Gazzetta di Reggio

Il caso

La statua di Pavarotti intrappolata nella pista da pattinaggio: è bufera a Pesaro. Il sindaco: «Ci scusiamo, ma rimane lì»

di Manuel Marinelli

	La statua imprigionata nella pista di ghiaccio
La statua imprigionata nella pista di ghiaccio

Sembra uno scherzo ma è tutto vero: in piazzale Lazzarini sabato aprirà un’arena del ghiaccio che ha inglobato la statua dedicata al Maestro. Indignazione tra i pesaresi, Nicoletta Mantovani: «Mio marito ridicolizzato, voglio spiegazioni»

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PESARO. Pavarotti ingabbiato in una pista da pattinaggio. No, non è uno scherzo, ma quanto accaduto a Pesaro, in piazzale Lazzarini, dove da anni sorge una statua dedicata al Maestro. Sabato 29 novembre aprirà al pubblico una pista da ghiaccio nell’area, iniziativa natalizia voluta dal Comune. L’avranno costruita tenendo al di fuori la statua, direte voi. La risposta è no.

La polemica


E così da quando sono cominciati i lavori di posa della struttura la scena che si pone davanti ai pesaresi è tragicomica: la statua è stata ingabbiata, imprigionata nello scheletro della pista su cui pattinare. Un errore, direte ancora voi. La risposta è sempre no. È tutto previsto nel progetto del Comune, finito al centro di una polemica che ormai ha assunto dimensioni nazionali.
In tutto ciò Nicoletta Mantovani, vedova del Maestro non l’ha presa comprensibilmente bene.
«Sono dispiaciuta, così è stato messo in ridicolo. Mi chiedo come sia possibile che il Comune abbia fatto questa cosa» ha detto.
 

Pesaresi indignati

Sul sindaco Biancani piovono critiche da ogni parte. Cittadini indignati, consiglieri di opposizione scatenati e associazioni di categoria rimaste senza parole. Sui social qualcuno ironizza realizzando video con l’intelligenza artificiale. Ma in generale ci si chiede come sia stato possibile tutto questo. «Io il Maestro l’ho conosciuto, era venuto nella pasticceria di mio zio ed era stato gentilissimo, una persona d’oro. A Pesaro abbiamo tutti rispetto e ammirazione per Pavarotti e siamo grati del legame che ci unisce: qui aveva anche una casa. È una scelta a dir poco discutibile, la gente è indignata e ha ragione. In più c’è anche un tema di sicurezza: qualcuno potrebbe farsi mare durante il pattinaggio» racconta Silvia Cesarini, pesarese doc.

«Ci scusiamo, ma non drammatizzate»

Il sindaco di Pesaro Andrea Biancani si è assunto ogni responsabilità chiedendo scusa. Ma ha escluso la possibilità di un dietrofront e ha invitato a non drammatizzare: «Innanzitutto voglio dire a Nicoletta Mantovani che mi dispiace molto se si è sentita in qualche modo mancata di rispetto, lei e tutta la famiglia. Non era assolutamente nelle nostre intenzioni. Nel progetto iniziale la soluzione che mi era stata proposta non prevedeva che la statua di Pavarotti venisse inglobata dal ghiaccio. Durante le fasi di montaggio, mi hanno riferito che erano necessarie misure differenti e uno spazio maggiore. La configurazione attuale è stata una scelta obbligata, ma non voluta, per motivi di viabilità. Spostare la pista non è possibile in questa fase visto che l’inaugurazione sarà sabato, e comunque anche spostandola non ci starebbe. È stato sicuramente un errore, ma invito a non drammatizzare, in quanto non c’è stata sicuramente la volontà di mancare di rispetto a nessuno, Pavarotti compreso».