SICUREZZA
Il questore lascia Reggio e deuncia«Inadeguate le leggi anticrimine»
"La lotta alla criminalità e l'impegno delle forze politiche sono vanficate da vistose carenze lesgislative". E' il pesante sfogo del questore Gennaro Gallo che nella cerimonia di commiato da Reggio Emilia, che lascia dopo quattro anni per andare a dirigere la questura di Parma, ha così lanciato un appello al nuovo Parlamento. Gallo, salutando la città, ha dichiarato di "sentirsi in debito con Reggio perchè sul fronte della sicurezza c'erano aspettative non rispettate perchè frenate da carenze legislative".
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«Mi sento in debito con Reggio e i suoi cittadini, perché sul fronte della sicurezza c'erano aspettative che non sono state rispettate, frenati, nonostante il nostro enorme impegno, da una carenza legislativa». Con garbo, signorilità e il suo stile sempre pacato, il questore Gennaro Gallo invia al mondo politico nazionale un messaggio forte, chiedendo certezza della pena e risposte concrete al lavoro della polizia. Con queste parole il massimo dirigente di via Dante ha voluto salutare i reggiani, perché dalla prossima settimana, dopo quasi quattro anni di incarico, lascerà l'esagono per trasferirsi a Parma. Al suo posto è stato nominato il 60enne Francesco Perucatti che lunedì mattina, alle 8.30, varcherà le porte della caserma «Cialdini».
Gennaro Gallo era stato nominato questore il 6 settembre 2004, prendendo il posto di Antonio Sofia, morto a fine agosto. Gallo allora era già in servizio da quasi sei anni nella nostra città nelle vesti di vice questore vicario. Dopo la promozione a questore, avvenuta nell'ottobre del 2003, il funzionario aveva lasciato la questura di Reggio per partecipare a Roma al corso di alta formazione per dirigenti superiori. Originario di Avellino, ha 60 anni e vive tuttora a Parma con la moglie e i due figli che dalla prossima settimana. «Sotto il profilo operativo _ continua Gallo _ mi sento di fare i complimenti a tutti i colleghi che hanno lavorato in questura negli ultimi quattro anni. Quando sono stato nominato era un momento particolare, perché la scomparsa improvvisa di Antonio Sofia aveva comunque provocato una situazione di disequilibrio. Ma grazie all'impegno e alla disponibilità di tutti, la nostra questura ha raggiunto livelli straordinari. Il momento più bello? L'inaugurazione della nuova caserma Cialdini con il taglio del nastro del capo della polizia, Gianni De Gennaro. E vi posso assicurare che avere la presenza di un'autorità così importante non è stata una cosa semplice». Ma Gallo poi torna all'attualità e ai problemi che ha incontrato negli ultimi anni. «Noi abbiamo fatto di tutto per garantire la sicurezza ai cittadini. Anche perché, e questo aspetto non va dimenticato, occorre sempre ricordare che questa questura soffre di una carenza di organico e di auto che spero presto possa essere colmata. A prescindere da questo neo, che abbiamo comunque provato sempre a combattere cercando di eliminare la burocrazia aumentando così il personale operativo, siamo stati arenati da carenze legislative. Un esempio su tutti. La prostituzione è un fenomeno che abbiamo combattuto andando a scovare addirittura un articolo della legge Merlin. Abbiamo anche allontanato ragazze comunitarie, ma nel momento in cui aspettavamo che entrasse in vigore il pacchetto sicurezza per dare continuità alle nostre azioni, non se n'è più fatto nulla, facendo cadere, in sostanza, tutto il lavoro che avevamo fatto. In questo modo è stato vanificato l'impegno e la dedizione dei nostri ragazzi che hanno sempre un grande entusiasmo e intervengono anche in situazioni di pericolo senza pensarci troppo». Ma il questore di Reggio è una persona pacata, con una grande personalità e, soprattutto, mai banale. Lo dimostra anche il fatto che in città serpeggia il malumore per la suo trasferimento a Parma. «Il problema di questa città sotto il profilo strettamente criminale _ aggiunge Gallo _ è la presenza di clandestini che alimentano episodi di microcriminalità. Ma se non abbiamo i mezzi necessari per allontanare queste persone dal territorio in modo definitivo, per noi diventa anche difficile trasmettere ai cittadini quella percezione di sicurezza che vorrebbero. Auguro a chi verrà qui al mio posto di fare meglio di me». Al posto di Gallo lunedì mattina si insedierà Francesco Perucatti. «Un ringraziamento _ conclude Gallo _ lo vorrei infine mandare a tutte le forze dell'ordine cittadine con le quali c'è un grande rapporto di collaborazione».
