Gazzetta di Reggio

Il dibattito

Sindaci divisi sulla Bretella Sassuolo-Campogalliano

di Mattia Vernelli

	Le reti rosse tra la via Emilia e Marzaglia e il tracciato della Bretella
Le reti rosse tra la via Emilia e Marzaglia e il tracciato della Bretella

Mezzetti: «Opera obsoleta, stop alla deforestazione». Gli amministratori del Distretto: «Vogliamo sapere se gli sfalci e gli espropri siano collegati al cantiere». Il dibattito in Consiglio comunale di Modena

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MODENA. Sindaci divisi sulla Bretella Sassuolo-Campogalliano. Massimo Mezzetti, primo cittadino modenese, si domanda se «possiamo permetterci di sperperare tanto denaro pubblico per un progetto obsoleto» definendo l’opera «strategica ma solo sulla carta perché in fondo è sempre stata derubricata». I sindaci del Distretto ceramico, invece, si limitano a chiedere chiarezza, domandandosi «se le operazioni di esproprio e di abbattimento delle piante siano effettivamente collegate all’avvio dei cantieri».

L’opera

Il tema è al centro delle polemiche da mesi: la Bretella autostradale per collegare il comparto ceramico al casello di Modena Nord. Gli espropri sono partiti, e i residenti non l’hanno preso affatto bene. Perché, oltre al danno economico e sociale di essere privati delle proprietà, c’è un paradosso di fondo: non c’è alcuna certezza che l’opera sarà realizzata. Tutto dipende dal rinnovo della concessione della A22 ad Autobrennero Spa: qualora, come chiede la Commissione europea, fosse emesso un bando aperto a tutte le società, e la gestione passasse in altre mani, difficilmente l’opera troverà concretizzazione.

Le mozioni in Consiglio

Ieri, in Consiglio comunale, sono state approvate due mozioni presentate da Alleanza Verdi-Sinistra, per chiedere la sospensione delle attività di esproprio e deforestazione e per delineare gli indirizzi per uno sviluppo sostenibile del territorio. Mezzetti ripercorre l'annoso dibattito che riguarda questa infrastruttura. «In mezzo c'è stato di tutto – ricorda –, la realizzazione dell'alta velocità ferroviaria che passa per Modena, il calo della produzione industriale del settore ceramico nel nostro distretto, il dibattito sulla decarbonizzazione, la crescita della consapevolezza ambientale. In questo dibattito c'è però un'ipocrisia di fondo in generale: si è sempre detto che se il progetto si modificava non si sarebbe più fatto». Inoltre, «nel frattempo c'è stata la realizzazione della stazione Mediopadana che ci pone un altro problema: come fanno i modenesi a raggiungere questa stazione senza impiegarci troppo tempo e cambiando i treni? Abbiamo quindi diverse questioni aperte sul fronte della mobilità: la Bretella Campogalliano-Sassuolo alla quale nel frattempo si sono aggiunti i caselli autostradali che rendono quest'opera ancora più discutibile, questa che riguarda come si raggiunge la stazione Mediopadana appena citata, la necessità di superare “Gigetto” senza rinunciare al ferro».

La proposta

Ecco dunque le soluzioni: «Sto già proponendo agli altri sindaci del comprensorio e a quello di Reggio Emilia – aggiunge Mezzetti - una conferenza territoriale della mobilità per affrontare le tante questioni aperte con una visione d'insieme che ci consenta di immaginare e progettare con ambizione ciò che serve strategicamente a questo intero territorio. Dobbiamo fare un passo oltre e su questo guidare Regione e Governo, farci promotori e chiedere la convocazione di questa conferenza».

L’azienda costruttrice

Infine, un commento rispetto alla lettera dell'azienda Pizzarotti, che si occuperà della costruzione della strada, e che ha già inviato la lettera per comunicare gli sfalci e gli espropri (già attuati): «Sarà necessario chiedere alla Regione di intervenire per evitare che si facciano iniziative di deforestazione irreversibili rispetto a un'opera che non ha ancora la certezza della realizzazione», conclude Mezzetti.

I sindaci del Distretto

I sindaci Matteo Mesini (Sassuolo), Elisa Parenti (Formigine), Marco Biagini (Fiorano), Luigi Zironi (Maranello), Fabio Braglia (Palagano, presidente della Provincia), Mauro Fantini (Prignano) affermano: «Ad oggi abbiamo ricevuto solo una comunicazione formale, senza alcun reale confronto né con i soggetti imprenditoriali coinvolti, né con le istituzioni competenti. Ci saremmo invece aspettati un dialogo costante, trasparente e responsabile, nel pieno rispetto delle comunità e dei territori che rappresentiamo e tuteliamo. Da tempo ci siamo attivati per ottenere risposte chiare, ma tali risposte non sono ancora arrivate. Eppure, la chiarezza è oggi indispensabile: vogliamo capire se l’opera partirà realmente e, soprattutto, se le operazioni di esproprio e di abbattimento delle piante siano effettivamente collegate all’avvio dei cantieri. Non possiamo continuare con questa situazione di incertezza», concludono i sindaci. 

Il dibattito in Consiglio comunale

Due, come detto, le mozioni presentate da Martino Abrate di Alleanza Verdi-Sinistra e approvate in Consiglio comunale sul tema Bretella Sassuolo-Campogalliano. La prima per chiedere l’attivazione di un tavolo di confronto con tutti gli enti coinvolti per promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio e valutare proposte alternative: «La Bretella è stata pensata in un contesto produttivo e infrastrutturale molto diverso da quello attuale, comportando un aggravio del traffico su gomma e quindi emissioni inquinanti, oltre alla cementificazione di circa 600mila metri quadrati di suolo agricolo. Inoltre, il tracciato dei collegamenti legati alla Bretella impedisce l'ampliamento dello scalo merci di Cittanova-Marzaglia, e conseguentemente crea un gravissimo pregiudizio rispetto all'obiettivo del potenziamento dell'interscambio intermodale ferro-gomma». La seconda mozione sollecita l’Amministrazione per «richiedere la sospensione delle attività di sfalcio e deforestazione attualmente avviate sul territorio comunale», si legge nel documento.

Il centrodestra difende l’opera

Per Paolo Barani di Fratelli d’Italia, gruppo che ha votato contro a entrambe le mozioni, l’opera «è necessaria e non più rinviabile. Bloccarla con una revisione significherebbe fermarlo di nuovo». Anche secondo Ferdinando Pulitanò «oggi pensare di sostituire la gomma con il ferro sarebbe poco realistico». Luca Negrini, sottolineando la necessità di realizzare l’opera, ha rimarcato «le divisioni interne al Pd, dove si prende tempo senza una linea univoca, sono posizioni più coerenti quelle di M5s e Avs». Per Giovanni Bertoldi della Lega, gruppo che ha votato contrario solo alla prima mozione, la Bretella rappresenta «un sostegno concreto al territorio, un’infrastruttura strategica che riduce i costi di logistica e anche l’inquinamento». Per Diego Lenzini, capogruppo del Partito democratico, il confronto «non dovrebbe ridursi a Bretella sì o no», ma guardare «agli impatti reali sul territorio», sottolineando come «la sostenibilità del ferro sia ormai una necessità economica e ambientale».