Gazzetta di Reggio

Solidarietà

Caro Sinner, ti scrivo: l’associazione “Anni in fuga” fa un appello al tennista: «Ci aiuti ad accogliere i migranti»

di Gabriele Farina
Caro Sinner, ti scrivo: l’associazione “Anni in fuga” fa un appello al tennista: «Ci aiuti ad accogliere i migranti»

Lo scopo della realtà nonantolana è creare un ostello solidale: «Ci servono 160mila euro, abbiamo avviato una raccolta fondi per acquistare un appartamento da dedicare all’accoglienza»

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NONANTOLA.  Caro Sinner, ti scrivo. Libero Severi, presidente del circolo Anni in fuga, ha lanciato un appello al tennista azzurro. L’associazione ha lanciato una raccolta fondi per acquistare un appartamento in piazza Liberazione 30 da dedicare all’accoglienza. «È una opportunità che vorremmo cogliere: da tempo, ma invano, cerchiamo alloggi in affitto da dedicare a queste destinazioni – ha spiegato il presidente – Non si tratta solo di mattoni e mura: si tratta di persone».

La realtà
L’associazione è attiva dal 2016 e con gli anni ha accumulato tante esperienze nel campo dell’accoglienza e dei diritti umani. Sabato scorso Anni in fuga ha contributo a organizzare la tappa modenese della Carovana della Pace promossa dalle Acli. «Ogni giorno, con cura e attenzione, il circolo costruisce integrazione, relazioni e pace concreta nel territorio – il grazie delle associazioni cristiane lavoratori italiani (Acli) – Un esempio che ci ricorda che la pace nasce soprattutto dal quotidiano».

«Situazioni di fragilità»
Una quotidianità che può essere difficile per chi vive accanto a noi. «A Nonantola svolgiamo attività con migranti e con persone che affrontano situazioni di fragilità e difficoltà – ha detto Severi – Abbiamo gestito corridoi umanitari e ci siamo riproposti con forza per i ragazzi che sperano di uscire dall’inferno della Libia. Abbiamo dato una mano a diverse iniziative con don Mattia Ferrari». Il cappellano di Mediterranea è stato viceparroco a Nonantola e a maggio ha incontrato Papa Leone XIV. L’umanità al centro del dialogo fa parte dell’impegno giornaliero di Anni in fuga. «Stiamo organizzando diverse fuoriuscite da Gaza per accogliere famiglie palestinesi – ha aggiunto Severi – Con l’appartamento vedremo di organizzare gli spazi con le altre realtà che operano nel settore e con l’amministrazione. Cerchiamo le soluzioni più idonee per fronteggiare le emergenze maggiori».

L’obiettivo
L’associazione si è posta l’obiettivo di arrivare a chiudere l’acquisto entro gennaio 2026. «L’investimento è da 160mila euro – ha sottolineato – e stiamo valutando eventuali mutui per coprire la cifra che non riusciremo a raccogliere con le donazioni. Pensiamo a un ostello della solidarietà, un rifugio temporaneo per dare una mano a uscire fino a cinque persone dallo stato di fragilità».

«Sinner, dacci una mano»
Severi non ha posto limiti né al tennista azzurro a cui ha fatto appello né a chiunque decida di aiutare. «Ogni contributo, ogni sostegno, ogni voce che si esprimerà farà la differenza – ha concluso il presidente – e lavoreremo alla costruzione di una rete territoriale di associazioni e cittadini, in stretta collaborazione con la pubblica amministrazione, che interpreti e svolga l’attività di accoglienza ed integrazione, interagendo con l’intera comunità, nella piena espressione dei valori dell’inclusione e della solidarietà».

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