Gazzetta di Reggio

Ecco la mappa dei beni confiscati dalla Dia di Bologna alla famiglia Sarcone

La Dia di Firenze e quella di Bologna hanno messo i sigilli a case, auto, società e conti correnti con l'ausilio dei Carabinieri di Reggio Emilia. Beni riconducibili agli imprenditori edili calabresi affiliati alla cosca Grande Aracri. Ecco di cosa si tratta, e dove si trovano - Mappa a cura di Massimo Sesena
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REGGIO EMILIA. Beni del valore di 5 milioni di euro sono stati sequestrati da agenti della Dia di Firenze e di Bologna, coadiuvati dai Carabinieri di Reggio Emilia, nelle province di Reggio Emilia, Perugia e Crotone. I beni sequestri sarebbero riconducibili ai fratelli Sarcone, tutti imprenditori edili di origine calabrese da anni stabiliti in Emilia, ritenuti affiliati alla ’ndrangheta e precisamente alla cosca Grande Aracri di Cutro (Kr).

La cosca era particolarmente attiva nelle estorsioni ai danni di imprenditori operanti in vari settori dell’economia locale. Il sequestro è stato disposto in via d’urgenza dal presidente del Tribunale di Reggio Emilia, su richiesta del direttore della Dia Arturo De Felice, dopo che gli investigatori del Centro operativo di Firenze avevano rilevato, da parte di familiari di uno dei fratelli, ripetuti tentativi di sottrarre al sequestro ingenti somme di denaro. I beni posti in sequestro sono costituiti da circa 40 immobili (terreni e fabbricati), da numerosi autoveicoli intestati a persone fisiche e giuridiche, da quote societarie e compendi aziendali e da consistenti disponibilità finanziarie.

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