La crisi degli alloggi. Via Toschi prende le distanze dai costruttori calabresi e appoggia le soluzioni ipotizzate dall’amministrazione

Industriali, gli edili rispondono picche all'Aier

Michela Scacchioli
Antonio Rizzo (Aier)
Antonio Rizzo (Aier)

«Le case invendute al Comune? Ci pare un'operazione complicata, a rischio assistenzialismo»

09 novembre 2010
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 Ai costruttori calabresi, gli edili di Confindustria rispondono picche. Al pari del Comune. Tanto da invitare l'Aier a valutare le stesse soluzioni giá ipotizzate dall'assessore all'Urbanistica Ugo Ferrari. Le case sono rimaste invendute? Non è il Comune che se le puó comprare. «Ci pare complicato - scrivono gli edili di via Toschi - realizzare un'operazione con quelle connotazioni, sia per le carenti risorse economiche a disposizione dell'amministrazione comunale che per il rischio che l'iniziativa assuma caratteri assistenziali, favorendo solo una parte degli operatori. Inoltre, va ribadito chiaramente che, giuridicamente, è complicato consentire il congelamento dei piani particolareggiati e dei permessi di costruire, in quanto si andrebbero a rimuovere diritti acquisiti. Lo stimolo al dibattito è tuttavia utile per iniziare a parlare seriamente del problema degli alloggi invenduti». Ma «il problema è talmente complesso che va affrontato con una pluralitá di soluzioni, come peraltro si sta ricercando nei tavoli istituzionali con il Comune di Reggio e le associazioni di categoria. Una soluzione potrebbe esser data dall'imminente pubblicazione del bando regionale da 31 milioni di euro destinati all'edilizia residenziale e sociale in locazione con la formula dell'acquisto di alloggi giá ultimati rispondenti ai recenti requisiti di risparmio energetico e antisismici. Un'ulteriore ipotesi sarebbe trasferire una quota parte degli alloggi in locazione, previsti dalla convenzione urbanistica denominata "0.05", sull'invenduto giá realizzato e disponibile sul mercato».  E sul picchetto che l'Aier fará il 15 novembre davanti all'Agenzia delle entrate di Reggio, «riteniamo - è la replica - che i metodi messi in campo non corrispondano al nostro modo di proporci. Perció ci siamo giá attivati direttamente con l'Agenzia, avendo giá ottenuto la disponibilitá a un incontro nei prossimi giorni, dove porteremo a conoscenza le istanze dei nostri associati».