Abraciami, la casa della carne:«Nel ristorante portiamo la Puglia a Modena»
La braceria ha aperto un anno fa in via Emilia Est puntando sulla qualità: «Il nostro menù spazia tra sapori internazionali e piatti della tradizione»
MODENA. Nel cuore della via Emilia, a Modena, brilla una realtà innovativa per il mondo della ristorazione. Qui i sapori della tradizione pugliese si mescolano con una selezione delle migliori carni, unendo alla semplicità il gusto autentico della qualità.
Stiamo parlando di “Abraciami”, ristorante in via Emilia Est, che accoglie i suoi clienti, da ormai più di un anno, in un caloroso abbraccio di convivialità al servizio del buon cibo. «Aprire Abraciami ha cambiato profondamente la mia vita, prima facevo un lavoro da scrivania. Ora è cambiato tutto» racconta Massimiliano Saponaro, titolare del ristorante.
Saponaro, come è nata l’idea di aprire il ristorante “Abraciami”?
«L’idea di aprire un ristorante è nata da me e da un altro collaboratore: proveniamo da esperienze diverse, io un ingegnere informatico lui nel campo dell’edilizia. Originari entrambi della Puglia, abbiamo deciso nel 2023 di aprire a Modena una braceria che vuole unire la qualità della carne con la tradizione pugliese».
In che modo “Abraciami” si differenzia rispetto alle altre bracerie presenti sul territorio?
«Quello che ci differenzia da altre bracerie è la combinazione tra una griglia competente e un'identità forte. Il nostro menù spazia tra sapori internazionali ad esempio Fiorentine di Black Angus Irlandesi, tagli pregiati sudamericani e agnelli neozelandesi, e regionali, come la salsiccia zampina dell’Alta Murgia, le bombette di Martina Franca e i torcinelli. Puntiamo sulla qualità dei prodotti non solo per le carni ma anche per i vini, non solo rossi ma anche champagne, vini bianchi e birre; sta cambiando il solito abbinamento vino rosso-carne sostituito dallo champagne. Le nostre griglie alimentate a carbone argentino di altissima qualità donano un aroma inconfondibile aumentando la temperatura senza effettuare sbalzi termici, i quali rovinerebbero la sigillatura del prodotto».
In che modo “Abraciami” si è fatto conoscere e in che modo avete coinvolto la vostra clientela nell’espansione del locale?
«Siamo presenti sui principali social, Instagram e Facebook, abbiamo poi aperto Just Eat per garantire il servizio d’asporto e domicilio e The Fork per permettere ai clienti di poter scrivere recensioni. Se sbagliamo, accettiamo le recensioni negative e cerchiamo di migliorare, perché è il feedback dei clienti che ci permette di crescere. Inoltre la posizione strategica ci ha permesso di stringere convenzioni con le aziende limitrofe e altre realtà del territorio come scuole e organizzazioni».
Che cosa ha significato per te aprire questo locale, considerato anche il vostro passato lavorativo completamente diverso e - allo stesso tempo - che cosa vuol dire nel 2025 essere o diventare un imprenditore?
«Aprire “Abraciami” ha cambiato profondamente la mia vita – ammette Massimiliano Saponaro – Facevo un altro lavoro, un lavoro diverso, che possiamo definire “da scrivania”. Adesso invece ho a che fare con clienti, fornitori, gente eterogenea. È molto più complicato per me conciliare i turni di lavoro, quindi anche dal punto di vista familiare ci sono stati dei cambiamenti. Sto imparando a bilanciare la qualità, i costi, le persone e tutte le emozioni che si creano all'interno di questo ristorante che sta diventando quasi una seconda famiglia. Si creano rapporti profondi, molto di più di quelli che si possono creare in un ufficio. Nel 2025 l'imprenditore non è soltanto chi si accorge dei segnali del mercato, ma chi investe nel team e chi mette al centro soprattutto il cliente. Ed è quello che proviamo a fare ogni giorno da “Abraciami”», conclude Massimiliano Saponaro.l
*studenti del Liceo Muratori-S. Carlo, classe 5B
