«Delrio, compra tu le case»

Michela Scacchioli
«Delrio, compra tu le case»

Gli edili: il nostro invenduto diventi alloggio popolare

05 novembre 2010
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La proposta, in effetti, ha del paradossale. Perché stavolta sono gli imprenditori edili che chiedono al Comune di costruire meno. E di utilizzare le abitazioni già edificate ma non ancora vendute per «rimpolpare» il numero degli alloggi popolari. L'ipotesi è quella sollecitata dall'Aier, l'associazione degli imprenditori edili locali nata a Reggio nei mesi scorsi su input di alcuni costruttori calabresi (il presidente è Antonio Rizzo, titolare della omonima Rizzo Spa). Gli stessi che negli anni passati hanno vissuto e goduto del boom derivante da una politica di cementificazione a go go, ma che oggi si ritrovano in forti difficoltà economiche, e con un imponente numero di case «a perdere»: loro, cioè, le hanno tirate su ex novo nei vari quartieri della città, nessuno però nel frattempo se l'è comprate. L'immobile pertanto resta sul groppone dell'azienda che l'ha costruito, e i soldi spesi per edificare (buona parte prestati dalle banche) non tornano indietro - moltiplicati - sotto forma di compravendita. Da qui, la proposta lanciata all'amministrazione locale: tu Comune, o chi per te - dice in buona sostanza l'Aier - acquisti questi alloggi che io ti vendo a prezzo di costo (potrebbero essere circa 350 unità), li usi per l'edilizia popolare così ti eviti pure di dover edificare costruzioni nuove, e al contempo mi consenti di tornare a respirare, di abbattere i miei debiti con le banche, e magari di investire pure quel che mi metto in tasca per rivitalizzare il centro storico. Restaurare, insomma, quei palazzi fatiscenti o abbandonati che di certo non fanno onore all'esagono reggiano «e che non vanno lasciati in mano a persone che non hanno a cuore il bene della città». E quindi - prosegue l'Aier -, «oltre a non creare "quartieri ghetto", questa proposta offre ai futuri fruitori un alloggio con qualità costruttive superiori. E sembra aprire la possibilità di un risparmio di centinaia di migliaia di euro» per il Comune «visto che tramite i propri associati, l'Aieri dispone di questo pacchetto di immobili invenduti già pronti per essere abitati. Il prezzo? Di solo realizzo, con lo scopo di abbattere l'indebitamento delle società immobiliari o imprese edili verso gli istituti di credito con la conseguente possibilità di essere rifinanziati e poter far ripartire la catena della costruzione edilizia a Reggio».

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