Gazzetta di Reggio

Commercio

Una prima volta in centro a Modena: la profumeria araba apre in via Emilia

di Ginevramaria Bianchi

	La vetrina della profumeria araba
La vetrina della profumeria araba

Una nuova “sfida” al civico 59 dove in tanti ci avevano già provato con il cibo: il nuovo negozio porta la firma del giovane Lafif Amine, che ne ha già uno a Reggio Emilia

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MODENA. In via Emilia centro è comparsa una nuova scritta sulle vetrine: “La prima profumeria araba a Modena”. Firmato: Arabian 971, in lettere dorate su fondo opaco.

Cosa c’era prima 

Una nuova avventura al civico 59, dove ci hanno provato in tanti. Nemmeno il cibo è durato a lungo — da Altero a Zio Graziano; da una pokeria fino, se lo ricorderà chi ha buona memoria, al locale di cibo americano Keik prima di trasferirsi in via Scarpa — ad ogni insegna giusto il tempo di un profumo che svanisce. In cinque anni circa, quattro chiusure: un record quasi senza eguali tra le vetrine del centro storico. Ma ora, qualcos’altro si muove dietro le pareti oscurate del negozio. Qualcuno ha scelto di fare parte del gioco. E magari, di provare a vincerlo. 

Il nuovo negozio

Ma di cosa si tratta? Arabian 971 han già uno store a Reggio Emilia, e sul web si racconta così: «In Arabian971 siamo devoti alla nobile arte della profumeria araba di lusso. Le nostre fragranze non si indossano soltanto: si vivono». Sbirciando, dietro i pannelli che coprono la vetrina già si intravedono lampade a led dai toni dorati, morbidi, arabeggianti. Lo stesso stile lo ha il loro sito web. E per notarlo, basta scorrere il loro catalogo. Arabian Vanille, Ambre Sultan, Badou essence: sono tutte fragranze da circa 120 euro l’una, confezionate in scatole decorate e barocche.

Il titolare della profumeria

«Mi chiamo Lafif Amine, e sono nato a Casablanca nel 1999 – racconta l’ideatore dell’attività sul sito web –. Poco dopo, la mia famiglia si trasferì a Reggio Emilia, e lì sono cresciuto immerso in un incontro di mondi. La mia carriera inizialmente si è sviluppata nel settore immobiliare, dove ho fondato un gruppo solido e riconosciuto. Ma la vita riserva sorprese inaspettate: durante un investimento a Dubai, infatti, mi innamorai delle fragranze arabe, di quell’arte millenaria capace di raccontare storie, evocare emozioni e custodire tradizioni. Nel 2024, quindi, ho deciso di trasformare questa passione in una missione. Così è nata Arabian 971: non solo un brand di profumeria di lusso, ma un ponte tra Oriente e Occidente. Il mio obiettivo – aggiunge – è semplice: rendere accessibili al mondo le fragranze arabe di nicchia, preservando la loro autenticità e bellezza. Ogni fragranza di Arabian 971 è più di un profumo: è un viaggio sensoriale».

Chissà, allora, se anche questa storia si dissolverà come le altre. O se Arabian 971 riuscirà a spezzare una volta per tutte come si spera, l’“incantesimo” del civico 59.

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