Le 11 palestre GimFive vendute a GreenTheory, sale la protesta: «Tutelare i vecchi iscritti»
Adiconsum, Confconsumatori, Federconsumatori e Udicon Modena intervengono dopo l’annuncio del passaggio di proprietà degli 11 centri fitness di Modena Est, Ovest, Centro, Baggiovara, Sassuolo, Mirandola, Fiorano, Vignola, Carpi, Crevalcore e San Giovanni in Persiceto
MODENA. Un vero e proprio fronte comune quello in cui si sono riunite le associazioni dei consumatori modenesi dopo il caso della vendita delle palestre GimFive a GreenTheory – 9 in provincia di Modena e 2 a Bologna – che ha scatenato diverse polemiche tra gli abbonati. Per chi aveva già un abbonamento in essere, infatti, pare servirà versare altri 199 euro per potere continuare a utilizzare gli spazi della nuova proprietà nelle palestra di Modena, provincia e città limitrofe: martedì 23 dicembre la prima apertura in via Delfini 4 alle 18. Le palestre coinvolte sono quelle di Modena Est, Modena Ovest, Modena Centro, Baggiovara, Sassuolo, Mirandola, Fiorano, Vignola e Carpi, più la “fetta” bolognese a Crevalcore e San Giovanni in Persiceto.
L’intervento delle associazioni dei consumatori
«Abbiamo ricevuto tantissime segnalazioni – spiegano all’unisono, Adiconsum, Confconsumatori, Federconsumatori e Udicon Modena –. Le persone iscritte ancora a GimFive ci spiegano di avere ricevuto notizia nelle diverse sedi sulla modifica delle condizioni d'accesso e sull’utilizzo delle attrezzature, nonché sempre verbalmente è stato precisato che verrà richiesta un’ulteriore quota di 199 euro, in mancanza della quale non sarà possibile più l’accesso in palestra. In altri casi, invece, stando a delle risposte scritte ricevute dagli abbonati, pare che verranno predisposti degli spazi appositi coi vecchi macchinari destinati all’utilizzo solo di chi si era iscritto con la vecchia gestione. Al di là della confusione, si tratta di una situazione inaccettabile, che sicuramente non è riconducibile agli ultimi giorni». Alla luce della situazione, le associazioni dei consumatori chiedono un tavolo immediato con la vecchia e nuova proprietà per tutelare i vecchi iscritti e le modalità di rinnovo, che finora sono state annunciate solo attraverso video sui social.
Le domande a vecchia e nuova proprietà
«Ci domandiamo come mai – proseguono le associazioni – GimFive abbia continuato a fare sottoscrivere o rinnovare abbonamenti ai vecchi importi senza allertare gli iscritti del passaggio alla nuova società. Parliamo di persone che hanno pagato importi, anche importanti, per accedere ai servizi della palestra e che oggi si ritrovano al subentro di una nuova proprietà che richiede di aderire verbalmente ad una proposta del tutto incomprensibile nei termini e nei modi». «Allo stesso modo – aggiungono le associazioni – ci rivolgiamo alla nuova proprietà di GreenTheory: invece di informazioni fornite solo verbalmente alle persone, non era più corretto formalizzare la richiesta di nuovo abbonamento per iscritto, tenendo conto di quanto già versato dall’abbonato con la vecchia gestione, magari permettendogli di esaurire il periodo già pagato senza ulteriori aggravi di spese? Non è possibile affidare queste comunicazioni a interviste e post sui social network quando esistono contratti e obblighi formali. Chiediamo quindi urgentemente un incontro con la nuova e la vecchia proprietà per trovare la strada migliore per tutelare gli abbonati e ristabilire un perimetro di etica e correttezza».
