». Corrado Tirelli è il titolare di Sergio Boutique, celebre negozio di vestiti situato in piazza Prampolini, nel cuore di Reggio Emilia, e a Scandiano. Alla vigilia dell’apertura dei saldi prevista per domani, l’imprenditore si focalizza sul cambiamento commerciale e culturale del periodo battezzato per le scontistiche.


Quello che emerge, in generale, è una sostanziale perdita d’interesse per un momento che, sino a qualche anno fa, veniva visto come una sorta di D-day.

Inevitabile, a sua veduta, ripensare al ruolo e anche al calendario.

Tirelli, le differenze principali tra oggi e allora quali sono?

«Vent’anni fa i saldi erano veramente un’attrazione: la gente aspettava con ansia il giorno degli sconti. Addirittura occorreva mettere qualcuno alla porta dei negozi per favorire gli ingressi scaglionati. Adesso non è più così, la gente non ha più quella frenesia. Si è perso un po’ l’appeal».

Si è dato delle spiegazioni per questo calo d’interesse?

«Allora erano una novità. I saldi non esistevano, mentre ora le vendite promozionali vanno avanti tutto l’anno, senza considerare l’inflazione e le offerte degli outlet».

I prezzi si sono mantenuti sugli stessi livelli di allora?

«Sì. Mettiamo in sconto i prodotti più pesanti come giacconi e piumini. Si parte da un 20% di base per salire gradualmente al 50% per alcuni articoli. Il problema, adesso, riguarda però la tempistica».

A cosa fa riferimento?

«Ritengo sia assurdo partire a inizio gennaio coi saldi invernali. L’inverno è iniziato ufficialmente il 22 dicembre, la data dovrebbe essere spostata molto più avanti, a maggior ragione col cambiamento climatico e l’innalzamento delle temperature. La stessa cosa succede in estate, spesso siamo costretti a mettere merce in saldo a luglio quando l’estate deve ancora entrare nel vivo. Così, per noi, non è conveniente».

La tipologia di clientela è sempre la stessa?

«Anche in questo caso non si registrano particolari novità. Chiaramente cambiano le generazioni, ma il target è rimasto simile».

Come immagina i saldi del futuro? Esisteranno ancora?

«Credo di sì, anche se sarà opportuno effettuare dei cambiamenti. Servono innovazioni, anche per recuperare appeal».

Sergio Boutique ci sarà?

«Siamo in piazza dal 2013, ma siamo aperti dal 1960. Siamo arrivati alla terza generazione con mia figlia che è già operativa in negozio. Abbiamo anche dei dipendenti, ma portiamo avanti la tradizione familiare».

Anche voi siete cambiati in questi anni?

«Prima avevamo anche vestiti da uomo, mentre ora solo donna. Cerchiamo di essere un punto di riferimento per i nostri clienti». l