«E pensare che la Walvoil nacque in una stalla»
Lo ricorda il presidente Ivano Corghi, fondatore dell’azienda con l’attuale vice Alessandro Mazzali
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REGGIO. Così come nel nostro corpo regolano la cinetica cardiaca e il flusso sanguigno, allo stesso modo le valvole sono i meccanismi che verificano e controllano il movimento dei motori. Nella nostra città c’è una grande azienda che le valvole le produce da 35 anni ed è ormai considerata un gruppo internazionale di assoluto prestigio. Si chiama Walvoil perchè produce appunto valvole e le fa funzionare con apparati oleodinamici; ultimamente anche con complessi sistemi meccatronici.
Walvoil è ormai un gruppo complesso, (ne fanno parte anche Oleostar ed Oleoplus ed agisce in stretto partnerariato con la nota azienda Casappa di Parma che produce pompe e motori) ed opera su un fronte internazionale.
Basti pensare che oltre il 75% di quel che realizza è rivolto al mercato estero.
E sempre parlando di dati, nel 2007 la Walvoil ha fatto registrare un fatturato consolidato di quasi 125 milioni di euro (160 se si considerano anche le collegate) occupando oltre 1000 dipendenti in Italia e in tutto il mondo.
La Walvoil rappresenta un’altra di quelle «eccellenze» che qualificano e fanno apprezzare il «made in Reggio». E’, parafrasando, una «stella nata in una stalla».
«In effetti - ricorda il suo presidente Ivano Corghi - il nostro primo laboratorio venne ospitato in via Gonzaga, era l’anno 1973, in un locale in precedenza destinato a luogo di riparo degli animali».
Ma l’estetica contava poco; Corghi e il suo collega (ora vice presidente) Alessandro Mazzali, si erano «fatti le ossa» lavorando per anni nella storica azienda di Iotti & Strozzi. «Mazzali, che si era dimesso prima di me - prosegue l’attuale presidente Corghi - aveva aperto una bottega d’artigiano e mi convinse ad unirmi al suo progetto. Nacque in questo modo la Mazzali & Corghi in quel piccolo locale poderale posto a due passi dalla linea ferroviaria Milano-Bologna». «Eravamo animati - continua in questo racconto che sembra davvero una favola a lieto fine - da una volontà fortissima e con incredibile entusiasmo cominciammo a creare dei componenti per l’oleodinamica. In un primo momento per conto terzi, poi progettando i primi distributori oleodinamici da applicare sulle macchine agricole. Ricordo ancora con emozione il primo cliente: è stato Cucchi di Castelnovo Sotto».
E sono proprio i primi distributori monoblocco Sd5 ed i distributori componibili Sd10 sviluppati a quel tempo che creano la base per il successo dell’azienda e ancora oggi, sia pure con qualche ritocco, rappresentano una forte componente del business della Walvoil.
L’ascesa iniziò subito e nel 1975 fu necessario il primo ampliamento con il trasferimento al Villaggio Crostolo in un locale di oltre mille metri quadrati.
E’ l’anno in cui la Mazzali & Corghi si trasforma in Walvoil snc e l’evoluzione continua con la modifica, nel 1979, in società per azioni.
All’inizio degli anni Ottanta «l’albero» comincia a ramificare con l’acquisizione al 50% della Oleostar fondata da Giorgio Bedogni e Marino Rinaldini e con l’ingresso di Albano Strozzi; poi è la volta dell’Oleoplus di Giampaolo Bedogni e Vasco Monti.
Ognuno dei diversi attori trova lo spazio giusto per esprimere le proprie capacità e nel contempo stimolare il senso di appartenenza a un gruppo che diventa sempre più forte.
Nel 1985, infine, avviene il definitivo spostamento nell’attuale sede di via Adige che si può vedere percorrendo la tangenziale.
Qui c’è il quartiere generale dal quale si diramano complessivamente gli otto insediamenti di produzioni e ricerca della Walvoil.
Ivano Corghi è oggi presidente del Gruppo Metalmeccanico dell’Associazione Industriali di Reggio.
Walvoil è ormai un gruppo complesso, (ne fanno parte anche Oleostar ed Oleoplus ed agisce in stretto partnerariato con la nota azienda Casappa di Parma che produce pompe e motori) ed opera su un fronte internazionale.
Basti pensare che oltre il 75% di quel che realizza è rivolto al mercato estero.
E sempre parlando di dati, nel 2007 la Walvoil ha fatto registrare un fatturato consolidato di quasi 125 milioni di euro (160 se si considerano anche le collegate) occupando oltre 1000 dipendenti in Italia e in tutto il mondo.
La Walvoil rappresenta un’altra di quelle «eccellenze» che qualificano e fanno apprezzare il «made in Reggio». E’, parafrasando, una «stella nata in una stalla».
«In effetti - ricorda il suo presidente Ivano Corghi - il nostro primo laboratorio venne ospitato in via Gonzaga, era l’anno 1973, in un locale in precedenza destinato a luogo di riparo degli animali».
Ma l’estetica contava poco; Corghi e il suo collega (ora vice presidente) Alessandro Mazzali, si erano «fatti le ossa» lavorando per anni nella storica azienda di Iotti & Strozzi. «Mazzali, che si era dimesso prima di me - prosegue l’attuale presidente Corghi - aveva aperto una bottega d’artigiano e mi convinse ad unirmi al suo progetto. Nacque in questo modo la Mazzali & Corghi in quel piccolo locale poderale posto a due passi dalla linea ferroviaria Milano-Bologna». «Eravamo animati - continua in questo racconto che sembra davvero una favola a lieto fine - da una volontà fortissima e con incredibile entusiasmo cominciammo a creare dei componenti per l’oleodinamica. In un primo momento per conto terzi, poi progettando i primi distributori oleodinamici da applicare sulle macchine agricole. Ricordo ancora con emozione il primo cliente: è stato Cucchi di Castelnovo Sotto».
E sono proprio i primi distributori monoblocco Sd5 ed i distributori componibili Sd10 sviluppati a quel tempo che creano la base per il successo dell’azienda e ancora oggi, sia pure con qualche ritocco, rappresentano una forte componente del business della Walvoil.
L’ascesa iniziò subito e nel 1975 fu necessario il primo ampliamento con il trasferimento al Villaggio Crostolo in un locale di oltre mille metri quadrati.
E’ l’anno in cui la Mazzali & Corghi si trasforma in Walvoil snc e l’evoluzione continua con la modifica, nel 1979, in società per azioni.
All’inizio degli anni Ottanta «l’albero» comincia a ramificare con l’acquisizione al 50% della Oleostar fondata da Giorgio Bedogni e Marino Rinaldini e con l’ingresso di Albano Strozzi; poi è la volta dell’Oleoplus di Giampaolo Bedogni e Vasco Monti.
Ognuno dei diversi attori trova lo spazio giusto per esprimere le proprie capacità e nel contempo stimolare il senso di appartenenza a un gruppo che diventa sempre più forte.
Nel 1985, infine, avviene il definitivo spostamento nell’attuale sede di via Adige che si può vedere percorrendo la tangenziale.
Qui c’è il quartiere generale dal quale si diramano complessivamente gli otto insediamenti di produzioni e ricerca della Walvoil.
Ivano Corghi è oggi presidente del Gruppo Metalmeccanico dell’Associazione Industriali di Reggio.