Gennaro Gallo era stato nominato questore il 6 settembre 2004, prendendo il posto di Antonio Sofia, morto a fine agosto. Gallo allora era già in servizio da quasi sei anni nella nostra città nelle vesti di vice questore vicario. Dopo la promozione a questore, avvenuta nell'ottobre del 2003, il funzionario aveva lasciato la questura di Reggio per partecipare a Roma al corso di alta formazione per dirigenti superiori. Originario di Avellino, ha 60 anni e vive tuttora a Parma con la moglie e i due figli che dalla prossima settimana. «Sotto il profilo operativo _ continua Gallo _ mi sento di fare i complimenti a tutti i colleghi che hanno lavorato in questura negli ultimi quattro anni. Quando sono stato nominato era un momento particolare, perché la scomparsa improvvisa di Antonio Sofia aveva comunque provocato una situazione di disequilibrio. Ma grazie all'impegno e alla disponibilità di tutti, la nostra questura ha raggiunto livelli straordinari. Il momento più bello? L'inaugurazione della nuova caserma Cialdini con il taglio del nastro del capo della polizia, Gianni De Gennaro. E vi posso assicurare che avere la presenza di un'autorità così importante non è stata una cosa semplice». Ma Gallo poi torna all'attualità e ai problemi che ha incontrato negli ultimi anni. «Noi abbiamo fatto di tutto per garantire la sicurezza ai cittadini. Anche perché, e questo aspetto non va dimenticato, occorre sempre ricordare che questa questura soffre di una carenza di organico e di auto che spero presto possa essere colmata. A prescindere da questo neo, che abbiamo comunque provato sempre a combattere cercando di eliminare la burocrazia aumentando così il personale operativo, siamo stati arenati da carenze legislative. Un esempio su tutti. La prostituzione è un fenomeno che abbiamo combattuto andando a scovare addirittura un articolo della legge Merlin. Abbiamo anche allontanato ragazze comunitarie, ma nel momento in cui aspettavamo che entrasse in vigore il pacchetto sicurezza per dare continuità alle nostre azioni, non se n'è più fatto nulla, facendo cadere, in sostanza, tutto il lavoro che avevamo fatto. In questo modo è stato vanificato l'impegno e la dedizione dei nostri ragazzi che hanno sempre un grande entusiasmo e intervengono anche in situazioni di pericolo senza pensarci troppo». Ma il questore di Reggio è una persona pacata, con una grande personalità e, soprattutto, mai banale. Lo dimostra anche il fatto che in città serpeggia il malumore per la suo trasferimento a Parma. «Il problema di questa città sotto il profilo strettamente criminale _ aggiunge Gallo _ è la presenza di clandestini che alimentano episodi di microcriminalità. Ma se non abbiamo i mezzi necessari per allontanare queste persone dal territorio in modo definitivo, per noi diventa anche difficile trasmettere ai cittadini quella percezione di sicurezza che vorrebbero. Auguro a chi verrà qui al mio posto di fare meglio di me». Al posto di Gallo lunedì mattina si insedierà Francesco Perucatti. «Un ringraziamento _ conclude Gallo _ lo vorrei infine mandare a tutte le forze dell'ordine cittadine con le quali c'è un grande rapporto di collaborazione».