Gazzetta di Reggio

La protesta

Bretella Sassuolo-Campogalliano, la manifestazione per bloccare la deforestazione

di Mattia Vernelli
Bretella Sassuolo-Campogalliano, la manifestazione per bloccare la deforestazione

Domani, sabato 1 novembre a Marzaglia la manifestazione. L’assessora regionale Priolo: «Serve immediatamente un tavolo per trovare una soluzione»

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MODENA. Inizia la deforestazione e i cittadini insorgono: è prevista domani, sabato 1 novembre, la manifestazione per dire no alla Bretella Sassuolo-Campogalliano. Un’opera «che provocherà danni gravi e irreversibili all’ambiente naturale, ai terreni agricoli e alle proprietà private impattate» proprio nel momento in cui «la realizzazione effettiva è sempre più incerta, sia per le difficoltà che Autobrennero Spa sta incontrando per vedersi rinnovata la concessione dell’A22 Brennero-Modena». Questo l’appello lanciato dal Comitato No Bretella, che chiama cittadini e residenti delle zone interessate a partecipare. Il sit-in si terrà domani mattina, 1 novembre, alle 10.30 nello stradello Cave Rangoni a Marzaglia.

La deforestazione

La location non è scelta a caso. Proprio lì sorgono tre dei quattro alberi di pregio che se il cantiere partirà saranno abbattuti. Oltre ai «quattro chilometri di siepi - informa il Comitato - dieci ettari di bosco, 174 alberi in totale. Tutto verde che sarà abbattuto». Anche la data scelta sul calendario vuole dare un chiaro segnale: proprio domani inizieranno, stando alle comunicazioni dell’azienda Pizzarotti Spa (partecipata da AutoCS), le deforestazioni per consentire l’inizio del cantiere. Sfalci che dovrebbero partire nonostante le due grande criticità che bloccano l’opera.

Prima incognita: l’A22

La prima, come spiegato dal Comitato, riguarda il rinnovo della concessione dell’A22 ad Autobrennero Spa. La Commissione europea chiede l’apertura di un bando aperto a tutte le società, bocciando quello elaborato dal ministero delle Infrastrutture che assicurava alla società trentina il diritto di prelazione. «Autobrennero è socia al 51% di AutoCS, e ha quindi tutto l’interesse nel dare concretezza a quest’opera. Qualora, ad esempio, la concessione vada ad Autostrade per l’Italia l’opera rappresenterebbe solo un costo, quindi sarebbe tutto bloccato», aveva spiegato Eriuccio Nora del Comitato.

Seconda incognita: i fondi

La seconda criticità è di carattere finanziario. «La richiesta di aggiornamento del Piano Economico Finanziario - continua il Comitato - con un aumento dei costi da 450 milioni di euro a 700 milioni di euro non risulta approvato dal governo». Autobrennero chiede un rialzo dal 2020, ma i Governi che si sono succeduti – il Conte II e quello attuale – non hanno accettato la richiesta di rialzo. Anche M5S e Avs chiedono di «sospendere gli espropri, bloccare gli sfalci inutili e dannosi, spostare il traffico merci su ferro, e investire sulla mobilità integrata».

L’assessora Priolo

Nel frattempo, l’assessora regionale alla Mobilità Irene Priolo interviene sull’opera: «Sulla Bretella Campogalliano-Sassuolo attendiamo informazioni da parte del ministero dei Trasporti e del gestore. Dopo anni di attesa e incertezze la chiarezza e la collaborazione sono fondamentali e poter disporre di un quadro chiaro e aggiornato per rispondere a Comuni, Province e cittadini è indispensabile. Non solo comprendiamo le preoccupazioni e le richieste dei sindaci, ma intendiamo farcene pienamente carico. Per questo, con il presidente della Regione, Michele de Pascale, abbiamo sollecitato un incontro con il concessionario AutoCs e stiamo chiedendo informazioni e chiarimenti al ministero competente. Riteniamo essenziale che si istituisca immediatamente un tavolo di confronto istituzionale nel quale condividere valutazioni nell'interesse del territorio e delle comunità, pur nel rispetto delle competenze di ciascuno», ha concluso l’assessora.
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