Gazzetta di Reggio

Reggio

LE INDAGINI SULLA STRAGE DI SABBIONE

Duò si è accanito contro il figlio Thomas

Tiziano Soresina
Duò si è accanito contro il figlio Thomas

Davide Duò ha inferto un terribile fendente al figlio Thomas, trapassandogli il cuore da parte a parte con il coltellaccio con cui ha anche colpito la padrona di casa. Macabri particolari, importanti però per il movente della strage di Sabbione. Il particolare accanimento con cui il padre ha infierito sul figlio maggiore (colpito più volte anche in testa) viene interpretato dagli inquirenti come la «spia» di un forte contrasto fra i due, da qui il rancore del genitore sfociato in una violenza inaudita. Migliorano le condizioni di «Adriana» Guidetti.

15 settembre 2009
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Davide Duò ha inferto un terribile fendente al figlio Thomas, trapassandogli il cuore da parte a parte con il coltellaccio con cui ha anche colpito la padrona di casa. Macabri particolari, importanti però per il movente.
Il particolare accanimento con cui il padre ha infierito sul figlio maggiore - trafitto a morte al cuore, ma colpito anche molte volte alla testa, forse anche con la mazzetta da muratore usata per uccidere gli altri due componenti della famiglia - può essere la «spia» di un forte contrasto fra i due e non solo la conseguenza di una lotta disperata del 19enne che ha cercato di reagire al feroce assalto del genitore.
Sempre più depresso ed incapace di risollevarsi come gli chiedevano da tempo la moglie ed il figlio più grande («Se non cambi, te ne vai»), Duò potrebbe aver «inquadrato» in Thomas la figura maschile rivale che poteva sostituirlo coma capofamiglia, da qui il rancore sfociato in una violenza inaudita.
Alcuni testimoni hanno spiegato come Thomas spalleggiasse la madre, non approvando i comportamenti del padre disoccupato (il consumo di hascisc, l’alcol), agli occhi dei familiari non spiegabili solo con il disagio psichico. Gli accertamenti fin qui svolti dagli inquirenti - coordinati dal pm Valentina Salvi - hanno detto anche che la moglie (Sandra Pattio) e il figlio più piccolo Marco (di 5 anni) sono stati uccisi con una mazzetta da muratore, colpiti con foga al capo mentre dormivano. Anche le ferite subite da «Adriana» Guidetti - picchiata selvaggiamente al volto e accoltellata al torace - sono in linea con la prima ricostruzione della strage: Duò sarebbe partito con il suo progetto sanguinario dal piano dove dormivano la moglie e il piccolo Marco, poi è sceso al piano di sotto incontrando maggiore resistenza da Thomas e dall’anziana proprietaria della casa (svegliati da tanto orrore).
Il pluriomicida - in coma farmacologico - resta in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione del Santa Maria, mentre «Adriana» - ricoverata a Parma dopo l'operazione al cuore - appare in lento miglioramento.