Un imprenditore edile: «Mercato fermo da mesi»
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Non si placa la crisi della nuove costruzioni Gli investitori non si fidano ad acquistare immobili e attendono tempi migliori
07 novembre 2010
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REGGIO. La crisi dell'edilizia a Reggio sta registrando livelli davvero preoccupanti e sta creando notevoli problemi alle imprese di settore. Non era mai accaduto che un gruppo di imprenditori edili reggiani, aderenti ad un'associazione di categoria, chiedessero al Comune di acquistare le loro case invendute per risolvere il grosso problema della crisi edilizia e abitativa. E non era mai accaduto, nella storia economica di Reggio, che il mercato delle vendite immobiliari si bloccasse di colpo e per un periodo così lungo. Dall'inizio dell'anno, infatti, le compravendite di immobili, soprattuto di nuova costruzione, hanno subìto una pesante recessione: molte imprese edili si sono indebitate, alcune hanno fermato i cantieri e altre ancora hanno cessato l'attivitá. Così, nei giorni scorsi, Antonio Rizzo, presidente dell'Aier, l'associazione degli imprenditori edili locali nata a Reggio nei mesi scorsi su input di alcuni costruttori calabresi (il presidente è Antonio Rizzo, titolare della omonima Rizzo Spa), hanno deciso di rivolgersi al sindaco Graziano Delrio per chiedere che il Comune acquisti a prezzo di costo 350 alloggi invenduti, utilizzandoli per l'edilizia popolare. Ma l'assessore all'urbanistica Ugo Ferrari ha risposto picche (il Comune non ha tanti soldi da spendere per l'edilizia), e propone agli imprenditori in difficoltá di seguire la strada dell'affitto a prezzi calmierati con relativi contributi regionali fino al 50% del valore dell'immobile. Di fatto la insolita proposta di Antonio Rizzo ha messo a nudo un problema che si sta trascinando da mesi e che non sembra trovare una via d'uscita: cioè la pesante crisi del settore. La conferma viene da Tonino Guidato, 48 anni, amministratore della societá «I Templari srl» con sede a Reggio in Largo Gerra 9: «La nostra azienda è ferma da 7 mesi. Noi abbiamo cantieri a Reggio, in via Strucchi, ad Albinea nella zona del Circolo tennis e a Montecavolo. Ebbene abbiamo tanti immobili invenduti, nonostante i prezzi siamo fermi da tempo e i materiali siano aumentati. Oggi si vende poco o nulla». «Nelle tasche dei reggiani - continua Guidato - i soldi ci sono, ma gli investitori hanno paura dell'attuale momento di crisi, perchè non sanno quando la situazione potrá tornare alla normalitá. Tra questi spuntano poi coloro che vorrebbero acquistare a metá prezzo, facendo un affare, ma per noi imprenditori questa manovra non è praticabile». I prezzi delle nuove costruzioni, comnunque, sono ancora alti: si aggirano sui 2.200-2.300 euro al metro quadrato per immobili situati in periferia. Per poter ottenere prezzi più raggiungibili, molti acquirenti prendono in esame abitazioni seminuove (costruite 5-10 anni fa), che peró offrono soluzioni giá superate negli impianti e negli isolamenti. Così a Reggio, sempre più spesso, si vedono interi nuovi condomini abitati da pochissimi inquilini e tanti cartelli con scritto «vendesi».