Cento, si schianta in scooter e tenta la fuga: serie di denunce per il 17enne
Notte di controlli dei carabinieri: multato anche un panificio
Cento Arresti, rocamboleschi inseguimenti, multe e denunce: è stato un weekend impegnativo per i carabinieri della Compagnia di Cento e dei colleghi del Nucleo Antisofisticazioni di Bologna con cui hanno ispezionato locali e attività. Una pattuglia è stata protagonista di un inseguimento di uno scooterone su cui si è poi scoperto viaggiava un ragazzino. All’alba il 17enne è stato intercettato a causa della sua guida spericolata. Ne è nato un inseguimento, terminato in via Modena dove il giovane è finito contro un cordolo ed è finito a terra. Ha anche cercato la fuga, attraversando pericolosamente la strada ma è stato bloccato dai militari. Sollecitato sui motivi di quel tentativo di defilarsi ha ammesso di non avere la patente per guidare un mezzo così potente. A ciò si aggiunge anche una dotazione che gli è stata trovata addosso e sequestrata: aveva un coltello con lama di 8 centimetri e 7 grammi di hashish. È stato denunciato alla Procura del tribunale dei minori con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, porto di un coltello, guida senza patente. Nel frattempo è stato anche segnalato alla Prefettura di Ferrara per possesso di sostanza stupefacente per uso personale.
I Nas hanno invece sanzionato per mille euro un panificio per la mancata comunicazione della variazione del legale rappresentante e operatore settore alimentare. Inoltre i carabinieri hanno richiesto alla Ausl di Ferrara di impartire prescrizioni in relazione ad alcune criticità emerse nella gestione del locale adibito a deposito del forno, dove la merce non era stata correttamente stoccata. A distanza di oltre 12 anni dai fatti è infine stato arrestato e accompagnato ai domiciliari un 55enne che deve scontare una condanna definitiva di 2 anni e 10 mesi. L’uomo, tra il 2007 e il 2013, era stato protagonista di due vicende assai critiche sotto il profilo della convivenza. Due donne diverse avevano trovato il coraggio di denunciare ai carabinieri le diverse violenze subite tra le mura domestiche. Quelle segnalazioni hanno poi portato i giudici a condannare il compagno.